Scadenza: 24 novembre 2020
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Internal Security Fund Police (ID: ISFP-2020-AG-RAD)

Dotazione Complessiva
€ 4.000.000
Finanziamento Massimo
€750.000
Finanziamento Minimo
€250.000
Co-finanziamento
90%
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Bando scaduto

Finalità

La riabilitazione di estremisti violenti e la loro reintegrazione nella società è una priorità dell’Unione Europea fin dalla pubblicazione del Report del maggio 2018 del Gruppo di esperti ad alto livello sulla radicalizzazione della Commissione (High Level Commission Expert Group on radicalisation). Il Report considera che dato l’elevato numero di detenuti, inclusi i combattenti stranieri (Foreign Terrorist Fighters - FTFs) e in vista del loro eventuale rientro, c’è bisogno di rafforzare ulteriormente la capacità degli Stati membri di sviluppare, attuare e valutare gli strumenti di valutazione dei rischi e i programmi di rientro per permettere una riabilitazione targettizzata ed effettiva e la reintegrazione dei combattenti stranieri.

La Commissione Europea ha inoltre raccomandato di implementare programmi di rientro, attività di riabilitazione e formazione lavorativa per prigionieri e per la reintegrazione nelle società di origine di giovani combattenti. Inoltre, viene raccomandate la formazione per giudici, pubblici ministeri e per il personale carcerario.

La riabilitazione di combattenti di ritorno come possono essere i FTFs è considerata una priorità per il 2020. La gestione di criminali di guerra e di estremisti religiosi o di estrema destra, pone gli Stati Membri davanti a sfide importanti correlate alla riabilitazione e alla reintegrazione e in alcuni casi alla gestione dei rischi. Queste sfide richiedono un approccio diversificato e una collaborazione tra amministratori carcerari, autorità giuridiche, forze di polizia, governi locali, lavoratori sociali e altri attori, incluse le comunità locali. L’Unione Europea si impegna a fornire un supporto agli Stati Membri che ricevono i cittadini che, sia spontaneamente che attraverso il rimpatrio, sono tornati o stanno per tornare dalle zone di guerra. Il supporto dell’UE si concentrerà in particolare sulla facilitazione degli scambi tra i responsabili politici e gli operatori, e supportarli nell’identificare le migliori pratiche per permettergli di valutare accuratamente le misure da implementare in vista di futuri rientri.

Il presente bando finanzia progetti che propongono diversi approcci per la promozione del rientro e della reintegrazione di combattenti stranieri estremisti, di radicali di estrema destra e estremisti islamici, inclusi i FTFs e i loro familiari.

Le proposte devono sviluppare questi approcci trattando entrambe le seguenti sotto-priorità:

1. Rafforzare la collaborazione tra gli stakeholders coinvolti nei programmi di rientro e reintegrazione
Per questa priorità le proposte devono mirare a raggiungere una o più dei seguenti risultati:

  • Pianificare e implementare modelli di collaborazione e protocolli per le attività di rientro e reintegrazione di radicali di estrema destra
  • Pianificare e implementare modelli di collaborazione e protocolli per le attività di rientro e reintegrazione di estremisti islamici, inclusi i FTFs e i membri delle loro famiglie (facendo attenzione ai diversi approcci per uomini, donne e bambini)
  • Pianificare e implementare metodi per valutare l’efficienza e l’affidabilità di partner non istituzionali (come le ONG) nei programmi di rientro e reintegrazione

2. Rafforzare la preparazione degli stakeholders coinvolti nei programmi di rientro e reintegrazione
Per questa priorità le proposte devono mirare a raggiungere una o più dei seguenti risultati:

  • Sviluppare e attuare moduli di formazione per formatori di diversi profili professionali coinvolti nel lavoro di rientro e reintegrazione di radicali di estrema destra
  • Sviluppare e attuare moduli di formazione per formatori di diversi profili professionali coinvolti nel lavoro di rientro e reintegrazione di estremisti islamici, inclusi anche i FTFs e i membri delle loro famiglie (facendo attenzione ai diversi approcci per uomini, donne e bambini). 

Interventi ammissibili

Il progetto deve durare massimo 18 mesi, e le attività devono iniziare, pena la non ammissibilità, dopo la concessione del finanziamento.

Sono ammissibili le seguenti tipologie di attività:

  • Scambio di approcci e pratiche efficaci e innovative, incluso quando appropriato, attività che rafforzano il networking, i partenariati pubblico-privati, la fiducia reciproca e la formazione. Sono ammissibili programmi di scambio, workshop e seminari
  • Disseminazione delle politiche e priorità dell’Unione (come elencate sopra) tra i portatori di interesse e, quando rilevante, tra il pubblico in generale. Sono ammissibili anche attività di organizzazione di eventi quali conferenze, seminari, dibattiti, workshop anche al fine di facilitare la sensibilizzazione e la diffusione di politiche e azioni a livello nazionale
  • Sviluppo e la disseminazione di nuovi metodi e modelli con un aspetto significante di trasferibilità ad altri Stati Membri, incluso attività che mirano a testare e validare i risultati dei progetti di ricerca sulla sicurezza finanziati dell’Unione Europea
  • Sviluppo e/o attuazione di materiale e strumenti formativi, incluso materiale on-line
  • Condivisione di lezioni apprese e buone pratiche con la Rete europea per la sensibilizzazione alla radicalizzazione (Radicalisation Awareness Network)
  • La gestione del progetto, incluso il monitoraggio e la valutazione delle attività

Attenzione: Le proposte devono prevedere una valutazione quantitativa e qualitativa della portata e dell’impatto delle azioni proposte, accompagnate da una serie di lezioni apprese e buone pratiche per azioni future. Dove appropriato, deve inoltre essere presa in considerazione la dimensione di genere dei diversi interventi, approcci e strumenti.

Le proposte dovranno inoltre includere metodi di valutazione dei rischi che possono essere usati sia durante l’implementazione di programmi di rientro e reintegrazione che a conclusione degli stessi.

Chi può partecipare

In qualità di ente capofila e di ente partner possono applicare i seguenti enti:

  • Enti pubblici
  • Enti privati no-profit

In qualità di ente partner possono applicare i seguenti enti:

  • Enti for profit
  • Organizzazioni internazionali
  • Enti con sede nei paesi partner dei Balcani occidentali (Albania, Bosnia e Herzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia)

Attenzione! non sono in nessun caso eleggibili i seguenti enti:

  • Agenzie dell’UE
  • Persone fisiche

Gli enti che compongono il partenariato devono avere sede legale in uno dei seguenti Stati:

  • Stati Membri dell’Unione Europea ad eccezione della Danimarca (cioè solo gli Stati membri partecipanti al Fondo di Sicurezza Interna – Internal Security Fund – ISF)
  • Paesi dei Balcani occidentali (Albania, Bosnia e Herzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia)

Le organizzazioni internazionali possono avere sede fuori dai paesi menzionati sopra.

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

  • Si tratta di una procedura complessa e molto competitiva: è preferibile affidarsi alla consulenza di esperti in materia
     
  • Vista la tematica delicata, è fondamentale costruire un partenariato che possa effettivamente svolgere le attività previste e raggiungere il gruppo target scelto
     
  • I metodi, modelli, protocolli e moduli sviluppati da entrambe le sotto-priorità devono essere implementati in diversi contesti di quanti più possibili Stati Membri. Il partenariato dunque deve includere almeno tre enti eleggibili con sede legale in tre diversi Stati Membri partecipanti al Programma
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