Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani
Il decreto ripartisce un contributo economico tra i Comuni italiani delle aree interne e montane per il sostegno alle attività produttive economiche, artigianali e commerciali dei territori. 3.101 Comuni saranno beneficiari, per un totale di 4.171.667 abitanti italiani coinvolti. Il decreto lascia ampio margine di discrezione ai Comuni per le modalità di uso del fondo. Ciascun Ente potrà usare le risorse a disposizione – nei limiti posti dal decreto stesso ovviamente – così da rispondere in modo migliore e peculiare alle esigenze delle attività economiche del proprio territorio.
I Comuni possono utilizzare il contributo per la realizzazione di azioni di sostegno economico in favore di piccole e micro imprese, artigianali e commerciali, anche al fine di contenere l’impatto dell’epidemia da COVID-19, che:
Le azioni di sostegno economico possono ricomprendere:
Consultare i documenti che ripartiscono i Comuni in base alla classe demografica e in base alla macroarea territoriale per verificare l’ammissibilità dei Comuni che comunque dovranno rispettare il requisito di essere: Comuni periferici e ultra periferici delle aree interne con meno di 5000 abitanti e intermedi fino a 3000 abitanti.
Dotazione finanziaria complessiva: 210.000.000 Euro
I contributi sono assegnati ai comuni tenendo conto della quota stabilita in relazione alla dimensione demografica degli enti ed in base a criteri di perifericità.
Consultare il documento contenente l’elenco dei comuni e la rispettiva dotazione finanziaria.
Pagina web per formulari e documenti
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
È auspicabile che vi sia – prima della definizione di un bando per l’erogazione delle risorse alle attività economiche – un confronto tra i Comuni dello stesso ambito territoriale, all’interno delle proprie Unioni montane di Comuni/Comunità montane. Questo per consolidare politiche di territorio, per evitare mero ‘assistenzialismo’ con risorse pubbliche, per impostare piani “di valle”, omogenei e a prova di futuro.
È consigliata ai Comuni l’implementazione di una procedura a evidenza pubblica per la raccolta e la selezione delle domande e la istituzione di una commissione per la loro valutazione. Il contributo assegnato può essere al 100% o comunque il Comune può richiedere nel bando un cofinanziamento alle attività economiche, di entità più o meno elevata in percentuale.
Si consiglia di visitare la pagina dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, dove si trovano una serie di dettagli utili a meglio comprendere il funzionamento del Fondo.
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