Regione Campania
Il bando intende sostenere la realizzazione di imboschimenti permanenti e di impianti di arboricoltura da legno su terreni agricoli e non agricoli allo scopo di contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso il sequestro del carbonio, alla difesa del territorio e del suolo, alla prevenzione dei rischi naturali, alla regimentazione delle acque, nonché alla conservazione e tutela della biodiversità.
Gli interventi che il bando intende finanziare sono esclusivamente quelli di realizzazione di imboschimenti permanenti e di impianti di arboricoltura da legno su terreni agricoli e non agricoli. Tale tipologia di intervento si articola in 3 azioni:
Realizzazione di boschi misti di origine artificiale assimilabili nella loro conformazione finale a boschi naturali e come tali assoggettati ai vincoli ed alle norme forestali. Sono ammissibili anche imboschimenti con specie micorrizate. Gli impianti hanno finalità principalmente climatico-ambientali, protettive, paesaggistiche e sociali;
Realizzazione di impianti di arboricoltura da legno con un ciclo che, a seconda della specie e delle condizioni stazionali, può variare da 20 a 40 anni. Sono ammissibili anche impianti policiclici, da utilizzarsi esclusivamente in aree di pianura o di fondovalle, con specie principali a ciclo medio lungo, specie secondarie a rapido accrescimento (pioppo e suoi ibridi) e specie accessorie arboree e/o arbustive, e al termine del ciclo produttivo l’intera superficie della piantagione sarà occupata dalle chiome delle specie principali. Sono ammissibili anche impianti con specie micorrizate. A conclusione del ciclo colturale, i terreni possono essere nuovamente destinati ad uso agricolo. Gli impianti hanno finalità di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico anche grazie allo stoccaggio di CO2 nei prodotti legnosi, di tutela ambientale, protettiva, paesaggistica e sociale, ma anche finalità produttiva;
Realizzazione di impianti di arboricoltura da legno con specie anche clonali a rapido accrescimento a ciclo breve. Il ciclo, a seconda della specie e delle condizioni stazionali, può variare da 8 a 15 anni. Rispetto all’elenco allegato, contenente le specie utilizzabili, per specie a rapido accrescimento a ciclo breve è da intendersi solo il pioppo e i suoi ibridi. A conclusione del ciclo colturale, i terreni possono essere nuovamente destinati ad uso agricolo. L’azione ha finalità produttive e di tutela ambientale.
Attenzione! La scelta delle specie deve rispettare l’adattabilità alla fascia fitoclimatica d’intervento, ricorrendo alle specie autoctone, ovvero ecologicamente adattate e idonee alle condizioni pedoclimatiche della regione.
Possono partecipare al bando i proprietari o gli altri possessori, sia pubblici che privati, della superficie interessata dall’interventi, anche in forma associata.
Attenzione! Il titolo di possesso del comodato d’uso è escluso. In ogni caso, il bando prevede precise condizioni di ammissibilità e preclusive (Cfr. Art. 7, pagg. 136 e ss. del bando).
Il contributo in conto capitale con un'intensità dell'aiuto pari al 100% dei costi di impianto ammessi per le azioni A) e B) (massimo € 8.000,00/ha). Per l'azione C) il contributo in conto capitale è pari al 50% dei costi di impianto (massimo € 5.800,00/ha). Premio annuale a copertura dei costi di manutenzione e mancato reddito agricolo per ettaro di superficie imboschita per 12 anni, differenziato per tipologia di beneficiario e localizzazione geografica dell'intervento. In caso di utilizzo di specie micorrizate, il premio per il mancato reddito agricolo, a partire dal quinto anno successivo alla realizzazione dell'impianto, è ridotto del 20%. L'importo dei premi annui per il mancato reddito agricolo e per i costi di manutenzione sono diversificati per macroarea e per classe d'età dell'impianto.
Pagina web per formulari e documenti
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
Verificate con attenzione quali sono i costi ammissibili, cioè tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto (Cfr. Art. 8, pagg. 139 e ss. del bando).
Si consiglia di consultare la Sezione del bando “Prescrizioni tecniche e altre indicazioni specifiche” (pagg. 141 e ss.) per informazioni più dettagliare relative alle tre tipologie di azioni.
Prestate massima attenzione ai criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri vi aiuterà a capire se il vostro progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo (Cfr. Art. 10, pagg. 144 e ss. del bando).
Consultate scrupolosamente tutta la documentazione allegata al bando, è fondamentale per presentare una richiesta di finanziamento corretta (pagg. 158). L’individuazione e la raccolta della documentazione completa sono di grande importanza, poiché solitamente informazioni e dettagli rilevanti sono disseminati nei vari allegati che compongono il bando.
È sempre consigliabile prendere diretto contatto con l’Ente finanziatore, vi aiuterà a comprendere se il vostro progetto possiede le caratteristiche giuste per essere finanziato. Il Responsabile della Tipologia è il Dott. Luigi Salzano e potrete chiedere informazioni ai seguenti contatti:
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