Investimenti non produttivi finalizzati al contenimento dei fenomeni di erosione, di dissesto idrogeologico e recupero del paesaggio tradizionale

La sottomisura ha come obiettivo preminente l'ammodernamento e lo sviluppo del sistema produttivo agricolo ed agroalimentare siciliano.

Il territorio siciliano è caratterizzato da un'alta vulnerabilità al rischio idrogeologico, sismico, vulcanico e alla desertificazione. il rischio idrogeologico è, tra i rischi naturali, il più ricorrente e diffuso ed è di estrema gravità per il suo potenziale impatto socio-economico. Esso è determinato dalla concomitante presenza di diversi fattori, tra cui l'assetto morfologico- strutturale, le caratteristiche climatiche, lo spopolamento delle aree rurali e l'abbandono delle attività agricole, le modifiche del paesaggio e dei sistemi idrografici.

L'operazione 4.4.d intende ripristinare i paesaggi agrari tradizionali che ricoprono un elevato interesse culturale ed ambientale, nonché contribuire al contenimento dei fenomeni di erosione e di dissesto idrogeologico, innescati a seguito dell'abbandono dei territori e delle pratiche agricole tradizionali.

L'operazione 4.4.d intende intervenire nelle aziende agricole per realizzare:

• piantumazioni o interventi di recupero dei versanti per contrastare l’erosione ed il dissesto idrogeologico;
• interventi di recupero dei terrazzamenti in stato di degrado, con ripristino dei ciglioni e/o dei muretti a secco;
• recupero di piante secolari di interesse storico e/o paesaggistico con tagli di ricostituzione.

L’operazione verrà realizzata esclusivamente nei terreni agricoli.

La superficie minima delle aree oggetto di intervento è:

• 0,50 ha per agricoltori singoli ed Enti Gestori del territorio;
• 5 ha per agricoltori associati ed ATS;
• 2 ha per agricoltori associati, ATS o altri Enti gestori del territorio se l'area di intervento è localizzata interamente in un’isola minore.

Possono beneficiare dei contributi:

• Agricoltori singoli e associati.
• Associazioni temporanee di scopo (ATS) costituite tra agricoltori, singoli o associati ed Enti locali e/o Associazioni ambientaliste (in qualità di enti gestori) riconosciute.
• Altri Enti gestori del territorio, pubblici e privati, che hanno la disponibilità di terreni ricadenti nelle aree di localizzazione degli interventi.

La dotazione finanziaria complessiva è pari a € 19.000.000.

L’intensità del sostegno è pari al 100% delle spese sostenute e rendicontate per l’attuazione delle operazioni ammissibili previste dall’operazione.

L'importo massimo di ogni singolo intervento previsto non può superare i 10.000 euro/ha; nelle isole minori tale importo è elevato a 15.0000 euro/ha. In ogni caso l'importo massimo per progetto non potrà superare l'importo di 150.000 euro, comprese le spese generali.

Per iniziative presentate dalle ATS, l'importo massimo dell’investimento non potrà eccedere euro 250.000 comprese le spese generali.

Sono considerate ammissibili le spese sostenute dal beneficiario successivamente alla presentazione della relativa domanda di sostegno, con eccezione delle spese generali e di quelle effettuate nei 12 mesi prima della presentazione della domanda stessa e connesse alla progettazione dell’intervento proposto nella domanda di sostegno, inclusi gli studi di fattibilità.

Sono ammissibili a sostegno le spese relative ai seguenti investimenti:

1.opere di difesa del suolo relative al recupero dei versanti attraverso:

• piantumazioni ed eventuali tagli di ricostituzione di specie pollonifere, per il contrasto dell’erosione dei suoli;
• sistemazioni del microreticolo idrologico aziendale (impluvi naturali superficiali, canali di scolo, ecc.) finalizzate al contenimento del dissesto idrogeologico;

2. interventi consistenti nel recupero dei terrazzamenti in stato di degrado con ripristino dei ciglioni e/o dei muretti a secco;
3. tagli di ricostituzione di piante secolari di interesse storico e/o paesaggistico;
4. costi relativi all’acquisto del materiale necessario alla realizzazione degli interventi previsti, compreso il trasporto;
5. spese generali relative alla progettazione, alla direzione dei lavori, al collaudo e qualsiasi altro onere derivante da prestazioni professionali, comunque nella misura massima del 12% dell’importo relativo allo specifico investimento.

Sono considerate ammissibili le spese sostenute dal beneficiario successivamente alla presentazione della relativa domanda di sostegno, con eccezione delle spese generali e di quelle effettuate nei 12 mesi prima della presentazione della domanda stessa e connesse alla progettazione dell’intervento proposto nella domanda di sostegno, inclusi gli studi di fattibilità.

Sono ammissibili a sostegno le spese relative ai seguenti investimenti:

1.opere di difesa del suolo relative al recupero dei versanti attraverso:

• piantumazioni ed eventuali tagli di ricostituzione di specie pollonifere, per il contrasto dell’erosione dei suoli;
• sistemazioni del microreticolo idrologico aziendale (impluvi naturali superficiali, canali di scolo, ecc.) finalizzate al contenimento del dissesto idrogeologico;

2. interventi consistenti nel recupero dei terrazzamenti in stato di degrado con ripristino dei ciglioni e/o dei muretti a secco;
3. tagli di ricostituzione di piante secolari di interesse storico e/o paesaggistico;
4. costi relativi all’acquisto del materiale necessario alla realizzazione degli interventi previsti, compreso il trasporto;
5. spese generali relative alla progettazione, alla direzione dei lavori, al collaudo e qualsiasi altro onere derivante da prestazioni professionali, comunque nella misura massima del 12% dell’importo relativo allo specifico investimento.

Bando

Sito web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.