Scadenza: 3 maggio 2022
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità

Dotazione Complessiva
€ 5.000.000
Finanziamento Massimo
€200.000
Finanziamento Minimo
€50.000
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Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Intermedio

Finalità

Come emerge da un’indagine condotta da ISTAT, in collaborazione con il Dipartimento per le pari opportunità su “L’effetto della pandemia sulla violenza di genere”, la pandemia e le misure adottate per il contenimento della sua diffusione hanno determinato conseguenze socio-economiche che hanno amplificato gli stereotipi e le disuguaglianze di genere ed accentuato il rischio di comportamenti violenti contro le donne.

In tale contesto, il bando intende finanziare progetti che da un lato propongano modalità efficaci ed innovative per promuovere il cambiamento culturale ed affermare i valori delle pari opportunità ed il superamento degli stereotipi di genere alla base della violenza e, dall’altro progetti tesi a rafforzare le reti operative territoriali antiviolenza, con il più ampio coinvolgimento di tutti gli stakeholders pubblici e del privato sociale che operano sul territorio.

Interventi ammissibili

Il bando si colloca nel quadro dell’attuazione del Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023 e prevede due distinte linee di intervento.

Linea A

Questa specifica linea di intervento intende finanziare proposte progettuali per:

  • la programmazione e realizzazione di azioni di sensibilizzazione e comunicazione;   
  • interventi educativi, tesi alla prevenzione del fenomeno della volenza di genere attraverso il contrasto degli stereotipi di genere;
  • la promozione di una cultura del rispetto tra uomo e donna;
  • la stigmatizzazione della violenza di genere con particolare riferimento ai modelli sociali.

Il fine delle proposte progettuali è di sensibilizzare l’opinione pubblica. Le proposte devono quindi porre in essere una comunicazione ed informazione rispettosa della donna, in particolare, della figura femminile nelle diverse età, evitando la riproduzione di stereotipi di genere e di visioni degradanti del femminile o di immagini che associno il rapporto sessuale alla violenza, spesso alla base della violenza di genere.

Linea B

I divari regionali possono influire sul diritto delle donne a essere supportate in eguale misura su tutto il territorio nazionale. In tal senso questa linea di intervento, intende finanziare progetti per potenziare le reti operative territoriali antiviolenza nelle attività di presa in carico integrata delle donne vittime di violenza maschile e dei loro figli minori, al fine di promuovere l’adozione di procedure standardizzate tali da essere prese come riferimento e riprodotte come buone pratiche a livello nazionale, con lo scopo di colmare i divari territoriali dei servizi specializzati nell’assistenza delle vittime di violenza.

Le attività progettuali dovranno concludersi entro 24 mesi dalla data di sottoscrizione del documento attestante l’erogazione del finanziamento (convenzione).

Chi può partecipare

Linea A

Possono partecipare, in forma singola o associata:

  • Enti territoriali: Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni;
  • Scuole statali, paritarie e non paritarie;
  • Servizi educativi per l'infanzia e scuole dell'infanzia statali, paritarie e non paritarie;
  • Università pubbliche o private;
  • Enti pubblici, esclusi gli Enti pubblici economici;
  • Enti no profit (a titolo esemplificativo: Associazioni, Fondazioni, Comitati, Onlus, Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza, Organizzazioni di volontariato, Cooperative sociali, Soggetti della cooperazione allo sviluppo, Associazioni sportive dilettantistiche, Associazioni di promozione sociale, Circoli di cultura cinematografica e teatrale).

Linea B

Possono partecipare esclusivamente in forma associata:

  • Soggetti titolari dei Centri antiviolenza quali:
  • Enti locali;
  • Associazioni e Organizzazioni operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza.
  • Enti territoriali: Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni;
  • Altri soggetti che concorrono all’operatività delle reti operative territoriali antiviolenza, quali, a titolo esemplificativo: Case Rifugio, Servizi sociali, Aziende Sanitarie, Forze dell’ordine, Autorità giudiziarie, Centri per l’impiego, Scuole, Università, Enti no profit, Enti pubblici non economici.

Per questa linea di intervento, al fine di favorire la creazione di reti a livello territoriale, le proposte progettuali dovranno essere presentate da un partenariato formato da almeno due soggetti compresi in quelli sopra elencati, con la partecipazione necessaria, in qualità di Capofila o di associato, di almeno uno dei soggetti di cui al primo punto.

In caso di partecipazione in forma associata, i proponenti si impegnano a costituirsi in Associazione Temporanea di Scopo (ATS), costituita o da costituire a finanziamento approvato.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria: 5.000.000 Euro

Di cui:

  • Linea A: 2.000.000 Euro
  • Linea B: 3.000.000 Euro

Per ciascuna proposta potrà essere concesso un contributo compreso tra 50.000 e 200.000 Euro.

Link e Documenti

Consigli degli esperti

Prestare massima attenzione ai criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali (artt. 8-9 del bando). La lettura preliminare dei criteri ti aiuterà a capire se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo. Nella fase di scrittura i criteri di valutazione vi guideranno per capire la lunghezza e l’importanza che sarà necessario dare ai singoli paragrafi della proposta progettuale. Dovrò dare maggiore rilevanza ai paragrafi che si riferiscono ai criteri di valutazione che hanno maggior punteggio perché sono quelli su cui si baserà la valutazione del progetto.

Prima di proporre la proposta progettuali prenditi del tempo per verificare i costi ammissibili (art.10 del bando). Conoscere le spese considerate ammissibili ti consente di comprendere se potrai ottenere il contributo così come indicato dal bando.

Attenzione! I finanziamenti saranno erogati in tre tranche: la prima nella misura del 35%, la seconda nella misura del 35% del finanziamento e la terza nella misura massima del 30% a saldo, a conclusione delle attività (art.11 del bando).

È sempre consigliabile prendere contatto diretto con l’Ente finanziatore, ti aiuterà a comprendere se il tuo progetto possiede le giuste caratteristiche per essere finanziato. Si potranno inviare quesiti esclusivamente tramite PEC all’indirizzo Avvisoviolenza2022@pec.governo.it indicando nella voce “Oggetto” l’articolo o gli articoli del bando sul quale si intende avere informazioni. Le risposte a quesiti di interesse generale saranno pubblicate, in forma anonima, sul sito internet del Dipartimento Pari Opportunità nell’apposita sezione “Bandi e Avvisi”.

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