Finanziamenti a progetti di sviluppo integrato degli ambiti locali

Scadenza: 31 agosto 2019
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Emilia-Romagna, Legge Regionale 20 aprile 2018, n. 5 “Norme in materia di interventi territoriali per lo sviluppo integrato degli ambiti locali” (Bollettino Ufficiale n. 102 del 20 aprile 2018)

Bando scaduto

Finalità

La legislatura regionale prevede la predisposizione e la realizzazione di programmi territoriali, denominati programmi speciali per gli ambiti locali (PSAL), in attuazione dell'articolo 24 dello Statuto regionale. Tali programmi perseguono l'integrazione tra livelli di governo, il coordinamento delle politiche, l'impiego integrato delle risorse finanziarie e la promozione di un sistema di governance tra le amministrazioni locali. Tali PSAL, al fine di assicurare il concorso e la partecipazione degli enti locali, assumono il metodo e gli strumenti della programmazione negoziata, della collaborazione istituzionale e dell'integrazione e del raccordo tra gli strumenti di programmazione.

Le Finalità della legge sono le seguenti:

- Sostenere le amministrazioni comunali alle quali sia richiesto un eccezionale intervento realizzativo a favore delle proprie comunità

- Contribuire alla realizzazione a livello locale di interventi strategici di interesse regionale

- Sostenere la mitigazione degli effetti della crescita economica disomogenea e della divaricazione tra i territori, favorendo la coesione territoriale

- Accompagnare le politiche di settore con interventi di omogeneità territoriale e con politiche integrate tra i settori

- Sostenere il processo di riordino territoriale, mediante la crescita e il consolidamento delle Unioni di Comuni, compreso il Nuovo Circondario imolese, favorendo la programmazione sovracomunale e negoziale delle Unioni medesime

- Favorire investimenti in cultura e identità locale degli ambiti locali.

Gli obiettivi generali dell’Atto di indirizzo, approvato con delibera dell’Assemblea regionale n. 207 del 26 giugno 2019 “Approvazione dell'atto di indirizzo 2019-2021 in materia di interventi territoriali per lo sviluppo integrato degli ambiti locali di cui alla legge regionale 20 aprile 2018, n. 5., riguardano:

• Le azioni che attengono alla Cultura, ai giovani e allo sport
• Le azioni di ricucitura tra le policy di settore
• Il potenziamento delle relazioni tra sviluppo locale, capitale sociale e qualità della pubblica amministrazione
• Il rafforzamento amministrativo della pubblica amministrazione;
• L’accompagnamento della politica di riordino territoriale con premialità per i comuni che hanno fatto o stanno facendo un percorso di fusione

Per quanto riguarda gli Obiettivi specifici propri del presente Avviso per manifestazioni di interesse, le Istanze dovranno tendere ai seguenti risultati:
- Proporre azioni e interventi volti a valorizzare i Territori montani
- Effettuare investimenti nei comuni con meno di cinquanta mila abitanti
- Aumentare le dotazioni dei comuni oggetto di fusione
- Preferire interventi il cui impatto vada a favore dell’intero ambito territoriale di appartenenza
- Essere frutto di modalità di co-decisione all’interno del proprio ambito
- Favorire il completamento degli interventi nelle Aree strategia delle Aree Interne
- Ridurre la disomogeneità territoriale in termini di qualità dei servizi pubblici, coesione sociale, qualità della vita.

Interventi ammissibili

Sono ammessi interventi appartenenti a tutti i settori, purché disciplinati dalla legislazione
regionale.
Le spese ammissibili debbono essere sostenute dai Beneficiari e connesse all'esecuzione dello specifico intervento, purché previste nel relativo quadro/preventivo economico-finanziario approvato o in altro documento di approvazione del progetto.

Per quanto riguarda le spese, sono considerate ammissibili quelle relative:

- All’IVA, qualora sia realmente e definitivamente sostenuta dal Beneficiario o dal Soggetto Attuatore, nonché ogni altro tributo o onere fiscale, previdenziale o assicurativo attinente alla realizzazione dell’intervento, purché non siano recuperabili

- All’apertura di uno o più conti bancari, per consulenze legali, parcelle notarili, perizie tecniche o finanziarie, nonché le spese per contabilità o audit, se direttamente connesse all’intervento e necessarie per la sua preparazione e realizzazione

- Alle garanzie fornite da banche, da una società di assicurazione o da altri istituti finanziari, ove siano previste dalle normative vigenti o da prescrizioni contenute nei singoli strumenti attuativi di finanziamento

- All’imposta di registro, purché strettamente funzionale all’intervento

- All’affitto o l’acquisto e/o l’esproprio di terreni, purché la percentuale di tale spesa non superi il 10% del totale della spesa ammissibile. Detta percentuale può essere aumentata tramite deroghe regolamentate da norme di Settore

- Per affitto o l’acquisto e/o l’esproprio di edifici, purché la percentuale di tale spesa non superi il 50% del totale della spesa ammissibile. La spesa è ammissibile integralmente a titolo indennitario qualora l’edificio debba essere acquisito per realizzare un’opera pubblica e sia necessaria la sua demolizione. L’edificio deve essere utilizzato per la destinazione strettamente conforme alle finalità dell’intervento e per il periodo previsto nei singoli strumenti attuativi di finanziamento

- All’acquisto o noleggio di arredi, attrezzature e apparecchiature di nuova fabbricazione, nonché spese per impianti e reti tecnologiche, purché strettamente funzionali agli interventi

- Ai costi tecnici, a studi di fattibilità, progettazione, sicurezza, consulenza tecnica, direzione lavori, collaudi

- Ai rilievi, prove di laboratorio, sondaggi archeologici e geologici, indagini propedeutiche alla progettazione, nonché le spese di pubblicità relative alle gare d’appalto e le spese per la predisposizione di cartellonistica di cantiere, entro il limite massimo del 10% del costo dell’opera

- Ai costi del personale connessi all’attuazione dell’operazione, sole se imputati a rendiconto sulla base di un metodo giusto, equo e verificabile, che si basi sul calcolo di una tariffa oraria applicabile calcolata: a) dividendo per 1720 ore i più recenti costi annui lordi per l’impiego documentati b) con altri metodi ugualmente validi. (rif. Reg. (UE) n. 1303/2013 art. 68 comma 2)

- A altre spese non rientranti nelle previsioni precedenti, purché strettamente funzionali agli interventi e debitamente giustificate, compresi i costi sostenuti per il personale utilizzato.

Chi può partecipare

I soggetti che possono presentare l’Istanza sono:

- Le Amministrazioni comunali con popolazione inferitore ai cinquanta mila abitanti.

Tale limite non riguarda le Unioni di Comuni di appartenenza delle amministrazioni che presentano l’Istanza.
Le Amministrazioni comunali possono presentare l’Istanza quale propria singola decisione o come frutto di un processo di codecisione o di condivisione. Ad esempio, l’istanza può allegare l’eventuale percorso di partecipazione della cittadinanza. Oppure, l’Amministrazione può rafforzare la proposta con la discussione avvenuta nell’ambito della propria Unioni di Comuni o con espressione di sostegno da parte del consiglio dell’Unione. Od ancora, l’Istanza può descrivere il percorso di condivisione di tematiche, di obiettivi e di interventi effettuato con altri comuni dell’ambito.

Ed infine, le Amministrazioni interessate possono presentare in modo congiunto con altri comuni l’istanza nella quale si condividono le tematiche, gli scopi, si attivano sinergie per ampliare gli impatti territoriali degli interventi proposti

Entità del contributo

Le risorse complessive ammontano a 2,5 milioni di Euro.

Il contributo massimo è di 100.000 Euro e, in termini percentuali, non può comunque superare l’80% del costo del progetto.

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

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