Scadenza: 13 maggio 2022
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Fondazione di Modena

Dotazione Complessiva
€ 4.500.000
Finanziamento Massimo
€250.000
Finanziamento Minimo
€30.000
Vai al bando
Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Facile

Finalità

Il bando intende contribuire al mantenimento e al miglioramento della coesione sociale della comunità, intesa sia nei suoi aspetti individuali sia in quelli collettivi, assumendo la persona, nella sua integrità e complessità, come punto di riferimento.

Interventi ammissibili

I progetti dovranno fare prioritariamente riferimento ad una delle sfide proposte dal bando e, all’interno della sfida scelta, dovranno prevedere il riferimento a un obiettivo da considerarsi come prevalente tra quelli perseguiti. I progetti potranno prevedere al proprio interno interventi di ristrutturazione, da intendersi come strumentali all’innovazione e allo sviluppo dei servizi, di valore non superiore al 30% del costo complessivo del progetto, e strettamente funzionali alla realizzazione dello stesso e al conseguimento degli obiettivi individuati dal bando.

Il bando focalizza la propria azione su quattro sfide, individuate dal Documento Strategico di indirizzo 2021-2023 della Fondazione, che hanno come finalità generale la salvaguardia della persona, gravemente minacciata dalla situazione emergenziale e dalle sue conseguenze: Welfare inclusivo, Comunità educante, Lavoro dignitoso e Abitare sociale.

OBIETTIVI – Welfare inclusivo

  • sviluppare con approccio multidimensionale l’inclusione dei soggetti più fragili, prevenire e gestire situazioni di fragilità. Favorire la piena interazione sociale delle persone straniere, valorizzare le seconde generazioni, contrastare il razzismo;
  • sostenere l’autonomia, l’invecchiamento attivo, il supporto alle disabilità, il contrasto alla non autosufficienza. Qualificare le strutture di servizio attraverso un sistema di interventi centrati sulla persona. Promuovere le reti di assistenza, formali e informali, per agevolare la permanenza domiciliare o per dare una risposta alle persone che non possono essere assistite a domicilio;
  • contribuire al miglioramento delle condizioni di salute della popolazione mediante l’innalzamento nella qualità delle prestazioni ed una migliore efficienza dei servizi socio-sanitari. Promuovere la ricerca – intesa come sperimentazione di nuove pratiche – e le attività di prevenzione e di promozione della salute;
  • rafforzare la cultura del dono ed il non profit, anche attraverso momenti di formazione congiunta con gli enti pubblici. Facilitare e sostenere forme di collaborazione e reti generative di benessere per la comunità;
  • sostenere la valenza educativa e aggregativa dello sport e dell’associazionismo sportivo, per la crescita e lo sviluppo della comunità, quali efficaci sistemi di resilienza psicofisica e sociale.

OBIETTIVI – Comunità educante

  • ampliare e potenziare i servizi educativi, di accompagnamento e di cura per bambine e bambini nella fascia 0-6 anni, con particolare attenzione a famiglie vulnerabili e territori disagiati, anche valorizzando e promuovendo esperienze di comunità familiari e di auto-mutuo aiuto;
  • favorire la crescita delle nuove generazioni mediante azioni dedicate ai processi formativi inclusivi, con particolare riferimento a tutte le forme di disabilità;
  • promuovere il benessere, la crescita e l’orientamento di minori e adolescenti, con particolare attenzione a quelli a rischio, per prevenire ogni forma disagio;
  • promuovere percorsi di inclusione sociale, autonomia e formazione continua rivolti in particolare a giovani e minori stranieri.

OBIETTIVI – Lavoro dignitoso

  • promuovere la cultura del rispetto e delle pari opportunità perseguendo un’equa partecipazione alla vita lavorativa delle donne, una bilanciata suddivisione del lavoro di cura in famiglia, una riduzione della conflittualità famigliare e una migliore conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro;
  • favorire azioni dedicate ai giovani attraverso progetti e modalità innovative in grado di sviluppare conoscenze e competenze trasversali per l’inserimento e l’orientamento nel mondo del lavoro, con attenzione all’esigenza di nuove professionalità;
  • accrescere il benessere e la qualità della vita delle persone con disabilità e creare opportunità di inclusione sociale sul fronte del lavoro favorendone l’accesso, la permanenza e la qualificazione professionale;
  • sviluppare una risposta integrata e multidimensionale al problema delle nuove disuguaglianze e vulnerabilità mediante la messa a punto di percorsi anche personalizzati di inclusione lavorativa per persone inoccupate e disoccupate.

OBIETTIVI – Abitare sociale

  • favorire progetti innovativi che coniugano interventi di sostegno a favore di famiglie e singoli a basso reddito, nonché di promozione e attuazione del risparmio energetico;
  • promuovere l’accesso delle fasce deboli al mercato dell’affitto, anche con strumenti che facilitano l’incontro tra domanda e offerta. Favorire il diritto alla casa con il sostegno di interventi di prima accoglienza e percorsi di accompagnamento verso l’autonomia possibile.

Tutti i progetti presentati nell’ambito del bando dovranno dimostrare di avere caratteristiche di welfare di comunità e in particolare dovranno possedere una o più delle seguenti caratteristiche:

  • essere realizzati da una comunità che collabora al miglioramento delle condizioni di vita dei propri stessi membri;
  • essere caratterizzati da forme di coprogettazione pubblico/privato;
  • presentare processi decisionali e realizzativi ispirati alla collaborazione, alla partecipazione e al coinvolgimento di cittadini e altri stakeholders.

Ad esclusione dei comuni di Castelnuovo Rangone e Campogalliano, i progetti presentati da un soggetto pubblico o da una rete avente capofila un soggetto pubblico dovranno avere preferibilmente una dimensione distrettuale e dimostrare un’ampia condivisione all’interno dei comuni del distretto della reale urgenza del progetto presentato.

I progetti dovranno concludersi entro 24 mesi dalla data di comunicazione degli esiti del bando.

Chi può partecipare

Possono presentare richiesta di contributo:

  • enti pubblici territoriali: Comuni, Provincia, Unioni di Comuni del territorio di riferimento della Fondazione. Non sono ammesse le Aziende speciali costituite in forma di impresa da enti locali;
  • enti pubblici deputati all’erogazione di servizi sanitari e socioassistenziali;
  • enti religiosi riconosciuti dallo Stato Italiano;
  • soggetti privati senza scopo di lucro appartenenti alle seguenti categorie:
  • cooperative sociali;
  • enti del terzo settore regolarmente iscritti nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (si considerano tali anche le Organizzazioni di Volontariato e le Associazioni di Promozione Sociale);
  • altri soggetti privati senza scopo di lucro con o senza personalità giuridica. In tale ultimo caso gli stessi dovranno essere formalmente costituiti con atto pubblico o con scrittura privata registrata o autenticata.

Attenzione! Non possono presentare richiesta di contributo nell’ambito del presente bando:

  • le istituzioni scolastiche pubbliche e private (nidi, materne, primarie e secondarie di primo e secondo grado);
  • l’Università.

I progetti potranno essere presentati da singoli soggetti oppure da reti aventi quale capofila un soggetto pubblico o privato.

Ogni soggetto privato senza scopo di lucro proponente può presentare un solo progetto, singolarmente o come capofila di una rete.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 4.500.000 Euro

Contributo minimo per progetto: 30.000 Euro

Contributo massimo per progetto: 250.000 Euro

Tutti i progetti dovranno garantire un cofinanziamento minimo sulla spesa totale prevista per la realizzazione dell’iniziativa pari al 20% in caso di soggetto capofila pubblico e del 10% in caso di soggetto capofila privato.

I progetti presentati da soggetti capofila pubblici potranno prevedere un costo totale massimo di 500.000 Euro e presentare una richiesta di contributo alla Fondazione compresa tra i 30.000 e i 250.000 Euro. 

I progetti presentati da soggetti capofila privati potranno prevedere un costo totale massimo di 150.000 Euro e presentare una richiesta di contributo alla Fondazione compresa tra i 30.000 e i 75.000 Euro.

Link e Documenti

Pagina web per formulari e documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Attenzione! I soggetti richiedenti devono avere sede legale e/o operativa nel territorio di riferimento della Fondazione: Modena, Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Fanano, Fiorano Modenese, Fiumalbo, Formigine, Frassinoro, Lama Mocogno, Maranello, Montecreto, Montefiorino, Nonantola, Palagano, Pavullo nel Frignano, Pievepelago, Polinago, Prignano, Ravarino, Riolunato, San Cesario, Sassuolo, Serramazzoni, Sestola

Il percorso di valutazione prevede la formulazione di due elenchi di progetti ammessi al finanziamento in relazione alla tipologia di soggetto capofila (pubblico o privato) e prevede più fasi. Si consiglia di prestare massima attenzione ai criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri ti aiuterà a capire se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo. Nella fase di scrittura i criteri di valutazione ti guideranno per capire la lunghezza e l’importanza che sarà necessario dare ai singoli paragrafi della proposta progettuale. Dovrò dare maggiore rilevanza ai paragrafi che si riferiscono ai criteri di valutazione che hanno maggior punteggio perché sono quelli su cui si baserà la valutazione del progetto (Cfr. paragrafo 6, pagg. 10 e ss. del bando).

È sempre consigliabile prendere contatto diretto con l’Ente finanziatore, ti aiuterà a comprendere se il tuo progetto possiede le giuste caratteristiche per essere finanziato (email: istruttoria@fondazionedimodena.it; tel.: 59.239888).

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