Regione Emilia-Romagna: D.G.R. n. 545 dell'8 aprile 2019
La Regione Emilia-Romagna intende sostenere interventi per la realizzazione e la riqualificazione di spazi tecnologicamente attrezzati, incluso l’adeguamento tecnologico e l’acquisizione di dotazioni tecnologiche per lo sviluppo di attività di ricerca e sperimentazione rivolte a sviluppare programmi pluriennali di ricerca in grado di consentire un incremento delle attività e della presenza occupazionale nel Centro nel medio e lungo periodo.
Nel Protocollo, approvato con D.G.R. n. 1916 del 12/11/2018, che la Regione Emilia-Romagna e la Regione Toscana hanno siglato con ENEA, l’ente ha già fornito prime indicazioni tematiche sulle linee di ricerca che si stanno sviluppando all’interno della struttura ENEA presente al Centro del Brasimone. L’obiettivo di questo Invito è quello di creare basi più solide per sviluppare queste linee di ricerca e per avviarne ulteriori se possibile già da questa manifestazione di interesse, o nel prossimo futuro.
È consentita la presentazione alla Regione di proposte per la realizzazione e la riqualificazione di spazi tecnologicamente attrezzati, incluso l’adeguamento tecnologico e l’acquisizione di dotazioni tecnologiche per lo sviluppo di attività di ricerca e sperimentazione rivolte a sviluppare programmi pluriennali di ricerca in grado di consentire un incremento delle attività e della presenza occupazionale nel Centro nel medio e lungo periodo.
Le manifestazioni di interesse devono essere predisposte tenendo conto dei seguenti criteri e principi:
- consistenza scientifica e tecnologica dell’intervento e sua cantierabilità;
- evidente carattere di addizionalità strutturale per il Centro;
- massima integrazione e sinergia con le altre iniziative e attività del Centro;
- coinvolgimento di risorse umane altamente qualificate;
- elevata qualità e sistematicità dell’intervento, chiarezza della strategia, completezza dei percorsi proposti;
- collegamenti con strutture di ricerca internazionali;
- chiare prospettive di auto-sostenibilità;
- indicazione puntuale dei risultati attesi e loro misurabilità.
Le manifestazioni di interesse possono essere presentate in forma singola o associata da soggetti rientranti nelle categorie delle Università e degli Enti pubblici di ricerca (incluso ENEA), di fondazioni, consorzi o società rientranti tutti nella definizione di organismo di ricerca ai sensi europei.
Il raggruppamento può essere composto da un numero massimo di tre soggetti.
In caso di raggruppamento, la presentazione della proposta dovrà avvenire da parte di un unico soggetto il quale, in qualità di capofila, provvederà a:
La dotazione finanziaria complessiva del Bando per l'anno 2019 è pari a € 500.000.
I contributi di cui al presente Invito sono concessi ai sensi e nei limiti di quanto stabilito nel Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato.
In particolare, le agevolazioni andranno concesse in coerenza con i criteri stabiliti all’art. 56 del citato Regolamento UE n. 651/2014, riguardante gli “Aiuti agli investimenti per le infrastrutture locali”.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a.) spese per la progettazione dell’intervento infrastrutturale: sono ammissibili le spese sostenute per la progettazione dell’intervento infrastrutturale, in coerenza e in attuazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica allegato alla domanda di partecipazione. Le modalità di identificazione dei soggetti a cui affidare l’attività di progettazione dovranno risultare coerenti con quanto stabilito agli art. 23 e 24 del D. Lgs. 50 del 18 aprile 2016 e ss.mm.ii. (“Codice dei contratti pubblici”), anche con riferimento all’utilizzo di personale interno per lo svolgimento di tale attività (secondo quanto previsto dall’art. 113 del D. Lgs. 50/2016. Sono altresì ammissibili in tale voce gli altri incarichi di progettazione e connessi, previsti dall’art. 157 del citato D. Lgs. 50/2016 (ad es. direzione lavori, coordinamento sicurezza, collaudo).
b.) spese per interventi edilizi: sono ammesse le spese per lavori infrastrutturali finalizzati alla costruzione, l’adeguamento, l’ammodernamento, la riqualificazione e la ristrutturazione di locali, inclusi allacciamenti e urbanizzazione; tali spese devono essere contenute all’interno del Quadro Economico complessivo approvato, opportunamente dettagliato in relazione alla specifica categoria e tipologia di interventi infrastrutturali che si realizza;
c.) spese per l’acquisto di attrezzature informatiche e telematiche o altre eventuali attrezzature e strumentazioni di utilizzo condiviso: sono ammissibili spese per attrezzature e strumentazioni tecnico-scientifiche, da impiegare per le attività che si realizzano. Sono incluse le spese di manutenzione e installazione delle attrezzature rendicontate nell'ambito del progetto. Sono inoltre incluse le spese per l’acquisto di arredi funzionali alle attività. Non sono ammissibili i costi per leasing e noleggio di attrezzature, né quelli per l’acquisto di beni usati. Tutti i beni acquistati devono risultare inventariati presso le sedi in cui si realizza l'intervento al quale sono destinati, oltre ad essere fisicamente collocati in tali sedi. I costi ammissibili al contributo si intendono al netto di bolli, spese bancarie, interessi e ogni altra imposta e/o onere accessorio (spese di spedizione, trasporto/viaggio, ecc.);
d.) spese per investimenti immateriali: rientrano in queste spese l’acquisizione di licenze, diritti di brevetto, software, know-how ed altre forme di proprietà intellettuale;
e.) spese generali: rientrano in questa categoria spese non individuabili con riferimento alle specifiche categoria di spesa sopra definite, ma comunque strumentali alla realizzazione dell’intervento. Tali spese sono da computare forfettariamente nella misura del 15% del totale delle spese rendicontate ammesse alle voci a), b), c), d). Al fine di definire l’ammontare delle spese generali ammissibili in ogni rendicontazione, sarà applicata di volta in volta la percentuale sopra indicata sul totale delle spese rendicontate ammesse. In caso di ATS, tale quota spetterà ad ogni partner dell’ATS in misura proporzionale alle spese di volta in volta rendicontate da ognuno.
Le spese generali non richiedono la presentazione di documenti giustificativi in sede di rendicontazione.
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a.) spese per la progettazione dell’intervento infrastrutturale: sono ammissibili le spese sostenute per la progettazione dell’intervento infrastrutturale, in coerenza e in attuazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica allegato alla domanda di partecipazione. Le modalità di identificazione dei soggetti a cui affidare l’attività di progettazione dovranno risultare coerenti con quanto stabilito agli art. 23 e 24 del D. Lgs. 50 del 18 aprile 2016 e ss.mm.ii. (“Codice dei contratti pubblici”), anche con riferimento all’utilizzo di personale interno per lo svolgimento di tale attività (secondo quanto previsto dall’art. 113 del D. Lgs. 50/2016. Sono altresì ammissibili in tale voce gli altri incarichi di progettazione e connessi, previsti dall’art. 157 del citato D. Lgs. 50/2016 (ad es. direzione lavori, coordinamento sicurezza, collaudo).
b.) spese per interventi edilizi: sono ammesse le spese per lavori infrastrutturali finalizzati alla costruzione, l’adeguamento, l’ammodernamento, la riqualificazione e la ristrutturazione di locali, inclusi allacciamenti e urbanizzazione; tali spese devono essere contenute all’interno del Quadro Economico complessivo approvato, opportunamente dettagliato in relazione alla specifica categoria e tipologia di interventi infrastrutturali che si realizza;
c.) spese per l’acquisto di attrezzature informatiche e telematiche o altre eventuali attrezzature e strumentazioni di utilizzo condiviso: sono ammissibili spese per attrezzature e strumentazioni tecnico-scientifiche, da impiegare per le attività che si realizzano. Sono incluse le spese di manutenzione e installazione delle attrezzature rendicontate nell'ambito del progetto. Sono inoltre incluse le spese per l’acquisto di arredi funzionali alle attività. Non sono ammissibili i costi per leasing e noleggio di attrezzature, né quelli per l’acquisto di beni usati. Tutti i beni acquistati devono risultare inventariati presso le sedi in cui si realizza l'intervento al quale sono destinati, oltre ad essere fisicamente collocati in tali sedi. I costi ammissibili al contributo si intendono al netto di bolli, spese bancarie, interessi e ogni altra imposta e/o onere accessorio (spese di spedizione, trasporto/viaggio, ecc.);
d.) spese per investimenti immateriali: rientrano in queste spese l’acquisizione di licenze, diritti di brevetto, software, know-how ed altre forme di proprietà intellettuale;
e.) spese generali: rientrano in questa categoria spese non individuabili con riferimento alle specifiche categoria di spesa sopra definite, ma comunque strumentali alla realizzazione dell’intervento. Tali spese sono da computare forfettariamente nella misura del 15% del totale delle spese rendicontate ammesse alle voci a), b), c), d). Al fine di definire l’ammontare delle spese generali ammissibili in ogni rendicontazione, sarà applicata di volta in volta la percentuale sopra indicata sul totale delle spese rendicontate ammesse. In caso di ATS, tale quota spetterà ad ogni partner dell’ATS in misura proporzionale alle spese di volta in volta rendicontate da ognuno.
Le spese generali non richiedono la presentazione di documenti giustificativi in sede di rendicontazione.
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