[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]Programma Operatio PO - FEAMP 2014-202, Misura 1.43
Il bando prevede la concessione di contributi destinati al miglioramento delle infrastrutture dei porti di pesca, delle sale per la vendita all' asta, e ad investimenti per strutture per la raccolta di rifiuti e scarti marini, per porti da pesca e sale per la vendita all' asta.
La Misura sostiene investimenti volti a migliorare le infrastrutture pre-esistenti dei porti di pesca, delle sale per la vendita all' asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca, inclusi gli investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini, con l’obiettivo di migliorare la qualità, il controllo e la tracciabilità dei prodotti sbarcati, accrescere l’efficienza
energetica, contribuire alla protezione dell’ambiente e migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro.
A questo proposito è stato stabilito di premiare, attraverso i criteri di selezione, le operazioni volte ad attuare nell' ambito della stessa domanda di sostegno, il maggior numero di interventi fra quelli previsti dalla Misura.
[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]Sono ritenuti ammissibili a contributo gli interventi volti a:
- migliorare le infrastrutture dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca;
- investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini;
- investimenti nei porti, nelle sale per la vendita all’asta, nei luoghi di sbarco e nei ripari di pesca, in coerenza con quanto indicato sia nell’art. 15 del Reg. (UE) n. 1380/2013, sia nell’art. 8 par. 2 lett. b) del Reg. (UE) n. 1379/2013 in merito all’obbligo di sbarco delle catture nonché per la valorizzazione della parte sottoutilizzata del pesce catturato;
- investimenti finalizzati alla costruzione o all’ammodernamento di piccoli ripari di pesca.
Si dovrà tener conto delle eventuali zone con particolari caratteristiche e valenze ambientali:
- aree a rischio idrogeologico;
- aree a rischio di erosione;
- aree a rischio di inondazione costiera;
- quadro Programmatico per la protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere e sotterranee;
- quadro normativo per la difesa del suolo;
- Aree Natura 2000;
- presenza di criticità puntuali;
- Aree Naturali Protette.
[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]Potranno beneficiare dei contributi le seguenti tipologie di soggetti:
- le imprese operanti nel settore della pesca e dell'acquacoltura;
- le imprese di servizi per il settore pesca e acquacoltura;
- gli enti pubblici e le autorità portuali.
Le imprese richiedenti devono essere regolarmente iscritte alla Camera di Commercio.
I soggetti richiedenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti di ammissibilità:
- applicazione del CCNL di riferimento, nel caso in cui il richiedente utilizzi personale dipendente;
- che non siano in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata, concordato preventivo, cessazione d'attività o in ogni altra situazione analoga risultante da una procedura della stessa natura prevista nelle disposizioni legislative o regolamentari nazionali, ovvero a carico dei quali sia in corso un procedimento di tal genere;
- che non abbiano ottemperato agli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali o agli obblighi relativi al pagamento d'imposte e tasse secondo le disposizioni legislative del paese dove sono stabiliti, del paese dell' amministrazione aggiudicatrice o del paese dove deve essere eseguito l'appalto;
- nei confronti dei quali non sia stata emessa una sentenza passata in giudicato per frode, corruzione, partecipazione a un'organizzazione criminale, riciclaggio di proventi illeciti o qualsiasi altra attività illecita che leda gli interessi finanziari dell'Unione, anche qualora tale sentenza sia stata emessa nei confronti delle persone aventi poteri di rappresentanza, di decisione o di controllo sui candidati o sugli offerenti in questione;
[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]Verranno ritenute ammissibili le seguenti voci di spesa:
- interventi di riqualificazione fisica dei porti pescherecci (rifacimento pavimentazioni, impianti di illuminazione, arredo urbano, realizzazione sotto--servizi, impiantistica);
- acquisto di macchinari e attrezzature;
- impianti di rifornimento carburante, ghiaccio, approvvigionamento d’acqua, ecc.;
- ristrutturazione di banchine o di approdi già esistenti;
- opere murarie e impiantistiche strettamente inerenti il progetto;
- costruzione, ammodernamento ed ampliamento di banchine;
- realizzazione o recupero scali di alaggio;
- recupero o nuova realizzazione di piccoli ripari di pesca;
- riqualificazione di sale per la vendita all’asta anche attraverso infrastrutturazioni immateriali (sistemi informativi di gestione della sala);
- realizzazione di impianti per lo stoccaggio ed il recupero dei rifiuti marini;
- investimenti in macchinari ed attrezzature strettamente connessi alla funzionalità dei porti di pesca;
- acquisto di attrezzature e macchinari funzionali alla cantieristica per imbarcazioni da pesca;
- realizzazione di nuovi edifici connessa all’ampliamento delle attività imprenditoriali nel settore della pesca in area portuale la cui spesa massima ammissibile non può essere superiore il 30% dell’investimento complessivo al netto delle spese generali, al netto delle spese dello stesso e dell’impiantistica;
- riqualificazione di immobili esistenti per l’ampliamento delle attività imprenditoriali nel settore della pesca in area portuale: per tali iniziative la spesa massima ammissibile non potrà essere superiore al 30% dell’investimento complessivo al netto delle spese generali e al netto delle spese dello stesso e dell’impiantistica;
- investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto;
- attrezzature per l’attività in leasing;
- attrezzature per diminuire la movimentazione manuale di carichi pesanti, escluse le macchine direttamente connesse alle operazioni di pesca;
- dispositivi di protezione acustica e termica e apparecchi di ausilio alla ventilazione;
- segnali di emergenza e di allarme di sicurezza;
- analisi e valutazione dei rischi per individuare i rischi che incombono sui pescatori in porto, al fine di adottare misure atte a prevenirli o attenuarli;
- spese materiali per indagini/analisi preliminari;
- guide e manuali per migliorare le condizioni di lavoro;
- generatori a efficienza energetica;
- acquisto di immobili, terreni edificati e non nei limiti del 10% della spesa totale ammissibile dell'operazione considerata;
- spese generali (costi generali e costi amministrativi): spese collegate all’operazione finanziata e necessarie per la sua preparazione o esecuzione, quantificate forfettariamente sono ammissibili a cofinanziamento fino ad una percentuale massima del 12% dell'importo totale ammesso.
[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]Verranno ritenute ammissibili le seguenti voci di spesa:
- interventi di riqualificazione fisica dei porti pescherecci (rifacimento pavimentazioni, impianti di illuminazione, arredo urbano, realizzazione sotto--servizi, impiantistica);
- acquisto di macchinari e attrezzature;
- impianti di rifornimento carburante, ghiaccio, approvvigionamento d’acqua, ecc.;
- ristrutturazione di banchine o di approdi già esistenti;
- opere murarie e impiantistiche strettamente inerenti il progetto;
- costruzione, ammodernamento ed ampliamento di banchine;
- realizzazione o recupero scali di alaggio;
- recupero o nuova realizzazione di piccoli ripari di pesca;
- riqualificazione di sale per la vendita all’asta anche attraverso infrastrutturazioni immateriali (sistemi informativi di gestione della sala);
- realizzazione di impianti per lo stoccaggio ed il recupero dei rifiuti marini;
- investimenti in macchinari ed attrezzature strettamente connessi alla funzionalità dei porti di pesca;
- acquisto di attrezzature e macchinari funzionali alla cantieristica per imbarcazioni da pesca;
- realizzazione di nuovi edifici connessa all’ampliamento delle attività imprenditoriali nel settore della pesca in area portuale la cui spesa massima ammissibile non può essere superiore il 30% dell’investimento complessivo al netto delle spese generali, al netto delle spese dello stesso e dell’impiantistica;
- riqualificazione di immobili esistenti per l’ampliamento delle attività imprenditoriali nel settore della pesca in area portuale: per tali iniziative la spesa massima ammissibile non potrà essere superiore al 30% dell’investimento complessivo al netto delle spese generali e al netto delle spese dello stesso e dell’impiantistica;
- investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto;
- attrezzature per l’attività in leasing;
- attrezzature per diminuire la movimentazione manuale di carichi pesanti, escluse le macchine direttamente connesse alle operazioni di pesca;
- dispositivi di protezione acustica e termica e apparecchi di ausilio alla ventilazione;
- segnali di emergenza e di allarme di sicurezza;
- analisi e valutazione dei rischi per individuare i rischi che incombono sui pescatori in porto, al fine di adottare misure atte a prevenirli o attenuarli;
- spese materiali per indagini/analisi preliminari;
- guide e manuali per migliorare le condizioni di lavoro;
- generatori a efficienza energetica;
- acquisto di immobili, terreni edificati e non nei limiti del 10% della spesa totale ammissibile dell'operazione considerata;
- spese generali (costi generali e costi amministrativi): spese collegate all’operazione finanziata e necessarie per la sua preparazione o esecuzione, quantificate forfettariamente sono ammissibili a cofinanziamento fino ad una percentuale massima del 12% dell'importo totale ammesso.
[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ] Bando
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