Scadenza: 8 settembre 2020
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Dotazione Complessiva
€ 12.630.000
Finanziamento Massimo
€750.000
Finanziamento Minimo
€250.000
Co-finanziamento
80%
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Bando scaduto

Finalità

Il bando finanzia progetti e di attività di interesse generale nel Terzo settore, e sostiene lo svolgimento di attività di interesse generale implementate da reti associative attraverso il finanziamento di iniziative e progetti promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni comprese tra gli enti del Terzo settore, nel quadro dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Le decisioni prese in merito ai finanziamenti vertono su tre aspetti principali:

  1. La riconosciuta esigenza di sostenere gli enti del Terzo settore, che rappresentano un presidio fondamentale per la tenuta sociale
  2. La continuità nella finalizzazione del sostegno finanziario all’implementazione delle attività di interesse generale che concorrono al perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
  3. La conferma delle risorse finanziarie destinate alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano, in conformità alla programmazione del triennio 2019 -2021.

Il bando ha una duplice finalità:

  • La diffusione della cultura del volontariato, la valorizzazione del ruolo e del coinvolgimento attivo dei diversi enti del Terzo settore, sostenendone le capacità organizzative e rafforzando le reti associative
  • Promozione degli enti del Terzo Settore secondo un approccio basato sul canone della leale collaborazione, a partire dalla dimensione regionale e fino a coinvolgere la dimensione nazionale.

Interventi ammissibili

Il bando sostiene e promuove lo svolgimento di iniziative e progetti, in grado di garantire interventi coordinati e omogenei su una parte rilevante del territorio nazionale. Le iniziative e i progetti dovranno prevedere lo svolgimento di attività progettuali in almeno 10 Regioni (sono equiparate alle Regioni, ai fini della presente tipologia, le Province autonome di Trento e Bolzano). La durata minima delle proposte progettuali non dovrà essere inferiore a 12 mesi, mentre la durata massima non potrà eccedere i 18 mesi.
Per “svolgimento di iniziative e progetti” deve intendersi l’effettiva attivazione di interventi sul territorio. Pertanto, non configura un’effettiva attivazione di interventi sul territorio la mera diffusione di informazioni o la messa a disposizione di documentazione nei confronti di una molteplicità indeterminata di persone, attraverso campagne radiofoniche o televisive o attraverso un sito internet o un portale digitale.

Iniziative e progetti di rilevanza nazionale

Le iniziative e i progetti di rilevanza nazionale dovranno prevedere lo svolgimento di attività progettuali in almeno 10 regioni (sono equiparate alle regioni ai fini della presente tipologia, le province autonome di Trento e Bolzano).

Le iniziative e i progetti dovranno prevedere lo svolgimento di una o più delle seguenti attività di interesse generale (art.5 de Codice del terzo Settore):

  • Interventi e servizi sociali
  • Interventi e prestazioni sanitarie
  • Prestazioni socio-sanitarie
  • Azioni di educazione, istruzione e formazione professionale, nonché le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa
  • Interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente e all’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, con esclusione dell’attività, esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi
  • Interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio
  • Formazione universitaria e post-universitaria
  • Attività di ricerca scientifica di particolare interesse sociale
  • Organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato
  • Interventi di radiodiffusione sonora a carattere comunitario
  • Organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso
  • Formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo scolastico e formativo, alla prevenzione del bullismo e al contrasto della povertà educativa
  • Servizi strumentali ad enti del Terzo settore resi da enti composti in misura non inferiore al settanta per cento da enti del Terzo settore
  • Attività di cooperazione allo sviluppo
  • Attività commerciali produttive, di educazione e informazione, di promozione, di rappresentanza, di concessione in licenza di marchi di certificazione, svolte nell’ambito o a favore di filiere del commercio equo e solidale
  • Servizi finalizzati all’inserimento o al reinserimento nel mercato del lavoro
  • Attività di carattere residenziale temporaneo diretta a soddisfare bisogni sociali, sanitari, culturali, formativi o lavorativi
  • Accoglienza umanitaria ed integrazione sociale dei migranti
  • Agricoltura sociale
  • Organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche
  • Promozione della cultura della legalità, della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata
  • Promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici, nonché dei diritti dei consumatori e degli utenti delle attività di interesse generale
  • Riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata

Attenzione! Tali iniziative e progetti dovranno quindi operare nell’ambito delle aree di intervento, così da concorrere al raggiungimento di uno o più degli obiettivi generali come indicati in seguito.

Le attività finanziate per l’anno 2020 devono volgere ai seguenti obiettivi e alle seguenti assi prioritarie di intervento:

Obiettivo: Porre fine ad ogni forma di povertà

Aree prioritarie di intervento: le iniziative e i progetti proposti dovranno riguardare azioni volte ad esempio a sviluppare la cultura del volontariato in particolare tra i giovani, ridurre l’esposizione alla vulnerabilità e rafforzare la resilienza delle fasce più deboli, ridurre lo spreco alimentare, ridurre i fenomeni di marginalità e esclusione sociale anche attraverso processi di mutuo-aiuto, attivazione di percorsi di partecipazione soprattutto nella popolazione anziana, rafforzare i legami tra centro e periferia, prevenzione e contrasto a dipendenze, ma anche forme di violenza, discriminazione e intolleranza, promuovere il capacity building degli enti del terzo settore.

Obiettivo: promuovere un’agricoltura sostenibile

Aree prioritarie di intervento: le iniziative e i progetti proposti dovranno riguardare azioni volte ad esempio a sviluppare la cultura del volontariato soprattutto tra i giovani, promuovere forme di integrazione, accoglienza e inclusione socio-lavorativa (in particolare di persone con disabilità o svantaggiate e minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale) tramite l’agricoltura sociale, promuovere lo sviluppo sostenibile degli ambienti rurali, offrire percorsi di educazione ambientale e alimentare, o di salvaguardia della biodiversità, valorizzare il patrimonio naturale, culturale, enogastronomico e turistico del territorio, promuovere il capacity building degli enti del terzo settore.

Obiettivo: Salute e benessere: assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età

Aree prioritarie di intervento: le iniziative e i progetti proposti dovranno riguardare azioni volte ad esempio a sviluppare la cultura del volontariato soprattutto tra i giovani, favorire l’inclusione sociale in particolare delle persone con disabilità e non autosufficienti, prevenzione e contrasto alle dipendenze, ridurre fenomeni di marginalità e esclusione sociale, attivazione di percorsi di partecipazione soprattutto nella popolazione anziana, promuovere l’educazione alimentare, promuovere la cultura della salute e della prevenzione e dell’attività sportiva, favorire la vicinanza tra centro e periferia, favorire l’autonomia delle persone con disabilità, promuovere il capacity building degli enti del terzo settore.

Obiettivo: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento permanente per tutti

Aree prioritarie di intervento: le iniziative e i progetti proposti dovranno riguardare azioni volte ad esempio a sviluppare la cultura del volontariato soprattutto tra i giovani, promuovere la partecipazione giovanile, promuovere e sviluppare azioni volte all’integrazione sociale e all’educazione inclusiva, e azioni volte ai bisogni dell’infanzia e delle persone con disabilità, promuovere l’educazione allo sviluppo sostenibile, prevenire e contrastare le dipendenze e ogni forma di violenza, discriminazione e intolleranza, promuovere le reti associative del Terzo settore e il capacity building.

Obiettivo: Raggiungere l'uguaglianza di genere e l'empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze

Aree prioritarie di intervento: le iniziative e i progetti proposti dovranno riguardare azioni volte ad esempio a sviluppare la cultura del volontariato, prevenire e contrastare ogni forma di violenza fisica o mentale, di abbandono, maltrattamento o sfruttamento (compresa la violenza sessuale su bambini o bambine, adolescenti e giovani), promuovere relazioni fondate sul principio di uguaglianza sostanziale e di parità di diritti tra uomini e donne, promuovere le reti associative del Terzo settore e il capacity building.

Obiettivo: Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienicosanitarie

Aree prioritarie di intervento: le iniziative e i progetti proposti dovranno riguardare azioni volte ad esempio a sviluppare la cultura del volontariato e cittadinanza attiva soprattutto tra i giovani, sviluppare e promuovere la gestione integrata delle risorse idriche e di altre strategie per garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e igiene, sviluppare e ottimizzare le risorse idriche e igieniche delle comunità locali, sviluppare e rafforzare gli ecosistemi legati all’acqua, promozione della partecipazione delle comunità locali nel miglioramento della gestione idrica, promuovere le reti associative del Terzo settore e il capacity building.

Obiettivo: Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti

Aree prioritarie di intervento: le iniziative e i progetti proposti dovranno riguardare azioni volte ad esempio a promuovere la legalità, la tutela e la sicurezza sociale nei rapporti di lavoro, diffondere buone pratiche anche ai fini dell’inserimento delle aziende agricole in reti di qualità, sviluppare percorsi di inclusione socio-lavorativa e di integrazione nelle comunità, implementare presidi medico-sanitari mobili per assicurare interventi di prevenzione e di primo soccorso, favorire l’orientamento al lavoro e attivare sportelli informazioni coinvolgendo anche mediatori culturali e/o psicologi, sostegno ai lavoratori stagionali, attivazione di corsi di formazione al lavoro, promozione della cultura della responsabilità sociale e di comunità, promuovere le reti associative del Terzo settore e il capacity building.

Obiettivo: Ridurre le ineguaglianze

Aree prioritarie di intervento: le iniziative e i progetti proposti dovranno riguardare azioni volte ad esempio a sviluppare la cultura del volontariato a soprattutto tra i giovani, promuovere la legalità e la sicurezza sociale nei rapporti di lavoro, favorire l’accesso al sostegno pubblico, promuovere e creare gruppi di sostegno e accompagnamento, promuovere il sostegno scolastico extra-scolastico, prevenire e contrastare le situazioni di disagio e di marginalità sociale, percorsi di partecipazione soprattutto per la popolazione anziana, avvicinare il centro e le periferie, sviluppare forme di welfare generativo di comunità, favorire l’autonomia delle persone con disabilità, promuovere le reti associative del Terzo settore e il capacity building.

Obiettivo: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili

Aree prioritarie di intervento: le iniziative e i progetti proposti dovranno riguardare azioni volte ad esempio a sviluppare la cultura del volontariato e cittadinanza attiva soprattutto tra i giovani, favorire la coesione tra gli abitanti dello stesso quartiere, prevenire i fenomeni di marginalità e esclusione sociale (con particolare riguardo delle persone non autosufficienti), promozione di percorsi di partecipazione soprattutto per la popolazione anziana, promozione dello sport, promuovere il rapporto intergenerazionale per la trasmissione relazionale dei saperi, favorire la coesione tra centro e periferie, rafforzare la cittadinanza attiva, la legalità e la corresponsabilità, anche attraverso la tutela e la valorizzazione dei beni comuni e dei beni confiscati alla criminalità organizzata, promuovere l’economia circolare, il turismo sociale, le reti associative del Terzo settore e il capacity building.

Obiettivo: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo

Aree prioritarie di intervento: le iniziative e i progetti proposti dovranno riguardare azioni volte ad esempio a sviluppare la cultura del volontariato e cittadinanza attiva soprattutto tra i giovani, promuovere l’uso consapevole delle risorse idriche, l’economia circolare, la conoscenza sul ciclo di vita di un prodotto, sensibilizzare in merito alla riduzione degli sprechi e al riutilizzo, promuovere le reti associative del Terzo settore e il capacity building.

Obiettivo: Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico

Aree prioritarie di intervento: le iniziative e i progetti proposti dovranno riguardare azioni volte ad esempio a sviluppare la cultura del volontariato e cittadinanza attiva soprattutto tra i giovani, formare in merito al cambiamento climatici, all’adattamento, la riduzione dell’impatto e l’allerta tempestiva, sensibilizzazione in merito alla necessità di adottare comportamenti responsabili per contribuire a minimizzare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici sulle comunità naturali e umane, promuovere le reti associative del Terzo settore e il capacity building.

Chi può partecipare

Possono presentare proposte gli Enti del Terzo Settore (in forma singola o in partenariato tra loro), quali:

  • Organizzazioni di volontariato
  • Associazioni di promozione sociale
  • Associazioni di volontariato
  • Fondazioni del Terzo Settore

Sono finanziati tali enti affinché possano autonomamente crescere nella direzione di una maggiore auto –organizzazione e di una più elevata capacità di implementazione delle attività di interesse generale, attraverso, da un lato, l’integrazione con i servizi presenti nei territori e, dall’altro, mediante l’interazione con gli altri interlocutori operanti sui territori medesimi, al fine di offrire un significativo contributo alla crescita delle comunità di riferimento.

Le iniziative e i progetti di rilevanza nazionale devono essere promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore iscritte nel Registro unico del Terzo settore, singole o in partenariato tra loro, anche attraverso le reti associative di cui all’articolo 41 del Codice del Terzo settore.

Attenzione! Le proposte progettuali che prevedono una partecipazione, in regime di partenariato, di fondazioni con associazioni di promozione sociale e/o organizzazioni di volontariato, potranno richiedere un finanziamento non superiore al 50% del costo totale previsto, indipendentemente dal numero di fondazioni coinvolte e dal ruolo assicurato da esse all’interno del progetto.

Entità del contributo

Iniziative e progetti di rilevanza nazionale: 12.630.000 Euro

Il finanziamento ministeriale complessivo per ciascuna iniziativa o progetto, considerata la rilevanza nazionale dei progetti e l’opportunità di conseguire lo sviluppo di sinergie tra gli enti proponenti, non potrà essere inferiore a 250.000 Euro, né superare l’importo di 750.000 Euro.

La quota di finanziamento ministeriale non potrà superare l’80 % del costo totale del progetto approvato.

Qualora esso sia presentato e realizzato da associazioni di promozione sociale o da organizzazioni di volontariato anche in partenariato tra loro non potrà superare il 50% del costo totale della proposta approvata.

Attenzione! la restante quota parte del costo complessivo approvato (co-finanziamento), pari almeno al 20% in caso di associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato e almeno al 50% in caso di fondazioni del terzo settore, sarà a carico dei soggetti proponenti, i quali potranno avvalersi anche di eventuali risorse finanziarie messe a disposizione da soggetti terzi.

Link e Documenti

Consigli degli esperti

  • Attenzione: con il Decreto direttoriale n. 272 del 5 agosto 2020 è stato prorogato il termine di scadenza di presentazione delle domande di finanziamento all'8 settembre 2020 e la correzione dell'errore materiale riferito alla formula riportata al §11 dell'Avviso 2/2020  ai fini del calcolo del criterio di valutazione A.1. "Esperienza pregressa e specifica dell'ente proponente e/o capofila nell'ambito delle aree prioritarie di intervento"
     
  • Per avere più chance di aggiudicarsi il finanziamento, è imprescindibile costruire il progetto guardando attentamente ai criteri di valutazione elencati nel Bando
     
  • Il punteggio minimo a cui puntare per avere una maggiore probabilità di avere accesso al contributo è pari almeno a 70 (dove 60 è la soglia minima), se non addirittura superiore considerando anche che le risorse sono inferiori rispetto al precedente avviso
     
  • Del totale dei punti da assegnare (100) almeno 40 possono essere assicurati guardando all’aspetto “budget”
     
  • Il bando risulta competitivo: sarebbe preferibile essere seguiti da progettisti esperti
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