Interventi ammissibili
Per Biblioteche e Archivi storici sono finanziabili i seguenti progetti:
- allestimento e arredo di sezioni e sale di biblioteche e archivi, anche con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità e mettere a disposizione nuovi servizi rivolti a specifiche categorie di pubblico;
- attrezzature adeguate all’esposizione di materiali in occasione di mostre temporanee;
- implementazione di attrezzature tecnologiche per sviluppare la fruizione delle raccolte e dei servizi, ampliare la connessione con reti e servizi informativi, promuovere la conoscenza delle collezioni documentarie;
- restauro di beni librari e archivistici, già catalogati e disponibili al pubblico.
Per Musei sono finanziabili i seguenti progetti:
- Allestimenti museali permanenti, finalizzati al miglioramento dell’esposizione, della conservazione dei beni e della fruizione da parte del pubblico. Si tratta di interventi per arredare, attrezzare, mettere a norma ambienti espositivi, ambienti di deposito o di servizio per la gestione e conservazione delle opere, ambienti di servizio al pubblico (laboratori per le attività educative, sale per esposizioni temporanee, sale conferenze, sale studio, biblioteca, fototeca, ambiente reception, bookshop, area relax). Sono compresi gli interventi di acquisto e installazione di impianti di videosorveglianza. Gli ambienti di servizio possono essere anche condivisi tra più musei, purché siano destinati a finalità museali.
- Restauro dei beni e delle collezioni facenti parte del patrimonio musealizzato. Non rientrano in questa tipologia di progetto e non sono quindi ammessi gli interventi di recupero edilizio, restauro, risanamento conservativo di edifici e di qualsiasi loro componente o pertinenza.
- Miglioramento dell’accessibilità e della fruizione per categorie di pubblico svantaggiate. Si tratta di interventi per favorire l’accessibilità fisica, sensoriale e cognitiva ai musei e alle raccolte museali, ad esempio l’acquisto di ausili, e l’installazione di manufatti per il superamento delle barriere architettoniche e l’attivazione di tutte le forme di accessibilità in autonomia delle persone con disabilità.
- Implementazione di attrezzature tecnologiche per lo sviluppo della fruizione delle raccolte e dei servizi, la conoscenza del pubblico, la connessione con reti e servizi informativi. Si tratta di interventi per favorire e ampliare la fruizione del patrimonio musealizzato attraverso le tecnologie più avanzate e innovative. Sono compresi gli interventi di acquisto e installazione di attrezzature per il monitoraggio ed il controllo dello stato di conservazione delle collezioni.
Per Aree e parchi archeologici sono finanziabili i seguenti progetti:
- Interventi di restauro e risanamento conservativo del patrimonio archeologico.
- Ricerca, scavo e indagine in ambito archeologico.
- Acquisizione da parte di enti pubblici di terreni sui quali siano in corso scavi archeologici o sui quali insistano beni immobili di interesse archeologico o in cui sia stata accertata la presenza di reperti archeologici, nonché di aree di rispetto intorno ad aree archeologiche.
- Realizzazione di strutture stabili al servizio della valorizzazione e gestione di aree e parchi archeologici, realizzazione di percorsi per la fruizione, abbattimento di barriere architettoniche.
- Realizzazione e installazione nelle aree e parchi archeologici (o nelle loro immediate vicinanze) di supporti informativi (ad es. pannelli esplicativi, postazioni multimediali, segnaletica), finalizzati alla conoscenza e alla valorizzazione dell’area oggetto dell’intervento.
Per Siti UNESCO sono finanziabili i seguenti progetti:
- Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, relativi a beni immobili e/o complessi architettonici di interesse culturale ai sensi del d. lgs. n. 42 del 22.1.2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”, destinati ad uso pubblico con finalità culturali.
- Interventi di restauro, risanamento conservativo, ricerca, scavo e indagine nei siti archeologici inseriti o candidati all’interno della Lista UNESCO.
- Realizzazione di strutture stabili al servizio della valorizzazione, gestione e fruizione nei siti archeologici inseriti o candidati all’interno della Lista UNESCO.
- Realizzazione di strutture stabili al servizio della valorizzazione, gestione e fruizione dei siti UNESCO.
- Miglioramento dell’accessibilità (fisica, sensoriale e cognitiva) ai beni, eliminazione delle barriere di accesso agli spazi e alle risorse culturali, promozione dell’accessibilità in autonomia delle persone con disabilità.
- Realizzazione e installazione nei siti (o nelle loro immediate vicinanze) di supporti informativi (ad es. pannelli esplicativi, postazioni multimediali, segnaletica), finalizzati al miglioramento della conoscenza e accessibilità culturale dell’area o del bene oggetto dell’intervento.
- Acquisizione da parte di enti pubblici di terreni all’interno di siti UNESCO sui quali siano in corso scavi archeologici o sui quali insistano beni immobili di interesse archeologico o in cui sia stata accertata la presenza di reperti archeologici, nonché di aree di rispetto intorno ad aree archeologiche.
Chi può partecipare
I destinatari dei contributi devono rientrare nelle categorie di cui all’art. 36 della l.r. 25/2016:
- Biblioteche e archivi storici
- Musei
- Aree e parchi archeologici
- Siti UNESCO
Per tutti gli Ambiti possono beneficiare delle agevolazioni previste dal presente provvedimento Soggetti pubblici e privati aventi la disponibilità dei beni o che siano stati individuati per la loro valorizzazione e/o gestione con atto formale
Nelle sezioni relative ai diversi Ambiti sono contenuti i requisiti specifici di partecipazione (vd. paragrafi A.3 dei singoli ambiti).
Entità del contributo
La dotazione finanziaria stanziata è pari a € 2.950.000.
Le risorse stanziate sul bilancio degli esercizi finanziari 2019 e 2020 sono così suddivise negli Ambiti di intervento:
- Biblioteche e archivi storici: € 650.000
- Musei: € 800.000
- Aree e parchi archeologici: € 500.000
- Siti UNESCO: € 1.000.000
Il costo complessivo del progetto dovrà essere compreso tra € 10.000 e € 200.000; è richiesto un cofinanziamento minimo del 30% (enti pubblici) e 50% (soggetti privati); il contributo potrà risultare inferiore alla cifra richiesta e comunque non potrà essere superiore al 70% dell’ammontare delle spese ammissibili.
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