Camera di commercio di Lecce: Piano Nazionale Impresa 4.0 a seguito del decreto del Ministero dello Sviluppo economico 22 maggio 2017 - progetto "Punto Impresa Digitale" (PID)
Il progetto "Punto Impresa Digitale" (PID) intende promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle Micro, Piccole e Medie Imprese di tutti i settori economici attraverso:
Nello specifico, con l’iniziativa “Bando voucher digitali I4.0 - Anno 2019” sono proposte due misure - Misura A e Misura B - che rispondono ai seguenti obiettivi tra loro complementari:
Il Bando intende finanziare tramite l’utilizzo di contributi a fondo perduto (voucher) le seguenti misure di innovazione tecnologica I4.0:
Gli ambiti tecnologici di innovazione digitale I4.0 ricompresi nel presente Bando sono:
Elenco 1: utilizzo delle tecnologie di cui agli allegati A e B della legge 11 dicembre 2016, n. 232 e s.m.i. inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi e, specificamente:
Elenco 2: utilizzo di altre tecnologie digitali propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente Elenco 1:
Sia per la Misura A che per la Misura B, i voucher sono concessi alla singola impresa che presenta domanda di contributo.
Tuttavia, per la sola Misura A, l’impresa richiedente deve partecipare ad un progetto aggregato predisposto da un unico proponente, secondo le modalità descritte nella “Scheda 1 - Misura A”.
Ogni impresa può presentare una sola richiesta di contributo alternativa tra le Misure A e Misura B: se si presenta una domanda per la Misura A non può essere presentata un’ulteriore domanda per la Misura B e viceversa. In caso di eventuale presentazione di più domande è tenuta in considerazione solo la prima domanda presentata in ordine cronologico.
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente Bando le imprese che, alla data di presentazione della domanda, presentino i seguenti requisiti:
a) essere Micro o Piccole o Medie imprese come definite dall’Allegato 1 del regolamento UE n. 651/2014;
b) avere sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera Commercio di Lecce;
c) essere attive e in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese;
d) essere in regola con il pagamento del diritto annuale;
e) non essere in stato di fallimento, liquidazione (anche volontaria), amministrazione controllata, concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
f) avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e soci per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall’art. 67 del D.lgs. 6 settembre 2011, n.159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia). I soggetti sottoposti alla verifica antimafia sono quelli indicati nell’art. 85 del D.lgs. 6 settembre 2011, n.159;
g) aver assolto gli obblighi contributivi ed essere in regola con le normative sulla salute e sicurezza sul lavoro di cui al D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni e integrazioni;
h) ai sensi dell’art. 4, comma 6, del D.L. 95 del 6 luglio 2012, convertito nella L. 7 agosto 2012, n. 135, non avere forniture in essere con la Camera di Commercio di Lecce al momento della liquidazione del voucher.
I requisiti da lettere b) a g), devono essere posseduti dal momento della domanda fino a quello della liquidazione del voucher.
Le risorse complessivamente stanziate dalla Camera di Commercio a disposizione dei soggetti beneficiari ammontano a euro 457.360 e sono suddivise come segue:
Le agevolazioni saranno accordate sotto forma di voucher.
I voucher avranno un importo massimo di euro 10.000, non comprensivo dell’eventuale premialità relativa al rating di legalità.
L’entità massima dell’agevolazione è del 70% delle spese ammissibili.
Tanto per la Misura A che per la Misura B, alle imprese in possesso del rating di legalità verrà riconosciuta una premialità di euro 250 nel limite del 100% delle spese ammissibili e nel rispetto dei pertinenti massimali de minimis.
Per la Misura A e la Misura B sono ammissibili le spese per:
a) servizi di consulenza e/o formazione relativi ad una o più tecnologie tra quelle previste all’art. 2, comma 3 del presente Bando. Tali spese devono rappresentare almeno il 50% delle spese ammissibili;
b) acquisto di beni e servizi strumentali, nel limite massimo del 50% delle spese ammissibili, funzionali all’acquisizione delle tecnologie abilitanti.
Per la Misura A e la Misura B sono ammissibili le spese per:
a) servizi di consulenza e/o formazione relativi ad una o più tecnologie tra quelle previste all’art. 2, comma 3 del presente Bando. Tali spese devono rappresentare almeno il 50% delle spese ammissibili;
b) acquisto di beni e servizi strumentali, nel limite massimo del 50% delle spese ammissibili, funzionali all’acquisizione delle tecnologie abilitanti.
Pagina web per documenti e formulari
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