La sottomisura è finalizzata a contrastare l’abbandono delle superfici agricole di montagna che, solo se utilizzate e governate, possono concorrere a garantire un reale presidio del territorio, la salvaguardia della biodiversità, la prevenzione del rischio idrogeologico e dell’erosione dei suoli; il mantenimento dell’agricoltura di montagna contribuisce quindi alla protezione dell’ambiente e all’adattamento ai cambiamenti climatici.
L’erogazione di una indennità commisurata ai maggiori costi di produzione e ai minori ricavi delle imprese agricole causati dagli svantaggi naturali e strutturali cui sono soggette, contribuirà a mantenere sul territorio montano le piccole e le medie aziende, assicurando un’integrazione del loro reddito e una maggiore sostenibilità economica.
La sottomisura contribuisce in via prioritaria alla focus area 4 (a) “Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, tra l’altro nelle zone Natura 2000, nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici e nell’agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell’assetto paesaggistico dell’Europa” e indirettamente, alla focus area 4 (c) “Prevenzione dell'erosione dei suoli e migliore gestione stessi”.
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L’indennità compensativa consiste in un aiuto annuale a superficie, calcolato sulla base dei maggiori costi e minori ricavi dell’attività agricola esercitata in aree svantaggiate di montagna, rispetto ai costi e ricavi della medesima attività svolta in aree non soggette a svantaggi naturali.
L’indennità compensativa è calcolata sui terreni che si trovano in Lombardia all’interno dei comuni ricadenti nelle aree svantaggiate di montagna e riguarda le imprese afferenti ai seguenti sistemi agricoli:
• zootecnico estensivo e/o non zootecnico con colture foraggere;
• seminativi;
• viticoltura specializzata;
• frutticoltura specializzata.
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Possono presentare la domanda i soggetti che possiedono entrambi i seguenti requisiti, che costituiscono condizioni di ammissibilità all’aiuto:
a) risultare “Agricoltori in attività” ai sensi dell’art. 9 del Reg. (UE) n. 1307/20131;
b) esercitare l’attività agricola in Lombardia su terreni dei Comuni riportati nell’allegato B al presente bando
La dotazione finanziaria complessiva dell'operazione per le domande presentate nell’anno 2019 è pari a € 13.000.000, a valere sul bilancio dell’OPR.
Viene erogato un contributo per ettaro, fino a un massimo di 232 €/ha per i pascoli, 436 €/ha per i prati permanenti, 174 €/ha per i prati avvicendati, 261 €/ha per i vigneti, frutteti e oliveti e 653 €/ha per i vigneti terrazzati.
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