Scadenza: 16 settembre 2024
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Lombardia

Dotazione Complessiva
€ 1.500.000
Finanziamento Massimo
€150.000
Co-finanziamento
80%
Vai al bando
Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Intermedio

Finalità

La Regione Lombardia intende sostenere tramite l’erogazione di un contributo a fondo perduto le proposte progettuali volte alla promozione e realizzazione di percorsi di inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, in carico ad un Centro Antiviolenza o che lo siano state nei 6 mesi precedenti e che si trovino nella fase finale del percorso di fuoriuscita dalla violenza. Il bando si propone come obiettivo la realizzazione di progetti che favoriscano l’empowerment femminile, il reinserimento lavorativo e la ripartenza economica e sociale delle donne vittime di violenza con una particolare attenzione alla creazione di concrete opportunità di lavoro e di formazione professionalizzante per le stesse.

Interventi ammissibili

Sono ammissibili a finanziamento due linee di interventi:

  • Linea 1- Progetti di re inserimento lavorativo. Tipologia di attività finanziabili, a titolo esemplificativo e non esaustivo:
  • soluzioni di inserimento lavorativo in contesti “dedicati” e/o “protetti”;
  • misure di conciliazione casa-lavoro;
  • attività di mentoring e matching con soggetti portatori di interesse: es., workshop/percorsi informativi con imprese del settore pubblico e privato con la partecipazione di stakeholder, quali organizzazioni sindacali, datoriali, Camera di Commercio, etc;
  • servizi di accoglienza, informazione e orientamento all’inclusione socio-lavorativa e di ricollocazione nel mondo del lavoro, e più in generale, servizi sperimentali e innovativi di politiche attive del lavoro;
  • percorsi di co-working, attraverso la funzionalizzazione di spazi di aggregazione e socializzazione.
  • Linea 2 - Percorsi di formazione. Tipologia di attività finanziabili, a titolo esemplificativo e non esaustivo:
  • attivazione di percorsi di formazione professionale con gli enti aderenti al partenariato anche in modalità laboratoriale e attraverso il matching con soggetti portatori di interesse aderenti alla rete di supporto;
  • percorsi di alfabetizzazione di base e informatica (rafforzamento delle competenze linguistiche delle donne straniere in particolare in riferimento al contesto di lavoro).

I progetti hanno durata di 24 mesi dall’avvio.

Ogni partenariato può presentare un massimo di n. 2 progetti ma lo stesso soggetto può essere capofila di un solo progetto.

Chi può partecipare

Gli interventi sono realizzati da reti composte da almeno tre enti, che assumono la qualifica di beneficiari, tra le seguenti tipologie:

  • gli Enti del Terzo Settore (ETS),
  • associazioni riconosciute o non riconosciute secondo la disciplina del Codice civile che dovranno essere in possesso di statuto e atto costitutivo registrato presso l’Ufficio del Registro dell’Agenzia delle Entrate;
  • enti pubblici;
  • operatori pubblici (C.P.I.) e privati in possesso di accreditamento definitivo per l’erogazione dei servizi al lavoro ai sensi della disciplina regionale;
  • operatori pubblici e privati in possesso di accreditamento definitivo all’Albo regionale dei servizi di istruzione e formazione (sez. A e B);
  • istituzioni formative accreditate nella Sezione “A” dell’Albo regionale, o gli Istituti professionali di Stato, che realizzano percorsi di IeFP, le istituzioni scolastiche e gli Enti formativi accreditati capofila di ATS (Associazione Temporanea di Scopo), che hanno attivato percorsi di IFTS;
  • le Fondazioni ITS;
  • Camere di Commercio.

Nella rete è obbligatoria la presenza di almeno un Centro Antiviolenza e di un ente tra:

  • operatori pubblici (C.P.I.) e privati in possesso di accreditamento definitivo per l’erogazione dei servizi al lavoro ai sensi della disciplina regionale;
  • operatori pubblici e privati in possesso di accreditamento definitivo all’Albo regionale dei servizi di istruzione e formazione (sez. A e B) ai sensi della disciplina regionale;
  • istituzioni formative accreditate nella Sezione “A” dell’Albo regionale, o gli Istituti professionali di Stato, che realizzano percorsi di IeFP, le istituzioni scolastiche e gli Enti formativi accreditati capofila di ATS (Associazione Temporanea di Scopo), che hanno attivato percorsi di IFTS;
  • le Fondazioni ITS.

Il ruolo di capofila della rete è obbligatoriamente assunto da un Ente del Terzo Settore (ETS), con sede legale o operativa sul territorio regionale.

Entità del contributo

La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 1.500.000 Euro.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al massimo all’80% delle spese di progetto considerate ammissibili e comunque fino a un massimo di 150.000 Euro a prescindere dal costo complessivo del progetto.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Le spese ammissibili sono tutti quei costi che possiamo imputare nel budget di progetto. Si consiglia pertanto di verificarle con attenzione (Cfr. art. B3, pag. 8 del bando).

È molto importante leggere attentamente i criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri, infatti, ti consentirà di comprendere se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo. Si consiglia di prestare molta attenzione ai paragrafi che si riferiscono ai criteri di valutazione che hanno maggior punteggio, perché sono quelli su cui si baserà la valutazione del progetto (Cfr. art. C3, pag. 12 e ss. del bando).

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