Regione Lombardia: FEASR PSO 2014/2020 - Sottomisura 4.4 "Sostegno ad investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali" - Operazione 4.4.01 "Investimenti non produttivi finalizzati prioritariamente alla conservazione della biodiversità"
L’operazione si propone di sostenere la realizzazione di alcuni interventi non produttivi, quali la costituzione di strutture vegetali lineari, come siepi e filari, composti da specie autoctone, che aumentano la complessità dell’ecosistema, arricchiscono e diversificano il paesaggio rurale, potenziano le reti ecologiche e creano luoghi di rifugio e riproduzione della fauna selvatica, svolgendo un’importante azione di salvaguardia della biodiversità animale e vegetale.
Con l’operazione 4.4.01 si intende, inoltre, contrastare la perdita e la frammentazione degli habitat, la riduzione della biodiversità e la semplificazione del paesaggio agrario, specie nel territorio di pianura.
Al fine di salvaguardare la presenza di alcune specie di fauna selvatica e favorire un rapporto equilibrato con gli agricoltori e gli allevatori, l’operazione sostiene gli investimenti (protezioni fisiche e acquisto cani) delle imprese agricole, volti a proteggere gli allevamenti, consentendone la pacifica convivenza con la fauna selvatica, anche in aree non oggetto di specifici vincoli, e contribuendo al mantenimento e alla salvaguardia della biodiversità animale.
L’operazione contribuisce direttamente alla Focus area 4.a – Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000 e nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell'agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché all'assetto paesaggistico dell’Europa. Contribuisce, infine, indirettamente al perseguimento degli obiettivi della Direttiva quadro sulle acque e al Piano di gestione del bacino idrografico del fiume Po.
Sono interventi ammissibili:
La realizzazione di siepi e filari nelle aree di pianura
Le superfici sulle quali vengono realizzate le siepi o i filari non devono essere classificate come tare aziendali.
La siepe è una struttura vegetale plurispecifica, ad andamento lineare regolare o irregolare, costituita con specie arbustive e/o arboree appartenenti al contesto floristico e vegetazionale della zona, avente le seguenti caratteristiche tecniche:
I costi di impianto, di cui ai costi standard, si considerano per ogni fila di siepe semplice realizzata.
Il filare è una formazione vegetale, mono o polispecifica, ad andamento lineare o sinuoso, composta da specie arboree appartenenti al contesto floristico e vegetazionale della zona, governate ad alto fusto, avente le seguenti caratteristiche tecniche
I costi di impianto, di cui ai costi standard, si considerano per ogni fila di filare semplice realizzato. Le piantagioni arboree e arbustive dei giardini e dei parchi urbani, i filari e le siepi di recinzione delle abitazioni, i filari urbani, le piantumazioni a corredo di piste ciclabili, le piantumazioni di strade non sono ammessi a contributo.
Gli investimenti per la protezione delle produzioni agricole e zootecniche da specie di fauna selvatica
È ammissibile a finanziamento l’acquisto di:
a) protezioni fisiche antipredazione realizzate con recinzioni perimetrali, fisse o mobili.
b) kit di elettrificazione a bassa intensità/amperaggio;
c) cani da guardiania.
Gli interventi sono ammessi a finanziamento solo se finalizzati a proteggere, dalla fauna selvatica, i gruppi di animali da reddito allevati dal beneficiario. È escluso il mero utilizzo ai fini di contenimento delle mandrie. Ai fini di questo bando, con il termine “fauna selvatica” si intendono le specie di grandi/meso carnivori, particolarmente protetti, presenti in Lombardia, vale a dire: lupo, lince, sciacallo dorato e orso. Sono ammesse a finanziamento anche le recinzioni a protezione delle arnie. L’acquisto del cane da guardiania non è finanziabile per la protezione delle arnie. Non è altresì finanziabile il solo acquisto di kit di elettrificazione.
Nel caso delle recinzioni elettrificate, per aumentarne l’efficacia, si consiglia il ricorso alla doppia recinzione: una interna per il contenimento del bestiame e una perimetrale esterna, elettrificata, che funziona come barriera, mantenendo così anche una certa distanza fra il predatore e il bestiame.
Laddove necessario garantire il passaggio, lungo la recinzione fissa dovranno essere realizzati cancelli con caratteristiche analoghe al resto della recinzione, dotati di una traversa antiscavo in legno, ferro o cordolo di cemento; qualora la recinzione fissa sia elettrificata, anche il cancello dovrà esserlo.
Tutto il materiale elettrico deve possedere la certificazione di conformità prevista dalla normativa europea. La presenza di recinzioni elettrificate deve essere segnalata attraverso apposita cartellonistica a norma di legge, costituita da cartelli di dimensioni minime di 20x10 cm, di colore giallo, riportante, indelebile in colore nero, il simbolo della mano con le tre scosse, da posizionare sulla recinzione, a intervalli regolari di 50 metri uno dall’altro. Trattandosi di un adempimento di legge, le spese relative alla cartellonistica non sono ammesse a finanziamento sul presente bando.
Nel caso delle recinzioni fisse è possibile che, laddove insistano dei vincoli di natura conservazionistica o paesaggistica o dove siano previste delle opere di natura edilizia, siano necessarie specifiche autorizzazioni o segnalazioni. Gli interventi dovranno garantire la conformità alle norme urbanistiche, paesaggistiche e ambientali e rispettare i vincoli previsti dai Piani di gestione dei siti Natura 2000 (SIC; ZSC; ZPS) dalle misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS). È necessario quindi rivolgersi agli uffici competenti degli enti locali in cui si intende posizionare la recinzione, per acquisire le specifiche autorizzazioni.
Possono presentare domanda per gli interventi di cui al presente bando i seguenti soggetti:
a) Imprenditori agricoli individuali o Società agricole di persone, capitali o cooperative;
b) Persone giuridiche di diritto privato con previsione statutaria di esercizio di attività di gestione, cura, tutela, conservazione del suolo e/o territorio e/o delle acque;
c) Persone giuridiche di diritto pubblico con competenza in materia di gestione del suolo e/o territorio e/o delle acque.
I richiedenti, al momento della presentazione della domanda, devono:
− possedere una partita IVA attiva, così come risultante all'anagrafe tributaria;
− avere in conduzione (attestata da atti di proprietà, affitto, comodato d’uso, ecc.) le superfici sulle quali vengono realizzati gli interventi. In caso di comodato d’uso il contratto deve prevedere esplicita rinuncia di entrambe le parti ad esercitare il diritto anticipato di recesso di cui agli artt. 1809 e 1810 del Codice Civile per tutta la durata di vigenza degli impegni connessi al presente bando.
La dotazione finanziaria dell’Operazione 4.4.01 disponibile per l’applicazione del presente bando è pari a € 2.500.000.
L’importo massimo di spesa ammessa per ciascuna domanda è fissato in:
Sono ammissibili a finanziamento le seguenti spese:
L’IVA non è ammissibile a finanziamento.
Sono ammissibili a finanziamento le seguenti spese:
L’IVA non è ammissibile a finanziamento.
Pagina web per documenti e formulari
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