Il fenomeno del lavoro irregolare e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura rappresenta una problematica di forte impatto economico e sociale nel nostro paese, vista la dimensione che ha assunto soprattutto in alcuni territori. Il settore agricolo, nel quale si rileva un’elevata incidenza di manodopera immigrata, risulta uno dei settori maggiormente caratterizzati dal fenomeno del lavoro irregolare e dallo sfruttamento lavorativo: i migranti, infatti, per specifiche condizioni di vulnerabilità (scarsa conoscenza degli strumenti di tutela, inidonea sistemazione abitativa, distanza dai luoghi di lavoro ecc.), oltre che per le barriere culturali, giuridiche, sociali ed economiche, costituiscono un potenziale bacino d’offerta di lavoro sottopagato e dequalificato.
Il presente avviso intende promuovere condizioni di regolarità lavorativa, contrastando il fenomeno dello sfruttamento lavorativo in agricoltura (cd. caporalato) attraverso il finanziamento di progetti integrati, finalizzati alla presa in carico delle vittime o potenziali vittime di sfruttamento ed al loro inserimento/reinserimento socio lavorativo, attraverso percorsi di accompagnamento e di riqualificazione che consentano l’acquisizione di competenze spendibili nel settore di riferimento (agricoltura). I progetti, in particolare, dovranno favorire il coinvolgimento di soggetti che valorizzino la funzione sociale dell’agricoltura.
In considerazione della rilevanza del fenomeno su tutto il territorio nazionale la Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di integrazione intende utilizzare le risorse che le sono state affidate secondo un principio di complementarietà geografica al fine di finanziare interventi su tutto il territorio nazionale. Pertanto questo avviso è strutturato in due lotti distinti, ciascuno finanziato con uno specifico fondo comunitario. Nel caso si intenda presentare una proposta progettuale che comprenda territori appartenenti ai due lotti, si dovranno presentare due progetti distinti (uno per il Lotto 1 FAMI e uno per il Lotto 2 FSE).
Lotto 1- FAMI OS2 Integrazione/Migrazione legale – ON2 Integrazione - lettera i-ter
Interventi di integrazione socio lavorativa per prevenire e contrastare il caporalato, anche tramite attività di agricoltura sociale, per mantenere condizioni di regolarità lavorativa
Regioni: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Val d’Aosta, Veneto, PA di Trento e PA di Bolzano
Lotto 2-FSE Asse 3 – Priorità di Investimento 9i - Obiettivo Specifico 9.2.3.
Azioni di prevenzione e supporto, di integrazione e accompagnamento al lavoro di cittadini di paesi terzi vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo
Sotto Azione III - Prevenzione e contrasto del lavoro irregolare e dello sfruttamento nel settore agricolo
Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia
[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]È auspicabile la creazione di reti territoriali tra diversi soggetti operanti nel contrasto allo sfruttamento lavorativo al fine di promuovere l’integrazione di cittadini di paesi terzi vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo attraverso lo sviluppo di filiere trasparenti di produzione, in cui la tutela dell’ambiente e dei diritti siano l’esempio di un nuovo modo di produrre, virtuoso e legale. Potranno essere realizzati interventi in continuità e in complementarietà con altre esperienze virtuose di integrazione socio-lavorativa già attivate nei territori.
Verranno positivamente valutate le proposte progettuali che definiranno modalità di intervento volte ad assicurare, in ossequio al principio delle pari opportunità e non discriminazione e in particolare della parità di genere, l’adeguato coinvolgimento di destinatari di genere maschile e femminile.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, le linee di attività che i soggetti proponenti potranno sviluppare nell’articolazione delle proposte progettuali afferenti ad entrambi i Lotti:
- azioni di supporto all’emersione, al riconoscimento della protezione per sfruttamento lavorativo, anche attraverso la creazione di presidi mobili per assicurare interventi di informazione negli insediamenti informali;
- azioni di orientamento dei destinatari su procedure amministrative, legali, tutele disponibili, opportunità formative e occupazionali;
- azioni formative volte a favorire la fuoriuscita dai “ghetti” attraverso l’inserimento in programmi di integrazione lavorativa, abitativa e linguistica (consolidamento competenze civico linguistiche, orientamento al lavoro, educazione e sicurezza stradale, salute e sicurezza sul lavoro, etc);
- azioni volte a creare, in collaborazione con i servizi per il lavoro, validi servizi di intermediazione volti a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro ed agevolare le assunzioni regolari dei lavoratori;
- azioni volte a favorire la complementarietà fra la stagionalità della domanda di lavoro nella filiera agroindustriale e le possibilità di occupazione e formazione professionale offerte dall’agricoltura sociale;
- attività di inclusione attiva, ovvero azioni di assistenza e integrazione sociale finalizzata ad accompagnare le persone vittime di grave sfruttamento in un percorso personalizzato di secondo livello, integrato e multidimensionale teso a favorirne l’empowerment e ad elevarne l’occupabilità.
Ambito territoriale:
Le attività descritte sopra dovranno essere realizzare in un ambito territoriale geograficamente definito, coincidente con uno o più territori regionali, non necessariamente a continuità territoriale.
Lotto 1- FAMI: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Val d’Aosta, Veneto, PA di Trento e PA di Bolzano
Lotto 2-FSE: Campania, Calabria, Sicilia, Puglia e Basilicata, Abruzzo, Molise e Sardegna
Le attività progettuali prenderanno avvio dopo la stipula della Convenzione di Sovvenzione e si concluderanno entro il 31/12/2021. Tale tempistica deve essere tenuta in considerazione nella compilazione dell’Allegato “Cronogramma di spesa/ tempistica di realizzazione”.
Destinatari:
Sono destinatari finali dei progetti finanziati a valere sul presente bando i cittadini di paesi terzi regolarmente soggiornanti sul territorio italiano, vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.
Al fine di promuovere un’efficace gestione delle risorse, ciascuna proposta progettuale dovrà contenere il valore target da conseguire, in termini di numero di destinatari individuali. Il numero minimo di destinatari da coinvolgere nelle attività progettuali è pari a 300. Detto numero dovrà essere congruamente commisurato all’importo del finanziamento richiesto e alla tipologia di azioni previste.
[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]Sono ammessi alla presentazione di proposte progettuali (in qualità di Soggetto Proponente unico o Associato):
- Regioni/Province autonome o loro singole articolazioni o associazioni purché dotate di autonomia finanziaria e loro enti strumentali;
- Enti locali, loro unioni e consorzi, così come elencati all’art. 2 del d.lgs. n. 267/2000 ovvero loro singole articolazioni purché dotate di autonomia organizzativa e finanziaria, ambiti territoriali di cui all’art. 8 comma 3 lett. a) della Legge 328/2000 e loro enti strumentali;
- Enti del Terzo settore di cui all’articolo 4, comma 1 del D.lgs. del 3.7.2017, n.117 (Codice del Terzo settore) operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;
- Associazioni senza scopo di lucro o altri soggetti privati (enti, fondazioni, cooperative sociali, onlus ecc.) iscritti al Registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati, di cui all’articolo 52, comma 1, lettere a e b), del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394 e s.m.i.;
- Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura;
- Enti ecclesiastici civilmente riconosciuti ai sensi dell’art. 7 della Legge n. 222/1985;
- Associazioni di categoria dei lavoratori e/o dei datori di lavoro operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso (partner obbligatorio);
- Patronati ed Enti bilaterali costituiti dalle organizzazioni dei lavoratori e datoriali di categoria;
- Società Cooperative, Società Consortili e imprese sociali operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;
- Operatori pubblici e privati accreditati per lo svolgimento di servizi al lavoro ai sensi del D.lgs. 276/2003 e del D.lgs. 150/2015;
- Organismi accreditati dalle singole Regioni/Province autonome per lo svolgimento di attività di formazione professionale e servizi al lavoro ai sensi del Decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 25 maggio 2001 n. 166;
- Università, Istituti di Ricerca, Istituti scolastici (istruzione superiore), CPIA e CFP;
- Organismi e organizzazioni internazionali o intergovernativi inseriti nella lista delle organizzazioni internazionali pubblicata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;
- Altri Enti pubblici.
[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1"] Bando
Pagina web per documenti e formulari
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