Scadenza: 6 ottobre 2020
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Programma/Ente di finanziamento

LIFE – Programma europeo per l’ambiente e l’azione per il clima (2014-2020) – Sotto-programma Azione per il Clima

Dotazione Complessiva
€ 74.100.000
Co-finanziamento
55%
Vai al bando
Bando scaduto

Finalità

Il Programma LIFE  è lo strumento di co-finanziamento dell’Unione europea per l’Ambiente  e l’Azione climatica e persegue i seguenti obiettivi generali:

  • contribuire al passaggio ad un’economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici; contribuire alla protezione e al miglioramento della qualità dell’ambiente, all’interruzione e all’inversione  del processo di perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi;
  • migliorare lo sviluppo, l’attuazione e l’applicazione della politica e della legislazione ambientale e climatica dell’Unione, e catalizzare e promuovere l’integrazione e la diffusione degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche dell’Unione e nelle prassi del settore pubblico e privato, anche attraverso l’aumento della loro capacità;
  • sostenere maggiormente la governance  ambientale e in materia di clima a tutti i livelli, compresa una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali;
  • sostenere l’attuazione del Settimo programma d’azione per l’ambiente.

Il programma LIFE è composto di 2 sottoprogrammiAMBIENTE e AZIONE PER IL CLIMA – ciascuno articolato in 3 aree prioritarie.

LIFE – Azione per il clima mira specificamente a conseguire i seguenti obiettivi:

  • contribuire al passaggio a un'economia efficiente nell'impiego delle risorse, resiliente ai cambiamenti climatici e a basse emissioni di carbonio;
  • migliorare lo sviluppo, l'attuazione e l'applicazione delle politiche e della legislazione dell'Unione Europea in materia di clima;
  • agire da catalizzatore e promuovere l'integrazione degli obiettivi climatici nelle altre politiche dell'Unione e nei settori pubblico e privato;
  • sostenere una migliore la governance climatica a tutti i livelli, compreso aumentare e migliorare il coinvolgimento della società civile, delle ONG e degli attori locali.

I progetti nell'ambito del presente invito a presentare proposte dovrebbero sostenere l'attuazione degli obiettivi dell'UE al 2050 in materia di neutralità climatica e adattamento, del Green Deal europeo in ambito climatico e le relative politiche e misure, incluso il Patto Europeo per il clima.

Il sottoprogramma AZIONE PER IL CLIMA  si articola nelle seguenti 3 aree:

  1. Mitigazione dei cambiamenti climatici
  2. Adattamento ai cambiamenti climatici
  3. Governance e informazione in materia di clima

Nell’ambito del Sotto-programma  Azione per il Clima, saranno dunque finanziati:

  1. Progetti tradizionali di mitigazione del Cambiamento Climatico
  2. Progetti tradizionali di adattamento al Cambiamento Climatico
  3. Progetti tradizionali di Governance e informazione in materia di Cambiamento Climatico

Interventi ammissibili

Area prioritaria 1 - Mitigazione dei cambiamenti climatici

Obiettivi specifici

  • Contribuire all'attuazione e allo sviluppo della politica e della legislazione dell'Unione in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici, compresa l'integrazione di questa in tutte le altre aree di policy, in particolare mediante lo sviluppo, il collaudo e la dimostrazione di politiche o approcci di gestione, migliori pratiche e soluzioni per la mitigazione dei cambiamenti climatici;
  • migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, la valutazione, il monitoraggio e l'attuazione di azioni e misure efficaci di mitigazione dei cambiamenti climatici e migliorare la capacità di applicare tali conoscenze nella pratica;
  • facilitare lo sviluppo e l'implementazione di approcci integrati, come per le strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici e i piani d'azione a livello locale, regionale o nazionale;
  • contribuire allo sviluppo e alla dimostrazione di tecnologie, sistemi, metodi e strumenti di mitigazione dei cambiamenti climatici innovativi adatti per essere replicati, trasferiti o integrati.

Collegamento agli obiettivi della politica climatica dell'UE

I progetti nell'ambito dell'area prioritaria di mitigazione dei cambiamenti climatici dovrebbero contribuire alla transizione socialmente giusta e sostenibile verso un'economia neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 e al raggiungimento dell'obiettivo di riduzione delle emissioni dell'UE per il 2030. La politica e la legislazione dell'Unione sul clima, che mirano a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, si concentrano in particolare su: energia rinnovabile, efficienza energetica, il sistema di scambio delle emissioni, produzione industriale ad alta intensità di energia e gas a effetto serra, uso del suolo, agricoltura e silvicoltura, conservazione e valorizzazione dei pozzi di assorbimento del carbonio naturale, trasporti e carburanti, gas fluorurati e sostanze che riducono lo strato di ozono, cattura e utilizzo del carbonio, cattura e stoccaggio del carbonio, gli sforzi di tutti i settori della società e dell'economia per ridurre le emissioni di gas a effetto serra (enti pubblici o organizzazioni commerciali o non commerciali private come autorità nazionali, regionali e locali, imprese, sindacati, organizzazioni della società civile, istituti di istruzione, gruppi di consumatori), cambiamento comportamentale e monitoraggio e comunicazione dei gas a effetto serra.

Aree di policy dell'UE da perseguire per il bando 2020

Sono incoraggiate le proposte riguardanti i seguenti settori:

  1. Sforzi degli Stati membri e delle autorità regionali / locali per ridurre le emissioni di gas a effetto serra nei settori non coperti dal sistema di scambio di quote di emissioni dell'UE (Eu Emission Trading System) ma coperti dalla decisione sulla condivisione degli sforzi (UE) 406/2009 e dalla normativa successiva: trasporti e carburanti, agricoltura, edilizia (ad es. efficienza energetica negli edifici), uso del suolo, cambio di destinazione del suolo e silvicoltura;
  2. Sviluppo e attuazione della contabilità dei gas a effetto serra e mitigazione dei cambiamenti climatici nel settore dell'uso del suolo;
  3. Lo sviluppo di pratiche di gestione del territorio che hanno un impatto sulle emissioni e sulla rimozione delle emissioni;
  4. azioni che migliorano il funzionamento del sistema di scambio di quote di emissioni e che incidono sulla produzione industriale ad alta intensità di energia e di gas a effetto serra;
  5. Gas fluorurati e sostanze che riducono lo strato di ozono;
  6. Monitoraggio e attività di reporting dei gas a effetto serra da parte delle autorità.

Area prioritaria 2 - Adattamento ai cambiamenti climatici

Obiettivi specifici

  • contribuire allo sviluppo e all'attuazione della politica dell'UE sull'adattamento ai cambiamenti climatici, in particolare attraverso lo sviluppo, test e dimostrazione di strategie o approcci di gestione, migliori pratiche e soluzioni per l'adattamento ai cambiamenti climatici, compresi, se del caso, approcci ecosistemici;
  • migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, la valutazione, il monitoraggio e l'attuazione di azioni e misure efficaci di adattamento ai cambiamenti climatici, dando la priorità, se del caso, a coloro che applicano un approccio basato sull'ecosistema e migliorare la capacità di applicare tali conoscenze nella pratica;
  • facilitare lo sviluppo e l'implementazione di approcci integrati, come per le strategie e i piani di azione per l'adattamento ai cambiamenti climatici, a livello locale, regionale o nazionale, dando la priorità, ove opportuno, agli approcci basati sugli ecosistemi;
  • contribuire allo sviluppo e alla dimostrazione di tecnologie innovative per gli adattamenti ai cambiamenti climatici, sistemi, metodi e strumenti adatti ad essere replicati, trasferiti o integrati.

Collegamento agli obiettivi della politica climatica dell'UE

Il cambiamento climatico ha un impatto sulla nostra salute, sugli ecosistemi e sulla nostra economia e continuerà a farlo. Molti settori economici dipendono direttamente dalle condizioni climatiche e stanno già affrontando l'impatto dei cambiamenti climatici: agricoltura, silvicoltura, turismo, salute e pesca, solo per citarne alcuni. I mezzi di sussistenza urbani stanno diventando sempre più vulnerabili a causa degli impatti di alluvioni, innalzamento del livello del mare e ondate di calore. È interessante, inoltre, valutare gli impatti sui principali servizi di pubblica utilità, come i fornitori di energia e acqua. Il riscaldamento globale influisce anche sugli ecosistemi e sulla natura, esacerbando il continuo declino della biodiversità in Europa e compromettendo la capacità degli ecosistemi di agire come pozzi di assorbimento del carbonio e di fornire altre funzioni e servizi essenziali.

La strategia dell'UE sull'adattamento ai cambiamenti climatici, adottata nell'aprile 2013, fornisce il quadro e illustra i meccanismi per migliorare la preparazione dell'UE agli impatti attuali e futuri dei cambiamenti climatici.

Lavorare per aumentare la resilienza dell'Europa migliorando la preparazione di tutti i livelli di governance è fondamentale per costruire un'Europa resistente al clima. Stabilendo un obiettivo globale di adattamento - migliorare la capacità adattiva, rafforzare la resilienza e ridurre la vulnerabilità ai cambiamenti climatici - l'articolo 7 dell'Accordo di Parigi ha inoltre accelerato lo sviluppo e l'attuazione delle politiche di adattamento in molti paesi europei e nel mondo.

Nel dicembre 2019, la comunicazione sul Green Deal europeo ha annunciato lo sviluppo di una nuova e più ambiziosa strategia di adattamento dell'UE entro il 2020/21. Basandosi sull'attuale strategia e sulla sua valutazione, sarebbe opportuno rafforzare gli sforzi in corso in materia di impermeabilità al clima, costruzione della resilienza, prevenzione e preparazione. I lavori sull'adattamento al clima dovrebbero continuare a influenzare gli investimenti pubblici e privati, comprese le soluzioni basate sulla natura. Bisogna inoltre garantire che in tutta l'UE investitori, assicuratori, imprese, città e cittadini siano in grado di accedere ai dati e sviluppare strumenti per integrare i cambiamenti climatici nelle loro pratiche di gestione del rischio.

Infine, il Patto europeo per il clima riguarda anche l'adattamento ai cambiamenti climatici. Le proposte di progetto dovrebbero sostenere lo sviluppo e / o l'attuazione di strategie / piani di adattamento a livello settoriale, locale, regionale, nazionale o transfrontaliero.

I progetti dovrebbero pilotare nuovi approcci, avere un potenziale dimostrativo e trasferibile o dovrebbero promuovere soluzioni di adattamento innovative o migliori pratiche, avvalendosi delle migliori scienze e conoscenze disponibili. I progetti dovrebbero inoltre promuovere sinergie tra adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, nonché riduzione del rischio di catastrofi, biodiversità o altre aree di policy. Infine, il bando incoraggia anche:

  • partenariati con il settore privato, le città, le reti di città, i sindacati, le organizzazioni della società civile, le istituzioni educative e le organizzazioni di ricerca e innovazione;
  • progetti che aiutano a mobilitare finanziamenti per l'adattamento e investimenti di resilienza, attraverso la determinazione dei prezzi dei rischi fisici dei cambiamenti climatici e l'agevolazione di valutazioni personalizzate di rischio.

Aree di policy dell'UE da perseguire per il bando 2020

Sono incoraggiate le proposte riguardanti i seguenti settori:

  1. Adattamento urbano e pianificazione dell'uso del suolo per limitare gli impatti dei cambiamenti climatici;
  2. Resilienza delle infrastrutture, compresa l'applicazione di infrastrutture blu-verdi e approcci di adattamento basati sugli ecosistemi;
  3. Gestione sostenibile delle acque in zone soggette a siccità, inondazioni e gestione delle coste;
  4. Resilienza dei settori agricolo, forestale e turistico, anche nelle aree insulari e montane;
  5. Sostegno alle regioni ultra-periferiche dell'UE: preparazione agli eventi meteorologici estremi, in particolare nelle zone costiere.

Area prioritaria 3 - Governance e informazione in materia di clima

Quest’area prioritaria mira specificamente a contribuire allo sviluppo e all'attuazione della politica e della legislazione dell'UE in materia di clima, compreso il Patto europeo per il clima.

Obiettivi specifici

  • promuovere la sensibilizzazione in materia di clima, anche generando sostegno pubblico e delle parti interessate all'elaborazione delle politiche dell'Unione in materia di clima e promuovere la conoscenza dello sviluppo sostenibile;
  • sostenere la comunicazione, la gestione e la diffusione delle informazioni nel settore del clima e facilitare la condivisione delle conoscenze su soluzioni e pratiche climatiche di successo, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme di cooperazione tra le parti interessate e la formazione;
  • promuovere e contribuire a una più efficace osservanza e applicazione della legislazione climatica dell'Unione, in particolare promuovendo lo sviluppo e la diffusione delle migliori pratiche e approcci politici;
  • promuovere una migliore governance climatica ampliando il coinvolgimento delle parti interessate, comprese le ONG, nella consultazione e attuazione delle politiche.

Collegamento agli obiettivi della politica climatica dell'UE

I progetti nell'ambito della governance del clima e della priorità di informazione dovrebbero promuovere azioni che contribuiscano all'obiettivo di passare a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente. In questo contesto, è importante: lo sviluppo di strategie climatiche a lungo termine e nuove misure politiche, la piena attuazione della politica e della legislazione in materia di clima, il contributo allo sviluppo del Patto europeo per il clima e la garanzia di una maggiore diffusione delle tecnologie rispettose del clima. Questi aspetti sono indissolubilmente legati al raggiungimento di una migliore governance, attività di monitoraggio e rendicontazione più accurate, integrazione dell'azione per il clima in altre politiche, nonché promozione della conoscenza, diffusione delle informazioni e coinvolgimento delle parti interessate. A tal proposito, i progetti che mirano a rafforzare la governance del clima, lo sviluppo di capacità e lo sviluppo del patto europeo per il clima sono fortemente incoraggiati. Le attività di pura sensibilizzazione (come la creazione di una pagina Web) non sono incoraggiate.

Se un progetto sviluppa strumenti, metodologie o studi, deve sussistere una strategia realistica che includa attività concrete per utilizzarli nella definizione delle politiche di azione per il clima, nell'attuazione o nell'azione delle parti interessate durante la durata del progetto.

Aree di policy dell'UE da perseguire per il bando 2020

Sono incoraggiate le proposte riguardanti i seguenti settori:

  1. Sviluppo e attuazione delle strategie nazionali 2030 per il clima e l'energia e / o strategie per il 2050;
  2. Incentivare il cambiamento comportamentale, integrare e rendere normale la riduzione delle emissioni e le azioni finalizzate all’efficienza nell’utilizzo delle risorse in tutti i settori;
  3. valutazione da parte delle autorità del funzionamento del sistema ETS dell'UE;
  4. Sviluppare le capacità e sensibilizzare gli utenti finali e gli impianti di distribuzione di gas fluorurati;
  5. monitoraggio e valutazione della politica climatica, e valutazione ex post;
  6. Buone pratiche e attività di sensibilizzazione per le esigenze di adattamento.

I progetti devono scegliere almeno una di queste aree prioritarie. Sono tuttavia incoraggiati progetti che contribuiscano a più aree prioritarie.

I progetti vanno strutturati in riferimento alle aree di policy indicate per ogni priorità.

Attenzione! È importante notare che una proposta che soddisfa chiaramente un'area politica e un'area di lavoro riceverà punti bonus durante la valutazione della proposta, come indicato negli orientamenti di valutazione per l'invito a presentare proposte LIFE 2020.

Verranno promossi i progetti che prevedano collegamenti fra le azioni del sottoprogramma Ambiente e le azioni del sottoprogramma Azione per il Clima (promuovendo ad esempio un collegamento tra tutela della biodiversità e adattamento al cambiamento climatico).

Le soluzioni, i metodi e gli approcci sviluppati dai progetti dovrebbero essere adatti ad essere potenziati e sostenuti da investimenti privati, altri programmi di finanziamento nazionali o dell'Unione, nonché da strumenti finanziari, ove applicabile.

Area prioritaria 1 - Tipologie di progetti ammissibili: Progetti dimostrativi, Progetti pilota, Progetti di buone pratiche

Area prioritaria 2 - Tipologie di progetti ammissibili: Progetti dimostrativi, Progetti pilota, Progetti di buone pratiche

Area prioritaria 3 - Tipologie di progetti ammissibili: Progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione

Per Progetti tradizionali, si intende:

  • Progetti pilota

Progetti che applicano una tecnica o un metodo che non è mai stato applicato e sperimentato prima/altrove, che offrono potenziali vantaggi ambientali o climatici rispetto alle attuali migliori pratiche e che possono essere applicati successivamente su scala più ampia in situazioni analoghe.

  • Progetti dimostrativi

Progetti che mettono in pratica, sperimentano, valutano e diffondono azioni/metodologie/approcci nuovi o sconosciuti nel contesto specifico del progetto (ad esempio sul piano geografico, ecologico o socioeconomico) e che potrebbero essere applicati altrove in circostanze analoghe.

  • Progetti di buone pratiche

Progetti che applicano tecniche/metodi/approcci adeguati, efficienti e all’avanguardia, tenendo conto del contesto specifico del progetto.

  • Progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione

Progetti volti a sostenere la comunicazione, la divulgazione di informazioni e la sensibilizzazione nell’ambito degli obiettivi e delle aree di policy del sottoprogramma Azione Climatica.

Durata dei progetti

Il Programma Life non stabilisce una durata predefinita per i progetti. La durata di ogni progetto deve infatti corrispondere al tempo ritenuto necessario per lo svolgimento di tutte le attività previste e il raggiungimento degli obiettivi di progetto. In ogni caso, la maggior parte dei progetti finanziati dal Programma Life ha una durata che va dai 2 ai 5 anni.

Attenzione! Importante Novità 2020

In base a condizioni specifiche stabilite nella convenzione di sovvenzione,  i beneficiari possono fornire sostegno finanziario a terzi al fine di assistere le entità al di fuori del partenariato del progetto  (ad esempio organizzazioni senza fini di lucro, autorità locali o gruppi di cittadini) nell'attuazione o nello sviluppo di iniziative locali che contribuiiscano agli obiettivi del progetto. I candidati devono spiegare chiaramente perché desiderano fornire supporto finanziario a terzi, come gestiranno il processo e fornire un elenco dei diversi tipi di attività per le quali un terzo può ricevere supporto finanziario.  La proposta deve inoltre descrivere chiaramente i risultati che intende raggiungere.

Questi costi sono ammissibili solo se:

  • questo tipo di supporto è previsto nella proposta, descritto e giustificato come sopra richiesto;
  • i criteri di assegnazione e supporto finanziario sono trasparenti, non discriminatori e chiaramente documentati;
  • il supporto è fornito a persone giuridiche e regolato da specifici contratti;

L'importo massimo assegnato a terzi coinvolti non può superare i 20.000 Euro e l'importo totale di tali costi complessivi non può superare i 100.000 Euro durante la durata del progetto.

Chi può partecipare

Le proposte possono essere presentate da persone giuridiche aventi sede legale nell’Unione europea. I candidati possono rientrare in tre diverse categorie di beneficiari:

  • Enti pubblici
  • Aziende private
  • Organizzazioni non a scopo di lucro, comprese le ONG.

Eventuali organismi ammissibili con sede al di fuori dell’UE possono partecipare a un progetto in qualità di beneficiari associati, a condizione che la loro presenza conferisca valore aggiunto al progetto e che la realizzazione di attività al di fuori del territorio UE sia funzionale al raggiungimento degli obiettivi del progetto nell’UE.  Non esiste un numero predefinito di beneficiari associati coinvolti in una proposta LIFE.

Attenzione!  Le entità possedute e gestite da un singolo individuo e in cui non vi è alcuna distinzione legale tra il proprietario e l'azienda sono considerate persone fisiche e pertanto non sono ammissibili a partecipare come beneficiari o affiliati al presente bando.

Per i progetti LIFE non è richiesto il requisito della transnazionalità.  Il regolamento LIFE indica tuttavia che, nel selezionare i progetti da co-finanziare, l'amministrazione tiene in particolare considerazione i progetti transnazionali, quando la cooperazione transnazionale è essenziale per garantire gli obiettivi climatici. Sulla base dei criteri di aggiudicazione, verranno assegnati punti aggiuntivi ad una proposta se vi sono prove sufficienti per un valore aggiunto dell'approccio transnazionale.

Entità del contributo

Il budget complessivo ammonta a 74.100.000 Euro, così suddivisi:

Azione prioritaria 1 - Mitigazione dei cambiamenti climatici: 35.900.000 Euro

Azione prioritaria 2 - Adattamento ai cambiamenti climatici: 30.200.000 Euro

Azione prioritaria 3 - Governance e informazione in materia di clima: 8.000.000 Euro

 

Attenzione!  Questa assegnazione è indicativa e soggetta al numero effettivo di proposte ricevute nell'ambito di ciascun settore prioritario.

La percentuale massima di co-finanziamento per i progetti tradizionali è pari al 55% di costi totali ammissibili del progetto.

Non esiste una dimensione minima fissa per i budget di progetto.

Tuttavia, mentre grandi progetti ambiziosi (vale a dire oltre 5.000.000 di euro di costi totali) sono stati finanziati più volte in passato, piccoli progetti (ad esempio meno di 500.000 euro di costi totali) raramente sono stati finanziati a causa dei limitati risultati e di conseguenza il basso valore aggiunto.

I beneficiari dovrebbero dimostrare la capacità e la competenza tecnica e finanziaria per svolgere le attività di progetto proposte. Si prevede pertanto che la quota del bilancio del progetto destinata all'assistenza esterna (outsourcing) dovrebbe rimanere al di sotto del 35%. È possibile accettare quote più elevate solo se nella proposta di progetto è fornita un'adeguata giustificazione.

Link e Documenti

Azioni di mitigazione per contrastare il Cambiamento Climatico: progetti tradizionali

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Application package

Azioni di adattamento al Cambiamento Climatico: progetti tradizionali

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Application package

Governance e informazione in materia di Cambiamento Climatico: progetti tradizionali

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Application package

Webinar del 20/05/2020 (registrazione): "Life funding for climate change adaptation"

 

Consigli degli esperti

Una proposta LIFE ha buone chances di essere finanziata se:

1. presenta una robusta analisi del problema, fornisce dati attendibili e documentati sul contesto e sulla situazione di partenza (baseline) e propone una strategia chiara su come il progetto interviene per risolvere il problema/fabbisogno identificato;

2. possiede un partenariato solido ed equilibrato, che valorizza la complementarietà delle competenze apportate da ciascun partner ed evita inutili sovrapposizioni. Se il progetto è internazionale, spieghiamo chiaramente in che modo la dimensione transnazionale contribuisce a dare al progetto un valore aggiunto europeo (che è uno dei criteri di valutazione delle proposte LIFE);

3. prevede specifiche azioni per coinvolgere Stakeholder e attori chiave del territorio che possano contribuire ad accrescere l'impatto del progetto e a favorirne la trasferibilità;

4.  propone una attenta valutazione degli impatti durante l'intero ciclo di vita del progetto, evitando stime troppo ottimistiche o non realistiche e quantificando in modo opportuno gli indicatori di impatto;

5. presenta una chiara strategia di sostenibilità: la Commissione europea attribuisce un grande valore alla capacità dei progetti di continuare le attività anche dopo la fine del finanziamento, nel medio e lungo periodo, per esempio mediante adeguate attività di replicazione e trasferimento, che consentano di moltiplicare gli impatti e di raggiungere una massa critica sia durante l'implementazione del progetto che dopo la sua conclusione;

6. dimostra di poter attivare sinergie con altre politiche europee diverse da quelle contemplate dal programma LIFE e con altri meccanismi di finanziamento dell'UE;

Vi suggeriamo, inoltre, di informarvi presso il National Contact Point italiano del programma Life (il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), se vi sono altri candidati che hanno intenzione di presentare proposte simili alla vostra; in questo caso, il consiglio è quello di favorire le sinergie e le collaborazioni per evitare potenziali sovrapposizioni con altri progetti.

Un utilissimo strumento pratico per tutti coloro che intendono partecipare ad un bando LIFE è il Database dei progetti LIFE finanziati.

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