[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]FESR 2014-2020 Azione 3.1.1 sub a.1 “Aiuti per investimenti produttivi per progetti strategici”
[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]Possono presentare domanda le micro, piccole e medie imprese, ivi comprese le società consortili di cui all'art. 26 comma 15 ter del C.C. così come definite dall'allegato 1 del Reg. (UE) n. 651/2014, nonché i liberi professionisti in quanto equiparati alle imprese (delibera di Giunta regioale n. 240/2017 che approva Requisiti di accesso dei liberi professionisti allegato A della delibera), aventi sede legale o unità locale destinatarie dell'intervento, nel territorio regionale. Per liberi professionisti si intendono i lavoratori autonomi in possesso di partita IVA ed esercitanti attività economica volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale in analogia alla definizione di impresa.
Sono ammesse a presentare domanda le imprese e/o i liberi professionisti in forma singola o associata in ATS, ATI, Reti con personalità giuridica (Rete-Soggetto), reti senza personalità giuridica (Rete-Contratto) solo se costituite da almeno 3 imprese / liberi professionisti in possesso dei parametri di Pmi.
Le imprese e i professionisti devono essere costituiti da almeno 2 anni precedenti la data di presentazione della domanda di accesso al fondo devono essere in possesso dei requisiti di ammissibilità di cui al paragrafo 2.2 del testo indegrale del bando, e devono esercitare un'attività economica identificata come prevalente nell'unità locale che realizza il programma di investimento, rientrante nelle seguenti sezioni della classificazione delle attività economiche Ateco Istat 2007:
B–Estrazione di minerali da cave e miniere
C–Attività manifatturiere
D–Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
E – Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento
F– Costruzioni
G – Commercio all'ingrosso e al dettaglio, con esclusione delle seguenti categorie: 45.11.02, 45.19.02, 45.31.02, 45.40.12, 45.40.22 e del gruppo 46.1
H–Trasporto e magazzinaggio
I–Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
J–Servizi di informazione e comunicazione
M–Attività professionali, scientifiche e tecniche
N–Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
P–Istruzione, limitatamente al gruppo 85.52
Q – Sanità e assistenza sociale, ad eccezione del gruppo 86.1
R–Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
S –Altre attività di servizi,limitatamente alla divisione 95 e 96.
Per i richiedenti con codici Ateco Istat appartenenti alle divisioni C10, C11 e C12 occorre che i prodotti trasformati e/o commercializzati negli impianti finanziati siano di provenienza diretta da produttori primari per una quota inferiore al 51% della quantità annua trasformata e commercializzata nell'impianto medesimo.
[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]ll bando mette a disposizione le risorse finanziarie dello strumento finanziario "prestiti a tasso zero", pari a 22 milioni 792.623,44 euro, così ripartiti:
annualità 2017 7.517.906,54 euro
annualità 2018 7.597.014,26 euro
annualità 2019 7.677.702,64 euro
Il valore totale del programma di investimento ammesso non può essere inferiore a 40.000 euro e non può essere superiore a 200.000 euro. I progetti di investimento superiori saranno comunque ammessi fino all'importo di 200.000 euro fermo restando l'obbligo di rendicontare l'intero valore dell'investimento
Tipo di agevolazoione. Il finanziamento agevolato a tasso zero è concesso nella misura:
- del 50% del costo totale ammissibile sugli investimenti in RIS3;
- del 60% del costo totale ammissibile sugli investimenti in beni materiali strumentali nuovi così come individuati nell'allegato A;
- del 70% del costo totale ammissibile sugli investimenti in beni materiali strumentali nuovi e beni strumentali immateriali così come individuati negli allegati A e B qualora i beni di cui all'allegato B si riferiscano a beni nuovi di cui all'allegato A;
- del 60% del costo totale ammissibile sugli investimenti in beni materiali strumentali nuovi e beni strumentali immateriali così come individuati negli allegati A e B qualora i beni di cui all'allegato B si riferiscano a sistemi di produzione esistenti.Il finanziamento relativo al costo delle opere murarie è comunque pari al 50%.
Durata del finanziamento: 7 anni (84 mesi di cui 18 di preammortamento). È previsto inoltre un preammortamento tecnico massimo di 3 mesi.
Rimborso: in rate semestrali posticipate costanti. Nella fase del rimborso del finanziamento agevolato il beneficiario può presentare istanza di differimento/rimodulazione del piano di ammortamento, con le modalità stabilite nella delibera di Giunta regionale n. 1246 del 22/12/2014 che approa Direttive per la concessione del beneficio di rimodulazione del piano di rientro o del differimento di rate alle imprese beneficiarie di agevolazioni nella forma di aiuti rimborsabili.
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