Regione Campania: L.R. 22 Maggio 2017, n. 11 “Disposizioni per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni del
bullismo e del cyberbullismo nella Regione Campania”
La Regione Campania, in ottemperanza a quanto previsto nella L.R. 22 Maggio 2017, n. 11 “Disposizioni per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo nella Regione Campania”, al fine di tutelare la crescita educativa, sociale e psicologica dei minori, intende promuovere iniziative e progetti finalizzati alla prevenzione, gestione e contrasto del fenomeno del bullismo in tutte le sue manifestazioni, compreso il cyberbullismo.
Seguendo l’approccio alla prevenzione e all’intervento anti-bullismo più condiviso a livello internazionale, si ritiene necessario progettare interventi sistemici, in grado di promuovere cambiamenti nei luoghi di aggregazione, nelle norme e nei valori del gruppo, invece di focalizzarsi esclusivamente sul binomio vittima – bullo.
Pertanto, la finalità del Bando è quella di avviare una politica integrata antibullismo, ossia un percorso di esperienze e progetti che coinvolga il maggior numero di soggetti e persone, tesa a diminuire gli atteggiamenti di prepotenza e volta a favorire contesti di apprendimento nei quali tutti possano trovare il proprio spazio per crescere.
Per le finalità del Bando vengono finanziati progetti caratterizzati da un approccio multidisciplinare. Gli interventi proposti dovranno prendere avvio da apposite azioni di ricerca, finalizzate ad acquisire le specificità e la mappatura del fenomeno, in termini di presenza sul territorio regionale (diverso al suo interno in quanto a caratteristiche socioeconomiche e culturali), della tipicità delle sue manifestazioni, nonché della cultura dei gruppi.
In particolare, saranno ammessi a finanziamento progetti che incidono su uno o più dei seguenti ambiti di intervento:
a) percorsi di conoscenza e di sensibilizzazione verso il problema del bullismo, come stimolo per la riflessione sul fenomeno e, più in generale, sulla convivenza pacifica, il rispetto delle diversità, la soluzione dei conflitti;
b) percorsi di alfabetizzazione emotiva e di potenziamento delle abilità sociali, volti a “costruire” la competenza emotiva dei ragazzi, a educarli all’empatia, alla comunicazione assertiva e al comportamento prosociale, con particolare attenzione alla dimensione gruppale;
c) percorsi di educazione all’uso consapevole della rete internet e ai diritti e doveri legati all’utilizzo delle tecnologie informatiche;
d) percorsi che mirano a promuovere una cultura dello sport giovanile come strumento per prevenire e ridurre i fenomeni di prevaricazione e di non rispetto delle diversità.
Le proposte progettuali, pena esclusione, devono essere presentate da un partenariato composto da minimo tre soggetti e massimo cinque tra i seguenti:
a) ambiti territoriali sociali (ruolo capofila);
b) altri enti pubblici;
c) istituzioni scolastiche;
d) aziende sanitarie locali;
e) soggetti del terzo settore, iscritti negli appositi registri regionali o nazionali, ove previsti, oppure in possesso della personalità giuridica, attribuita ai sensi del D.P.R. 361/2000 e s.m.i., che abbiano sede operativa in regione Campania.
Gli enti di cui al punto a) devono esclusivamente assumere il ruolo di soggetto capofila. Il soggetto capofila è l’unico soggetto al quale l’Amministrazione eroga il finanziamento ed è, altresì, l’unico responsabile delle comunicazioni nei confronti dell’Amministrazione regionale.
I soggetti di cui al punto e) devono, pena esclusione, operare da almeno cinque anni nel campo delle attività a favore dei minori e certificare esperienza almeno biennale specifica nel campo della prevenzione e del contrasto del bullismo e/o cyberbullismo.
Ciascun soggetto del partenariato deve partecipare, pena l’esclusione, ad una sola proposta progettuale.
In caso di approvazione del progetto, ciascun raggruppamento dovrà essere formalmente costituito nella forma dell’Associazione Temporanea di Scopo (ATS), mediante scrittura privata autenticata ai sensi dell’art. 48 del Decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50 e ss.mm.ii., conferendo mandato collettivo speciale con rappresentanza al soggetto capofila, in qualità di mandatario, specificando, altresì, i rispettivi ruoli, le competenze e le attività di ciascuno nell’ambito di realizzazione degli interventi.
L’iniziativa è finanziata con le risorse stanziate nell’ambito della Missione 12 Programma 7 del Bilancio Regionale 2019-2021, per un importo complessivo di € 200.000.
Il costo massimo ammissibile per ciascun progetto è di € 10.000.
L’Amministrazione si riserva altresì, di integrare lo stanziamento del presente Avviso con ulteriori risorse che si dovessero rendere disponibili.
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