18 dicembre 2017
PROGRAMMA DI RIFERIMENTOPOR FESR MARCHE 2014-20 - Asse 3 - Az. 9.1.1
OBIETTIVOa finanziare idee innovative delle imprese marchigiane.
Con Delibera dell’Assemblea legislativa regionale n. 23 del 10/5/2016 è stato approvato il Piano integrato per l’internazionalizzazione e la promozione all’estero – anni 2016-2018. All’interno di detto piano vengono individuati i paesi obiettivo tra questi il Nord America.
Gli stati che costituiscono il Nord America, nel 2016, rappresentano un valore per l’export marchigiano pari a oltre 860 milioni di Euro.
Tra le grandi opportunità per le imprese marchigiane che agiscono su quest’Area o che intendono approcciarla vi è innanzitutto la possibilità, per le Marche, di collocarsi in una posizione di partner tecnologico ed in virtù di tali risultati le Marche possono collocarsi in una posizione di rilievo, nel settore manifatturiero 4.0, particolarmente a sostegno delle start up innovative e tecnologiche.Per una regione manifatturiera come le Marche è peraltro cruciale non disperdere il potenziale creativo e tecnologico specialmente nell’attuale situazione post sisma.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti e Canada, soprattutto alcune delle sue aree geografiche come California, Texas, Washington State, Georgia, Quebec, Ontario e British Columbia (BC), possono
risultare trainanti per le imprese marchigiane e a seconda dello Stato e della zona di interesse economico alla quale ci si rivolge rappresentare specifici cluster strategici, ad alta vocazione tecnologica e innovativa verso cui orientare l’export Marche.
Alcuni di questi settori prioritari sono ad esempio aerospaziale, biomedicale, manifattura avanzata come meccatronica/robotica, tecnologie pulite, settore marittimo, nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, scienze della vita e salute. Inoltre, in un momento storico di difficoltà legato anche alla cybersecurity e al terrorismo, non vanno trascurati i settori della sicurezza e della difesa.Per questo è necessario rivolgersi al Nord America per intercettare i soggetti finanziatori interessati a scommettere su idee innovative.
Ciò può avvantaggiare le start up innovative marchigiane e la loro attrattività verso gli investitori internazionali può aumentare se si ragiona in una logica di siatema regionale dell’innovazione.Ne consegue l’esigenza di emanare il presente bando al fine di raggiungere una progettualità di sistema anche attravrso gli incubatori regioanli formalmente triconosciuti (D.L. n. 179/2012).
Accanto a canali di finanziamento tradizionali (banche e fondi istituzionali), infatti, esistono nuovi attori (gruppi industriali e fondi provenienti dai Paesi, principalmente Nord America), in quanto soggetti predisposti a valorizzare attraverso il finanziamento idee innovative.
Il presente bando rappresnta anche per le Marche un’opportunità di migliormento della proria posizione in campo internazionale che però non può prescindere dall’effettivo sostegno alle imprese innovative.
Per questo, sulla base di tutte queste considerazioni, si ritiene opportuno coinvolgere soggetti preposti all’attività di sostegno a start up innovative quali gli incubatori che, anche dal punto di vista normativo, in qualità di soggetti iscritti nell’apposita Sezione Speciale del Registro Imprese, risultano i soggetti più idonei da coinvolgere come beneficiari e a cui assegnare il compito di sviluppare una progettualità innovativa, strategica e di sistema per aumentare l’attrattività degli investimenti verso specifiche categorie di imprese beneficiarie iscritte anch’esse in apposite sezioni speciali del Registro Imprese quali:
• Start up innovative
• PMI innovative
I progetti da candidare per ottenere i benefici finanziari del presente bando devono avere ad oggetto lo sviluppo degli investimenti per la crescita delle start up innovative e PMI innovative.
DESCRIZIONEa finanziare idee innovative delle imprese marchigiane.
Con Delibera dell’Assemblea legislativa regionale n. 23 del 10/5/2016 è stato approvato il Piano integrato per l’internazionalizzazione e la promozione all’estero – anni 2016-2018. All’interno di detto piano vengono individuati i paesi obiettivo tra questi il Nord America.
Gli stati che costituiscono il Nord America, nel 2016, rappresentano un valore per l’export marchigiano pari a oltre 860 milioni di Euro.
Tra le grandi opportunità per le imprese marchigiane che agiscono su quest’Area o che intendono approcciarla vi è innanzitutto la possibilità, per le Marche, di collocarsi in una posizione di partner tecnologico ed in virtù di tali risultati le Marche possono collocarsi in una posizione di rilievo, nel settore manifatturiero 4.0, particolarmente a sostegno delle start up innovative e tecnologiche.Per una regione manifatturiera come le Marche è peraltro cruciale non disperdere il potenziale creativo e tecnologico specialmente nell’attuale situazione post sisma.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti e Canada, soprattutto alcune delle sue aree geografiche come California, Texas, Washington State, Georgia, Quebec, Ontario e British Columbia (BC), possono
risultare trainanti per le imprese marchigiane e a seconda dello Stato e della zona di interesse economico alla quale ci si rivolge rappresentare specifici cluster strategici, ad alta vocazione tecnologica e innovativa verso cui orientare l’export Marche.
Alcuni di questi settori prioritari sono ad esempio aerospaziale, biomedicale, manifattura avanzata come meccatronica/robotica, tecnologie pulite, settore marittimo, nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, scienze della vita e salute. Inoltre, in un momento storico di difficoltà legato anche alla cybersecurity e al terrorismo, non vanno trascurati i settori della sicurezza e della difesa.Per questo è necessario rivolgersi al Nord America per intercettare i soggetti finanziatori interessati a scommettere su idee innovative.
Ciò può avvantaggiare le start up innovative marchigiane e la loro attrattività verso gli investitori internazionali può aumentare se si ragiona in una logica di siatema regionale dell’innovazione.Ne consegue l’esigenza di emanare il presente bando al fine di raggiungere una progettualità di sistema anche attravrso gli incubatori regioanli formalmente triconosciuti (D.L. n. 179/2012).
Accanto a canali di finanziamento tradizionali (banche e fondi istituzionali), infatti, esistono nuovi attori (gruppi industriali e fondi provenienti dai Paesi, principalmente Nord America), in quanto soggetti predisposti a valorizzare attraverso il finanziamento idee innovative.
Il presente bando rappresnta anche per le Marche un’opportunità di migliormento della proria posizione in campo internazionale che però non può prescindere dall’effettivo sostegno alle imprese innovative.
Per questo, sulla base di tutte queste considerazioni, si ritiene opportuno coinvolgere soggetti preposti all’attività di sostegno a start up innovative quali gli incubatori che, anche dal punto di vista normativo, in qualità di soggetti iscritti nell’apposita Sezione Speciale del Registro Imprese, risultano i soggetti più idonei da coinvolgere come beneficiari e a cui assegnare il compito di sviluppare una progettualità innovativa, strategica e di sistema per aumentare l’attrattività degli investimenti verso specifiche categorie di imprese beneficiarie iscritte anch’esse in apposite sezioni speciali del Registro Imprese quali:
• Start up innovative
• PMI innovative
I progetti da candidare per ottenere i benefici finanziari del presente bando devono avere ad oggetto lo sviluppo degli investimenti per la crescita delle start up innovative e PMI innovative.
AZIONI FINANZIATEInterventi finanziabili:
• Spese relative ad attività materiali: strumentazioni eattrezzature, macchinari e impianti;
• Costi relativi ad attività immateriali: programmi informatici eservizi di testing, certificazioni merceologiche;
• Costi relativi ai servizi di consulenze specialistiche e di supportoammissibile del progetto;
• Spese relative alla penetrazione nei mercati dei Paesi oggettodel progetto anche attraverso reti internet;
• Costi di personale direttamente imputabili al progetto, aldipendente;
• Spese di marketing e comunicazione;
• Acquisizione di servizi temporary manager;
• Acquisizione di servizi relativi alla partecipazione ad iniziativeed esteri, workshop e/o seminari con operatori all’estero ecc.);
• Attività diformazione specialistica perl’internazionalizzazione,(nell’ambito della clausola di flessibilità FESR-FSE).
Sono ammissibili le spese effettivamente sostenutela domanda di finanziamento sia ammessa.
Per i progetti iniziati e non conclusi prima del 01 gennaio 2016da tale data.
Ilterminefinale perl’ammissibilità delle spese è il 31 dicembre 2017.gg successivi al 31/12/2017
CHI PUO' PARTECIPAREn. 221/2012;
• Incubatori non certificati costituiti in ATI.
I beneficiari di cui sopra dovranno avere sede o unità operativa ubicate nella Regione Marche o, in caso contrario, purché si impegnino ad aprire un’unità operativa o sede sul territorio regionale al momento della concessione del contributo.
ENTITA' CONTRIBUTODotazione finanziaria: 400.000 euro
Il contributo sarà concesso a “fondo perduto” nella misuraun massimo di € 10.000,00.
Il beneficiario, incubatore, potrà trattenere per i servizi resi alessere spese rendicontate afferenti a servizi erogati.
COME PARTECIPARE
PAESI AMMISSIBILI
REFERENTENULL
SITO WEBNULL
FORMULARI E DOCUMENTIPagina web per documenti e formulari
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali. - NULL
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