PON Governance: per progetti di cooperazione e scambio tra le Pubbliche Amministrazioni

Scadenza: 26 maggio 2017
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SCADENZA

26 maggio 2017

PROGRAMMA DI RIFERIMENTO

PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 – Asse 3 – Obiettivo Specifico 3.1 – Azione 3.1.1

OBIETTIVO

L’Autorità di Gestione del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 apre il primo Avviso pubblico per interventi volti al trasferimento, evoluzione e diffusione di buone prassi tra Pubbliche Amministrazioni.

Una grande occasione per promuovere forme di cooperazione interistituzionale e diffondere soluzioni e pratiche amministrative tra le più innovative realizzate nel Paese, contribuendo alla strategia di capacity building sostenuta dal PON Governance.

Le proposte progettuali relative al primo Avviso dovranno prevedere interventi coerenti con i risultati attesi previsti dai primi 3 Obiettivi Tematici (OT) della programmazione 2014-2020 della politica di coesione (ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione; tecnologie dell’informazione e della comunicazione; competitività delle PMI).

Gli ambiti di intervento dei progetti candidati potranno riguardare:

– l’efficacia e l’efficienza delle procedure,

– la trasparenza dell’azione amministrativa,

– i processi di spesa,

– l’interoperabilità dei sistemi informativi,

– i sistemi interni di controllo e gestione delle Amministrazioni,

– i processi di approvvigionamento,

– la semplificazione di bandi, atti e modulistica.

DESCRIZIONE

L’Autorità di Gestione del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 apre il primo Avviso pubblico per interventi volti al trasferimento, evoluzione e diffusione di buone prassi tra Pubbliche Amministrazioni.

Una grande occasione per promuovere forme di cooperazione interistituzionale e diffondere soluzioni e pratiche amministrative tra le più innovative realizzate nel Paese, contribuendo alla strategia di capacity building sostenuta dal PON Governance.

Le proposte progettuali relative al primo Avviso dovranno prevedere interventi coerenti con i risultati attesi previsti dai primi 3 Obiettivi Tematici (OT) della programmazione 2014-2020 della politica di coesione (ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione; tecnologie dell’informazione e della comunicazione; competitività delle PMI).

Gli ambiti di intervento dei progetti candidati potranno riguardare:

– l’efficacia e l’efficienza delle procedure,

– la trasparenza dell’azione amministrativa,

– i processi di spesa,

– l’interoperabilità dei sistemi informativi,

– i sistemi interni di controllo e gestione delle Amministrazioni,

– i processi di approvvigionamento,

– la semplificazione di bandi, atti e modulistica.

AZIONI FINANZIATE

Nello specifico, l’Avviso ha lo scopo di finanziare interventi che, coerentemente con gli OT di riferimento, prevedano lo scambio di buone pratiche, ossia il trasferimento di prassi, esperienze, metodologie, sistemi organizzativi e gestionali innovativi eventualmente supportati da sistemi tecnologici – o una combinazione di questi – realizzati da un Ente per risolvere una determinata criticità.

Gli ambiti, con riferimento alle politiche di investimento pubblico, nei quali selezionare e trasferire le buone pratiche sono i seguenti:

• standardizzazione e semplificazione di bandi, atti e modulistica;

• miglioramento dell’efficacia e aumento dell’efficienza delle procedure a tutti i livelli dell’organizzazione amministrativa;

• miglioramento della trasparenza, partecipazione e comunicazione a sostegno dell’azione amministrativa;

• accesso al finanziamento e miglioramento dei processi di spesa e pagamento;

• interoperabilità dei sistemi informativi con altre banche dati;

• miglioramento di modelli e strumenti di controllo di gestione delle Amministrazioni;

• miglioramento dei processi di acquisizione di beni e servizi (approvvigionamento).

La buona pratica oggetto dell’intervento, e quindi del trasferimento tra un Ente cedente che l’ha realizzata ed Enti riusanti che la utilizzeranno e implementeranno, dovrà caratterizzarsi effettivamente come caso di eccellenza, originale e innovativo, in grado di produrre risultati effettivi e/o risolvere criticità reali, determinando un concreto miglioramento nell’azione amministrativa (efficienza/efficacia operativa) dell’Ente riusante.

Ciascuna proposta progettuale candidata a finanziamento deve prevedere le seguenti azioni:

A1. Progettazione, direzione, coordinamento e monitoraggio dell’intervento finanziato.

A2. Individuazione di tutte le componenti del kit del riuso della buona pratica, ossia il pacchetto di strumenti tecnologici (es. codice sorgente), organizzativi (es. modelli di processo) e amministrativi (es. modello di delibera di riuso) che garantiscono la possibilità di facilitare un completo e autonomo trasferimento della buona pratica. Il kit del riuso dovrà essere sviluppato secondo quanto previsto dalle Linee guida sul kit del riuso (Allegato E del presente Avviso). Le componenti del kit del riuso dovranno essere testate e ottimizzate nel corso delle attività progettuali di trasferimento della buona pratica. Il kit del riuso dovrà essere aggiornato nel corso delle attività di progetto in concomitanza dell’evoluzione della buona pratica (cfr. azione A4).

A3. Trasferimento della buona pratica da parte di Ente/i Cedente/i e adozione della buona pratica da parte degli Enti Riusanti.

A4. Evoluzione della buona pratica oggetto di trasferimento attraverso il modello Open Community PA 2020. In sostanza, l’intervento deve prevedere la realizzazione di azioni atte a migliorare le caratteristiche salienti della buona pratica oggetto di trasferimento (es. le funzionalità, l’affidabilità, la robustezza, la trasferibilità).

L’evoluzione della buona pratica deve inoltre prevedere:

o individuazione dei potenziali sviluppi della buona pratica identificata;

o co-progettazione tra gli Enti costituenti il partenariato delle azioni a supporto degli sviluppi individuati;

o realizzazione effettiva degli sviluppi.

A5. Promozione, comunicazione e disseminazione dell’intervento:

o Promozione dell’intervento a livello locale e nazionale da parte dell’Ente Capofila, in raccordo con le attività di comunicazione che verranno promosse dall’Autorità di Gestione;

o Comunicazione e disseminazione dell’intervento da parte di tutti gli Enti del partenariato ai propri stakeholder, anche attraverso azioni volte a promuovere l’adozione e stimolare lo sviluppo della buona pratica presso altri Enti non appartenenti al partenariato.

Le attività di informazione e pubblicità dovranno, in ogni caso, essere realizzate nel rispetto della disciplina comunitaria di riferimento e delle successive prescrizioni che saranno fornite dall’AdG.

Tutte le azioni descritte dovranno essere presenti e dettagliate nel format di presentazione della candidatura reso disponibile nella Documentazione di candidatura (cfr. art. 8.1 del presente Avviso), pena la non ammissibilità.

Il presente Avviso intende fornire sostegno all’innovazione attraverso la valorizzazione delle buone pratiche, coerentemente al modello Open Community PA 2020, mediante:

• Creazione del “kit del riuso” della buona pratica, ossia l’insieme degli strumenti tecnologici, organizzativi e amministrativi a corredo delle soluzioni che garantiscono un completo e autonomo trasferimento della buona pratica tra Amministrazioni anche a livello interregionale;

• Trasferimento e adozione di buone pratiche fra Amministrazioni;

• Evoluzione delle buone pratiche stesse.

Durata massima delle proposte progettuali: 12 mesi dalla data di stipula della Convenzione tra Autorità di Gestione e Beneficiario.

CHI PUO' PARTECIPARE

I soggetti ammessi a presentare proposte progettuali a valere sul presente Avviso devono obbligatoriamente essere Pubbliche Amministrazioni italiane.

In particolare, sono ammessi a presentare proposte progettuali due tipologie di Pubbliche Amministrazioni:

• in qualità di Ente Cedente, le “Amministrazioni aggiudicatrici”, così come definite nell’art. 3, c. 1, lett. a) D. Lgs 50/2016, quali le amministrazioni dello Stato, gli enti pubblici territoriali – Regioni, Province (Liberi Consorzi), Città Metropolitane, Comuni – gli altri enti pubblici non economici, gli

organismi di diritto pubblico, nonché associazioni, unioni, consorzi, comunque denominati, costituiti da detti soggetti.

Per una misura almeno pari al 50% di tutti gli Enti Cedenti del partenariato, la figura di Ente Cedente dovrà essere ricoperta da Enti pubblici territoriali – ossia Regioni, Province (Liberi Consorzi), Città Metropolitane, Comuni, nonché unioni e consorzi, comunque denominati, costituiti da detti soggetti.

• in qualità di Ente Riusante, tutte le Regioni, le Province (Liberi Consorzi), le Città Metropolitane, i Comuni, nonché unioni e consorzi, comunque denominati, costituiti da detti soggetti.

Gli interventi finanziati potranno essere realizzati in tutte le tre categorie di Regioni: Più sviluppate, In transizione e Meno sviluppate.

Relativamente alla dimensione del partenariato che presenta la proposta progettuale, il requisito richiesto è che esso sia composto complessivamente da un minimo di tre Pubbliche Amministrazioni, di cui almeno un Ente Cedente e non meno di due Enti Riusanti.

La dimensione massima consentita del partenariato è pari a 15 Enti.

Da un punto di vista amministrativo/gestionale il partenariato deve essere rappresentato da un Ente Capofila, obbligatoriamente scelto tra gli Enti Riusanti.

L’Ente Capofila, nell’ambito del Progetto ricopre il ruolo di soggetto Beneficiario del finanziamento e svolge il ruolo di Centrale di Committenza per tutti gli Enti facenti capo al partenariato.

Ciascuna Pubblica Amministrazione ammissibile può partecipare a più di una proposta di intervento; il trasferimento della stessa buona pratica non può, tuttavia, essere oggetto di più di una proposta di intervento. Inoltre ciascuna Pubblica Amministrazione può essere Ente Capofila e, quindi, soggetto Beneficiario, in una sola proposta di intervento.

ENTITA' CONTRIBUTO

L’ammontare complessivo dell’Avviso è pari 12 milioni di euro.

Sono ammissibili a finanziamento nell’ambito del presente Avviso progetti con una dimensione finanziaria minima di euro 200.000,00 e massima di euro 700.000,00 al lordo di qualsiasi costo imputato al progetto, IVA compresa.

In ogni caso il partenariato deve assicurare che la dimensione finanziaria del progetto sia coerente con le attività previste e che sia basata sui principi di sana gestione finanziaria, nel rispetto della regolamentazione riferita ai Fondi Strutturali.

Le attività ammissibili saranno finanziate per una quota pari al 100% dei costi totali riconosciuti.

COME PARTECIPARE

La trasmissione delle proposte progettuali dovrà avvenire esclusivamente da parte dell’Ente Capofila del partenariato tramite PEC all’indirizzo avviso.opencommunity@pec.agenziacoesione.gov.it entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 26 maggio 2017.

L’Avviso pubblico – lanciato nel corso di un webinar lo scorso 11 aprile – sarà oggetto di un secondo appuntamento il 9 maggio 2017 alle 12, con l’obiettivo di supportare le Amministrazioni interessate alla partecipazione o impegnate nella predisposizione delle proposte da candidare a finanziamento.

PAESI AMMISSIBILI

REFERENTE

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SITO WEB

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FORMULARI E DOCUMENTI

Avviso

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali. - NULL

CODICE AUTORE

24/04/2017_CAD

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