[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]
Il programma LIFE è composto di due sottoprogrammi - AMBIENTE e AZIONE PER IL CLIMA - ciascuno articolato in 3 settori d’azione.
Il sottoprogramma AMBIENTE si compone dei seguenti 3 settori d’azione:
1. Ambiente ed uso efficiente delle risorse, le cui priorità tematiche sono:
a) acqua e ambiente marino
b) rifiuti
c) efficienza nell’uso delle risorse – compresi suolo e foreste - e economia verde e circolare
d) ambiente e salute, compresi sostanze chimiche e rumore
e) qualità dell’aria ed emissioni, compreso l’ambiente urbano.
I progetti devono contribuire all'attuazione, aggiornamento e sviluppo della politica e della legislazione ambientale dell'UE, compresa l'integrazione dell'ambiente in altre politiche, contribuendo così allo sviluppo sostenibile. Le azioni finanziate devono avere un valore aggiunto europeo ed essere complementari a quelle finanziate da altri fondi dell'UE nel periodo 2014-2020.
Pe questi settori, nella categoria dei progetti tradizionali, saranno finanziati progetti pilota e progetti di dimostrazione, tesi a sviluppare, testare e dimostrare approcci politici o di gestione, buone pratiche e soluzioni (compreso lo sviluppo e la dimostrazione di tecnologie innovative) per rispondere alle sfide ambientali attuali, idonei ad essere replicati, trasferiti o integrati oppure a migliorare la base di conoscenze per lo sviluppo, l'implementazione, la valutazione e il monitoraggio della politica e della legislazione ambientale dell'UE e per la valutazione e il monitoraggio dei fattori, delle pressioni e delle risposte che hanno un impatto sull'ambiente all'interno e all'esterno dell'UE.
2. Natura e biodiversità, le cui priorità tematiche sono:
a) Natura
b) Biodiversità
I progetti devono contribuire allo sviluppo e attuazione della politica e della legislazione dell’UE nelle aree della natura o della biodiversità.
Pe questi settori, nella categoria dei progetti tradizionali saranno finanziati progetti di buone pratiche, progetti pilota e progetti di dimostrazione che contribuiscono all’attuazione della Direttiva sugli uccelli selvatici e della direttiva Habitat, oppure della strategia europea per la biodiversità e allo sviluppo, attuazione e gestione della rete Natura 2000.
3. Governance e informazione in materia ambientale, le cui priorità tematiche sono:
a) campagne di informazione, comunicazione e sensibilizzazione
b) attività a sostegno di processi di controllo efficaci sulla conformità alla legislazione ambientale europea, nonché attività a sostegno di sistemi e strumenti di informazione relativi all'attuazione della legislazione ambientale dell'UE.
I progetti devono contribuire allo sviluppo e all'attuazione della politica e della legislazione ambientale dell'UE; devono avere un valore aggiunto europeo ed essere complementari alle azioni che possono essere finanziate da altri fondi dell'UE nel periodo 2014-2020.
Pe questi settori, nella categoria dei progetti tradizionali saranno finanziati progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione volti a sensibilizzare su temi ambientali, promuovere conoscenze sullo sviluppo sostenibile e i nuovi modelli di consumo, supportare la comunicazione, la gestione e la diffusione delle informazioni in materia di ambiente, facilitare la condivisione delle conoscenze sulle soluzioni e buone pratiche ambientali, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme di cooperazione tra le parti interessate (stakeholder) e la formazione; e anche progetti volti a promuovere e contribuire ad un maggiore rispetto e applicazione della legislazione ambientale dell'UE, in particolare attraverso lo sviluppo e la diffusione di buone pratiche e approcci politici.
Caratteristiche delle diverse tipologie di progetto:
a) Progetti tradizionali:
- progetti pilota: sono progetti che applicano una tecnica o un metodo che non è mai stato applicato e sperimentato prima/altrove, che offrono potenziali vantaggi ambientali o climatici rispetto alle attuali migliori pratiche e che possono essere applicati successivamente su scala più ampia in situazioni analoghe;
- progetti dimostrativi: sono progetti che mettono in pratica, sperimentano, valutano e diffondono azioni/metodologie/approcci nuovi o sconosciuti nel contesto specifico del progetto (ad esempio sul piano geografico, ecologico o socioeconomico) e che potrebbero essere applicati altrove in circostanze analoghe;
- progetti di buone pratiche: sono progetti che applicano tecniche/metodi/approcci adeguati, efficienti e all`avanguardia, tenendo conto del contesto specifico del progetto;
- progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione: sono progetti volti a sostenere la comunicazione, la divulgazione di informazioni e la sensibilizzazione nell'ambito del sottoprogramma AMBIENTE.
b) Progetti integrati: sono progetti finalizzati ad attuare su una vasta scala territoriale, in particolare regionale, multi-regionale, nazionale o transnazionale, piani di azione o strategie ambientali o climatiche previsti dalla legislazione dell'Unione in materia ambientale o climatica, elaborati dalle autorità degli Stati membri principalmente nei settori della natura, dell'acqua, dei rifiuti, dell'aria nonché della mitigazione dei cambiamenti climatici e dell'adattamento ai medesimi, garantendo nel contempo la partecipazione delle parti interessate e promuovendo il coordinamento e la mobilitazione di almeno un’altra fonte di finanziamento (FESR, FEASR, ecc.). Beneficiari coordinatori dei progetti integrati possono essere le autorità pubbliche preposte a dare attuazione a tali piani o strategie.
c) Progetti preparatori: sono i progetti identificati dalla Commissione europea in cooperazione con gli Stati membri dell'UE per rispondere alle esigenze specifiche connesse allo sviluppo e all’attuazione delle politiche e legislazioni dell’Unione in materia di ambiente e clima.
Quelli selezionati dalla Commissione per il 2018 sono i seguenti:
1. Pascoli per la prevenzione degli incendi boschivi, fornitura di servizi ecosistemici, conservazione della natura e gestione del paesaggio;
2. Sostegno ai piani per la qualità dell'aria ai sensi della direttiva 2008/50/CE;
3. Un migliore sostegno alla transizione verso l'economia circolare nelle reti che riguardano l'innovazione, nelle agenzie regionali e ambientali, nei soggetti del mondo della filantropia e del mercato finanziario;
4. Sostegno all’azione per la biodiversità nelle Regioni ultraperiferiche;
5. Capacity building per le organizzazioni di sostegno alle PMI, per aiutarle a potenziare i propri servizi alle PMI in materia di economia circolare, efficienza delle risorse ed ecoinnovazione
I progetti preparatori sono previsti quest’anno solo nell’ambito del sottoprogramma AMBIENTE.
d) Progetti di assistenza tecnica: sono progetti che forniscono, mediante sovvenzioni per azioni, un sostegno finanziario per aiutare i richiedenti ad elaborare i progetti integrati e, in particolare per garantire che tali progetti siano conformi alle tempistiche e ai requisiti tecnici e finanziari del programma LIFE in coordinamento con altri fondi (FESR, FSE, FEASR, FEAMP e Fondo di coesione).
I progetti devono iniziare a partire da:
- Ambiente e uso efficiente delle risorse: 1 luglio 2019
- Natura e biodiversità: 15 luglio 2019
- Governance e informazione in materia ambientale: 1 luglio 2019
La durata media attesa per i progetti tradizionali è di 2-5 anni, per i progetti integrati è di 6-10 anni (non sono in ogni caso stabiliti dei requisiti tassativi minimi o massimi di durata).
[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]Il bando LIFE 2018 introduce un’importante novità nella procedura di presentazione delle proposte dei progetti tradizionali, prevedendo per la prima volta un iter in due fasi:
Fase 1: presentazione di una proposta preliminare (concept note) di massima - redatta in lingua inglese e trasmessa in formato elettronico - contenente una descrizione sintetica del progetto (10 pagine), vale a dire i moduli amministrativi riguardanti i beneficiari partecipanti al progetto, la tematica ambientale principale, il partenariato previsto, le limitazioni che potrebbero insorgere e il piano di emergenza per affrontarle, nonché la strategia scelta per garantire la sostenibilità dei risultati del progetto, il bilancio per il progetto al livello delle voci di spesa.
Fase 2: i candidati che hanno ottenuto i punteggi più alti saranno invitati a presentate le proposte complete (full proposal) che dovranno approfondire i dettagli del progetto. Le proposte definitive possono introdurre lievi scostamenti rispetto ai contenuti del concept note per quanto riguarda le azioni, il partenariato e il bilancio; quest’ultimo, in ogni caso, può divergere da quello presentato nella prima fase per una percentuale massima del 10%. La proposta completa può essere presentata in una qualsiasi delle lingue ufficiali dell’UE (eccetto irlandese e maltese), tuttavia la Commissione raccomanda che la parte tecnica e la parte finanziaria siano scritte in inglese.
Tutti i contenuti riportati su questo sito web sono di proprietà esclusiva della società Obiettivo Europa s.r.l. e sono protetti dal diritto d'autore e dal diritto di proprietà intellettuale.
È assolutamente vietato copiare, pubblicare o ridistribuire in qualsiasi forma e con qualsiasi strumento i contenuti delle schede bandi o qualsiasi altro testo presente su questo sito, se non previa espressa autorizzazione dalla Società titolare dei diritti d'autore e di proprietà intellettuale.