Por FSE2014/2020, Regione Toscana, Direzione “Istruzione e Formazione”, Settore Programmazione in materia di formazione continua, territoriale e a domanda individuale. Interventi gestionali per gli ambiti territoriali di Grosseto e Livorno.
La forte diversificazione del contesto economico, sociale e produttivo del territorio regionale toscano implica, in termini di educazione, istruzione, formazione ed occupazione, la formulazione di programmi specificatamente studiati sulle esigenze di fabbisogno formativo dei destinatari delle azioni professionalizzanti e degli specifici comparti economici correlati ai territori; questi elementi, se messi a sistema, possono costituire la risposta per combattere ed arrestare le sacche di disoccupazione e inattività. Con il presente provvedimento si intende dare attuazione a quanto previsto nell’ambito del progetto “Politiche per il diritto e la dignità del lavoro”, nel quale è espressamente prevista la formazione corsuale o a domanda individuale per i detenuti nei penitenziari del territorio regionale.
Perseguendo l’obiettivo istituzionale di garanzia e sviluppo della coesione sociale nonchè di ridurre criticità e costi sociali alle comunità di appartenenza causati dalle recidive, si vuole contribuire al recupero e al reinserimento socio lavorativo dei detenuti, attraverso un contributo che permetta la realizzazione di percorsi formativi finalizzati a ridurre il divario tra le competenze richieste dalle imprese e quelle possedute dai soggetti in stato di detenzione negli Istituti penitenziari toscani.
Il bando finanzia progetti che prevedono la realizzazione di percorsi finalizzati a:
a) Certificazione delle Competenze aventi ad oggetto una o più Aree di Attività (AdA) del Repertorio Regionale delle Figure Professionali: in questo caso la progettazione degli interventi di formazione deve essere pienamente coerente con quanto stabilito dalla DGR n. 988 del 29/07/2019 “Approvazione del "Disciplinare per l'attuazione del Sistema Regionale delle Competenze" previsto dal Regolamento di esecuzione della L.R. 32/2002”.
b) Attestato di frequenza.
Gli interventi formativi, dovranno essere progettati sulla base del fabbisogno formativo, il numero e tipologia di utenti coinvolti e la messa a disposizioni dei locali (possibili sedi di svolgimento delle attività formative, inclusa attività di project work/ attività di stage là dove previsto da normativa in materia), individuati dalle Direzioni degli Istituti penitenziari in accordo con il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Toscana-Umbria.
In considerazione della situazione soggettiva dei destinatari delle azioni formative, i percorsi dovranno essere strutturati con una durata e calendarizzazione tale da permettere l’assidua frequenza e partecipazione attiva degli stessi soggetti, diluendo nel tempo l’articolazione oraria dei percorsi previsti.
I soggetti proponenti non possono proporre progetti che prevedano la realizzazione di servizi o prodotti e- learning (moduli FAD e/o altri prodotti didattici) che siano equivalenti a quelli già presenti nella didateca di TRIO. In tale caso è fatto obbligo di utilizzare i suddetti moduli FAD e prodotti già presenti in TRIO.
Il soggetto attuatore può prevedere che i prodotti e servizi e-learning siano fruiti tramite il sistema TRIO o altra infrastruttura tecnologica. In quest’ultimo caso saranno riconoscibili i relativi costi solo se trattasi di prodotti/servizi non disponibili su TRIO.
In ogni caso, i nuovi prodotti (moduli FAD) previsti dal progetto devono uniformarsi alle specifiche tecniche adottate dal sistema regionale di web learning disponibili sul sito ed essere fruibili on-line attraverso la Didateca del sistema regionale di web learning TRIO.
Per quanto riguarda i servizi fruiti mediante infrastrutture tecnologiche per l'apprendimento diverse da TRIO, dovrà trattarsi di servizi coerenti, per costi e contenuti, con l'attività formativa prevista dal progetto.
Durata dei progetti
I progetti dovranno concludersi di norma entro 12 mesi dalla data di avvio, ma in considerazione della situazione soggettiva dei destinatari delle azioni formative, e previa autorizzazione, i percorsi potranno essere strutturati con una durata e calendarizzazione tale da permettere l’assidua frequenza e partecipazione attiva degli stessi soggetti, diluendo nel tempo l’articolazione oraria dei percorsi previsti.
Si considera data di avvio del progetto la data della stipula della convenzione.
Destinatari degli interventi
I soggetti destinatari delle azioni sono persone in stato di detenzione che per un loro inserimento/reinserimento lavorativo necessitano di azioni formative per ridurre il divario tra le competenze richieste dalle imprese e quelle possedute al fine di renderli protagonisti attivi del loro percorso di reinserimento socio-lavorativo.
Essi devono possedere i seguenti requisiti:
Priorità
Le priorità attinenti le azioni che si intendono attuare con il presente avviso sono finalizzate all’acquisizione di competenze professionalizzanti necessarie ad un re-inserimento nel mondo del lavoro dei destinatari degli interventi.
A tale proposito, saranno oggetto di valutazione prioritaria:
I progetti potranno essere presentati ed attuati da un singolo soggetto oppure da una associazione temporanea di imprese o di scopo (ATI/ATS), costituita o da costituire a finanziamento approvato; in quest’ultimo caso i soggetti attuatori devono dichiarare l’intenzione di costituire l’associazione ed indicare il capofila sin dal momento della presentazione del progetto.
Per la realizzazione dei progetti è necessario che il soggetto attuatore di attività formative (sia il soggetto capofila, sia i soggetti partner) sia in regola con la normativa sull’accreditamento ai sensi della DGR 1407/16, al momento dell’avvio delle attività formative (ovvero della stipula della convenzione).
Al fine dell’ammissibilità formale dei progetti è dovuta l’adesione alla realizzazione del progetto formativo presso la loro sede da parte degli Istituti Penitenziari coinvolti, da formalizzare mediante apposita dichiarazione.
Dotazione finanziaria complessiva: 200.000 Euro
Massimali di contribuzione: Ogni progetto può avere un contributo pubblico massimo pari a 30.000 Euro. I costi eccedenti il massimale saranno a carico del soggetto attuatore.
Parametri di costo: Il sistema di rendicontazione è a tasso forfettario fino al 40% dei costi diretti per il personale a copertura degli altri costi del progetto (denominato “staff + 40%”), ai sensi dell’art. 14.2 del Regolamento (UE) n. 1304/2013.
Pagina web per documenti e formulari
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