Scadenza: 31 ottobre 2023
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Ministero dell’Interno

Dotazione Complessiva
€ 35.000.000
Co-finanziamento
100%
Vai al bando
Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Difficile

Finalità

Il Ministero intende sostenere gli Enti Locali titolari di progetti SAI nella definizione e realizzazione di “Piani individuali di inserimento socio-economico dei titolari di protezione internazionale” in uscita dai centri di accoglienza, con particolare attenzione ai soggetti vulnerabili e ai nuclei familiari.

Interventi ammissibili

I soggetti attuatori, attivando equipe multidisciplinari composte da esperti ed i professionisti con competenza specifiche, dovranno definire il contenuto dei Piani Individuali tenendo conto di quanto già realizzato durante la fase di accoglienza, rilevando i bisogni attuali dei destinatari finali. Nell’individuare le azioni da realizzare, i beneficiari sono chiamati a coinvolgere i servizi territoriali in complementarità e non sovrapposizione con altre azioni finanziate da risorse nazionali e/o comunitarie. Inoltre, i Piani Individuali di Inserimento socio-economico dovranno essere oggetto di periodiche attività di monitoraggio in merito all’avanzamento, al fine di poterne eventualmente modificare il contenuto e facilitarne la buona riuscita.

Nei percorsi individualizzati è possibili prevedere, a titolo esemplificativo e non esaustivo i seguenti servizi:  

  • Servizi per l’abitare, incluse le azioni di rete, di housing sociale, di cohousing, di finanza delle locazioni volte a costruire e/o supportare percorsi sostenibili di avvio dell’autonomia abitativa. Si potranno prevedere attività di costruzione/rafforzamento di reti con interlocutori privilegiati, istituzionali e non, per la definizione di piani locali sull’abitare sociale; interventi di co-housing sociale, anche con l’incontro di bisogni differenti e processi di auto-aiuto (per es. intergenerazionale; interabililtà; ecc.); interventi di co-housing sociale per giovani adulti; servizi per l’abitare sociale (per es. portierato sociale; condominio solidale; gestione sociale degli immobili; pratiche di buon vicinato; ecc.); attività di facilitazione dei processi di locazione, con particolare riguardo ai nuclei familiari (per es. mediazione in ambito immobiliare; fondo di garanzia; canoni calmierati; interventi di ordinaria manutenzione; beni e servizi specifici; ecc.); studio di piani di recupero edilizio e manutenzione (per es. singoli immobili; isolati/quartieri; borghi); piani di fattibilità per le misure di autocostruzione;
  • Servizi per il lavoro, comprese le azioni di orientamento e d’accompagnamento per il lavoro ed il supporto per il riconoscimento di titoli di studio o qualifiche professionali acquisite all’estero, in raccordo con le misure finanziate dalle altre Amministrazioni interessate. Particolare importanza nella fase di stesura dei Piani Individuali di integrazione socioeconomica dovrà essere data al riconoscimento delle competenze già acquisite ma non formalizzate, al potenziamento di quelle trasversali, l’elaborazione e l’aggiornamento del bilancio di competenze, la partecipazione a laboratori formativi non professionalizzanti e/o di lingua italiana specifica. Potrà essere prevista l’erogazione di contributi economici per l’acquisto di materiale da lavoro, per la copertura di spese necessarie al conseguimento di patentini e/o abilitazioni specifiche non finanziabili da altri fondi, rimborso di spese di supporto alle attività lavorative (ticket restaurant, tutoring, spese di viaggio etc.), o propedeutiche all’assunzione o allo svolgimento di corsi/ tirocini (pratiche burocratiche, eventuali visite mediche etc.);
  • Supporto alla genitorialità, con azioni di orientamento e accompagnamento ai servizi di welfare locali (quali i consultori familiari o associazioni attive nell’ambito) ed ai servizi educativi per l’infanzia e per i minori; il supporto nello svolgimento delle procedure amministrative per l’inserimento dei minori in percorsi formativi ed accompagnamento per la presentazione di richieste di sussidi nazionali o locali (es. Bonus Nido INPS). Potranno essere erogati contributi economici per la conciliazione famiglia-lavoro, come copertura delle spese scolastiche e di assistenza per figli, anche non autosufficienti e/o affetti da disabilità di qualunque età;
  • Supporto alla salute, con azioni di orientamento e accompagnamento ai servizi di welfare locali, l’erogazione di servizi di counseling psico-educativo e socio-sanitario e/o di consulenza e assistenza legale specializzata, in complementarità con i servizi e gli interventi finanziati a diverso titolo già presenti sul territorio;
  • Accompagnamento all’inserimento sociale, tramite azioni di orientamento a servizi territoriali, anche attraverso misure individuali – in favore di adulti, giovani adulti e minori – a sostegno della salute, delle fragilità sociali, delle misure di supporto e riabilitazione delle vulnerabilità; iniziative ed eventi di socializzazione, anche organizzati all’interno della stessa cornice progettuale, nonché in stretta correlazione con i servizi per l’abitare. Potranno altresì essere previste anche azioni di supporto nella relazione dei destinatari di progetto con la comunità ospitante, anche attraverso la mediazione di mentori impegnati nel progetto.

Le attività progettuali, fatta salva ogni diversa e successiva comunicazione, dovranno avere una durata fino ad un massimo 36 mesi dall’avvio delle attività.

Chi può partecipare

Sono ammessi a presentare proposte progettuali in qualità di soggetto proponente unico/capofila gli Enti locali titolari di progetti di accoglienza SAI.

Ai fini della ripartizione delle risorse finanziarie i Soggetti proponenti unici /Capofila, ovvero gli Enti titolari di progetti SAI, vengono ripartiti in tre Cluster di appartenenza sulla base del numero complessivo dei posti ammessi al finanziamento per Ente titolare, aggiornato al 31 maggio 2023. I tre Cluster di appartenenza sono così declinati:

  • Cluster 1: Enti titolari di progetti SAI il cui numero complessivo di posti ammesso al finanziamento è minore o uguale a 30;
  • Cluster 2: Enti titolari di progetti SAI il cui numero complessivo di posti ammesso al finanziamento è maggiore di 30 e minore o uguale a 100;
  • Cluster 3: Enti titolari di progetti SAI il cui numero complessivo di posti ammesso al finanziamento è maggiore di 100.

Sono ammessi in qualità di Partner o (soggetti aderenti):

  • Regioni ordinarie, Regioni a Statuto speciale e Province Autonome;
  • Enti locali così come definiti dal d.lgs. n. 267/2000 e s.m.i., loro unioni, associazioni e consorzi, ovvero loro singole articolazioni purché dotate di autonomia organizzativa e finanziaria (es. municipi);
  • A.S.L., Aziende Ospedaliere ovvero loro singole articolazioni purché dotate di autonomia finanziaria;
  • Camere di commercio;
  • Istituti e scuole pubbliche di istruzione primaria e secondaria, nonché sedi dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) di cui all’ordinanza ministeriale 455/97 e Uffici Scolastici Regionali/Provinciali;
  • Università, ovvero, singoli Dipartimenti Universitari;
  • Organismi e organizzazioni internazionali operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’avviso;  
  • Organismi di diritto privato senza fini di lucro e imprese sociali operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’avviso;
  • ONG operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’avviso;
  • Associazioni od ONLUS operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’avviso;
  • Società Cooperative e Società Consortili operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’avviso;
  • Fondazioni di diritto privato operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’avviso;
  • Istituti di Ricerca pubblici e privati;
  • Associazioni sindacali, datoriali, organismi di loro emanazione/derivazione, Enti bilaterali.

Entità del contributo

La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 35.000.000 Euro, ripartita per i tre Cluster di appartenenza dei Soggetti proponenti unici/Capofila:

  • Cluster 1: risorse complessive pari a 6.200.000 Euro;
  • Cluster 2: risorse complessive pari a 13.700.000 Euro;
  • Cluster 3: risorse complessive pari a 15.100.000 Euro.

Il budget complessivo di ogni progetto proposto, a pena di inammissibilità, deve essere massimo pari a:

  • Per i Soggetti Proponenti Unici/Capofila appartenenti al Cluster 1, 150.000 Euro;
  • Per i Soggetti Proponenti Unici/Capofila appartenenti al Cluster 2, 350.000 Euro;
  • Per i Soggetti Proponenti Unici/Capofila appartenenti al Cluster 3, 1.000.000 Euro.

l piano finanziario di ciascuna proposta progettuale prevedrà un cofinanziamento comunitario fisso pari al 50% del costo complessivo di progetto e un cofinanziamento nazionale pari al restante 50%.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Le spese ammissibili sono tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto. Si consiglia pertanto di verificarle con attenzione (Cfr. sez. 10, pag. 12 del bando).

Presta attenzione ai criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri ti aiuterà a capire se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo. Nella fase di scrittura i criteri di valutazione ti guideranno per capire la lunghezza e l’importanza che sarà necessario dare ai singoli paragrafi della proposta progettuale. Dovrò dare maggiore rilevanza ai paragrafi che si riferiscono ai criteri di valutazione che hanno maggior punteggio perché sono quelli su cui si baserà la valutazione del progetto (Cfr. sez. 14, pag. 19 del bando).

Hai bisogno di maggiori informazioni? Contatta il seguente indirizzo e-mail: fami2127@interno.it.

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