Regione Friuli Venezia Giulia: Programma Operativo Regionale FESR 2014-2020 “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia - Linea di intervento 3.1.A.1 "Riduzione di consumi di energia primaria negli edifici scolastici"
Il presente bando è emanato ai sensi della legge regionale 5 giugno 2015, n. 14 e successive modifiche e integrazioni e dell’articolo 7, comma 3, lettera a) del Regolamento regionale di attuazione del POR FESR 2014-2020 approvato con decreto del Presidente della Regione 1 luglio 2015, n. 136, e successive modifiche e integrazioni.
I risultati attesi che l’Amministrazione regionale si propone di perseguire attraverso il presente bando sono quantificati attraverso i seguenti indicatori:
Gli interventi finanziati dal presente bando sono coerenti con gli obiettivi e le finalità di sviluppo previsti dalla strategia per le aree interne della Regione.
Sono ammissibili i progetti che prevedono sugli edifici scolastici le seguenti tipologie di intervento finalizzate all’efficientamento energetico, purché la percentuale di riduzione dei consumi degli edifici oggetto dell’intervento sia pari almeno al 15 % rispetto alla situazione pre -intervento:
Edili e affini
Impianti
I soggetti che possono presentare domanda sono gli Enti locali del Friuli Venezia Giulia competenti ai sensi della legge 23/1996, articolo 3, comma 1 e successive modifiche e integrazioni, ubicati in una delle zone aree interne come definite dall’art. 2, comma 1 ultimo alinea del Bando.
I soggetti proponenti devono possedere i seguenti requisiti di ammissibilità:
a) essere tra gli Enti locali del Friuli Venezia Giulia ubicati in una delle zone aree interne previste;
b) possedere la capacità amministrativa e operativa e la capacità finanziaria in relazione al progetto da realizzare, definite come di seguito specificato:
La dotazione finanziaria del bando è pari a € 2.020.000 derivanti dalla riserva finanziaria per le Aree interne, ai sensi dell’art. 1, comma 2 della legge regionale 5 giugno 2015, n. 14 e successive modifiche e integrazioni.
La dotazione è così suddivisa:
€ 674.000 quali risorse finanziarie per l’area interna Alta Carnia
€ 673.000 quali risorse finanziarie per l’area interna Dolomiti friulane
€ 673.000 quali risorse finanziarie per l’area interna Canal del Ferro – Val Canale
I contributi per la realizzazione dei progetti di investimento descritti sono concessi nella forma di aiuto a fondo perduto nella misura variabile e massima:
Ai fini dell’ammissione a finanziamento, la spesa minima ammissibile del progetto è pari a 150.000.
Sono ammissibili a contributo le seguenti categorie di spesa, riferite direttamente ai progetti da attuare:
a) lavori in appalto
b) oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso
c) lavori non in appalto
d) spese tecniche per progettazione e studi
e) spese tecniche di direzione lavori, sicurezza in fase di esecuzione e di collaudo;
f) spese per consulenze2
g) imprevisti
h) IVA sui lavori e sugli oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso
i) IVA residua (per spese tecniche e per consulenze)
j) accantonamenti di legge e indennizzi per interruzione pubblici servizi
L’ammontare complessivo delle spese tecniche di cui alle lettere d), e) e f) non può in ogni caso superare il 20% dell’importo totale derivante della sommatoria delle spese di cui alle lettere a) e b).
Per i servizi di architettura ed ingegneria si applicano i criteri fissati dal decreto del Ministro di Giustizia 17 giugno 2016 (Approvazione delle tabelle dei corrispettivi commisurati al livello qualitativo delle prestazioni di progettazione adottato ai sensi dell'art. 24, comma 8, del decreto legislativo n. 50 del 2016) pubblicato sulla G.U. n. 174 del 27 luglio 2016.
Sono ammissibili a contributo le seguenti categorie di spesa, riferite direttamente ai progetti da attuare:
a) lavori in appalto
b) oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso
c) lavori non in appalto
d) spese tecniche per progettazione e studi
e) spese tecniche di direzione lavori, sicurezza in fase di esecuzione e di collaudo;
f) spese per consulenze2
g) imprevisti
h) IVA sui lavori e sugli oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso
i) IVA residua (per spese tecniche e per consulenze)
j) accantonamenti di legge e indennizzi per interruzione pubblici servizi
L’ammontare complessivo delle spese tecniche di cui alle lettere d), e) e f) non può in ogni caso superare il 20% dell’importo totale derivante della sommatoria delle spese di cui alle lettere a) e b).
Per i servizi di architettura ed ingegneria si applicano i criteri fissati dal decreto del Ministro di Giustizia 17 giugno 2016 (Approvazione delle tabelle dei corrispettivi commisurati al livello qualitativo delle prestazioni di progettazione adottato ai sensi dell'art. 24, comma 8, del decreto legislativo n. 50 del 2016) pubblicato sulla G.U. n. 174 del 27 luglio 2016.
Sito web per documenti e formulari
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