Progettare la parità in Lombardia 2019

Scadenza: 21 giugno 2019
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Lombardia: Fondi regionali - Piano quadriennale regionale per le politiche di parità e di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne 2015/2018

Bando scaduto

Finalità

L’obiettivo della Regione Lombardia è quello di sostenere e promuovere le pari opportunità tra donne e uomini in tutti i settori della vita economica e sociale, anche al fine di diffondere una cultura del rispetto atta a prevenire la violenza nei confronti delle donne.

La Regione intende altresì rendere visibile e valorizzare l’azione dei soggetti iscritti all’Albo regionale delle associazioni e dei movimenti per le pari opportunità (l.r. 8/2011, art. 9) e degli enti locali territoriali che aderiscono alle Reti regionale dei Centri Risorse Locali di Parità.

Interventi ammissibili

Al fine di attuare e sviluppare gli obiettivi «Piano quadriennale regionale per le politiche di parità e di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne 2015/2018», in coerenza con quanto previsto dal Piano quadriennale regionale antiviolenza e alla luce dei bisogni emersi sul territorio, i progetti dovranno essere finalizzati alla promozione di servizi e allo sviluppo di attività volte a sostenere le pari opportunità fra donne e uomini e il contrasto agli stereotipi di genere, anche al fine di prevenire la violenza nei confronti delle donne.

I progetti dovranno riguardare le seguenti tematiche finalizzate a promuovere:

  • La decostruzione di stereotipi e pregiudizi legati al ruolo delle donne, delle ragazze e delle bambine nei molteplici contesti di vita, con particolare riferimento all’ambito dell’orientamento scolastico/professionale, alla partecipazione delle donne alla vita economica e pubblica e ai
    temi della salute.
    I progetti potranno essere rivolti a bambine/i, a ragazze/i, alle famiglie, al personale educativo e docente; dovranno essere finalizzati a definire e sperimentare percorsi educativi e formativi in diversi contesti a partire dagli asili nido, alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, alle agenzie educative extrascolastiche, agli oratori, agli istituti di formazione professionale e alle università.
  • Lo sport “per tutte” attraverso azioni volte a rimuovere le barriere culturali e gli stereotipi che impediscono o limitano la visibilità e la partecipazione delle bambine, delle ragazze e delle donne a tutte le discipline sportive.
    I progetti potranno essere rivolti a bambine/i, a ragazze/i, alle famiglie, alle federazioni sportive regionali, alle discipline sportive associate, agli Enti di promozione sportiva, alle associazioni dilettantistiche e a tutti gli enti di federazioni aderenti al CONI;
  • La cultura delle pari opportunità attraverso la realizzazione di iniziative di divulgazione e/o campagne informative, finalizzate alla promozione e alla diffusione della cultura del rispetto verso le donne e le ragazze come base su cui si fonda la promozione delle pari opportunità anche al fine di prevenire la violenza nei confronti delle donne.
    Le iniziative possono essere mirate a decostruire gli stereotipi sessisti nella comunicazione, compresa la pubblicità, al fine di evitare l’uso di linguaggio e immagini sessiste.

Chi può partecipare

I soggetti che possono presentare la domanda di contributo in qualità di capofila sono:

  • soggetti iscritti all’Albo regionale delle Associazioni e dei Movimenti per le Pari opportunità (di cui all’art. 9, l.r. 8/2011) nell’anno 2019 che, per disposizione statutaria o dell’atto costitutivo, non perseguano fini di lucro;
  • enti locali territoriali che aderiscono alla Rete regionale dei Centri Risorse Locali di Parità (di cui all’art. 10, l.r. 8/2011).

Entità del contributo

Contributo su fondi regionali con dotazione finanziaria complessiva pari a € 300.000.

Il contributo regionale assegnato ai progetti ammessi non potrà superare il 50% del budget complessivo di progetto. Tale quota è calcolata sul totale delle spese ammesse al contributo regionale a seguito dell’attività di valutazione.

Il contributo regionale non potrà comunque superare la somma di € 15.000 per progetto.

Il soggetto beneficiario del contributo dovrà garantire un cofinanziamento minimo pari al 50% del budget complessivo di progetto con risorse proprie e/o con la valorizzazione delle spese ammissibili.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili sono quelle sostenute dal soggetto capofila o dai soggetti partner e sono riconoscibili dalla data di pubblicazione del decreto di approvazione della graduatoria dei progetti ammessi al contributo sino alla conclusione delle azioni progettuali.

Le spese ammissibili devono essere strettamente finalizzate al conseguimento degli obiettivi del progetto ed essere riconducibili alle seguenti tipologie:

  • Coordinamento delle azioni progettuali (max. 15% del contributo regionale)
    I soggetti capofila di progetto possono destinare risorse nella misura massima del 15% del contributo regionale per spese connesse ad attività e servizi di progettazione, coordinamento, monitoraggio e rendicontazione dei progetti presentati.
    È ammissibile l’affidamento di tale attività, entro la misura massima sopra definita, alle proprie socie/i da parte dei soggetti del terzo settore o uno dei partner di progetto.Spese per servizi esterni e di consulenza Le spese per servizi di consulenza (ad es. tutoraggio, docenza, consulenza specialistica) sono ammissibili solo se strettamente connessi e coerenti con gli scopi del progetto. In questa categoria rientrano le prestazioni rese da professionisti/ste (ovvero da persone fisiche) o da soggetti privati qualificati.Per i soggetti pubblici, il ricorso alle seguenti tipologie di servizi dovrà essere regolato nel rispetto della normativa in materia di appalti di servizi pubblici.
  • Spese per prodotti e servizi di informazione e comunicazione
    Sono ammissibili spese per la comunicazione, l’informazione e la disseminazione dei servizi e dei risultati di progetto. Tali spese comprendono campagne informative, materiali divulgativi anche multimediali, conferenze, seminari, workshop.
    Sono in ogni caso consentite spese di comunicazione che rispondano a finalità strettamente funzionali alla realizzazione del progetto e al conseguimento dei relativi obiettivi.
  • Noleggio o acquisto di attrezzature, strumentazioni, prodotti e materiali
    È ammesso l’acquisto e/o il noleggio di attrezzature, strumentazioni, prodotti - anche software - e spese sostenute per l’acquisto di materiali strettamente funzionali alla realizzazione delle azioni /prodotti previsti dal progetto quali ad esempio: cartoleria, materiali per la realizzazione di laboratori, fino ad un massimo del 25% del contributo regionale richiesto.
  • Spese per l’affitto di locali / spazi funzionali allo svolgimento delle attività
    Le spese per l’affitto di locali e spazi sono ammesse per il solo periodo in cui i locali sono utilizzati per la stretta realizzazione delle azioni di progetto e solo nel caso che tali locali non possano essere messi a disposizione dall’ente capofila e/o partner di progetto o non siano già in uso agli stessi. Tale voce di spesa non può superare complessivamente il 25% del contributo regionale richiesto.

Sono ammissibili esclusivamente quali quote di co-finanziamento in valorizzazione voci di spesa relative a:

  • Spese per il personale dipendente e/o volontario
    Sono ammissibili prestazioni da parte del personale dipendente di enti pubblici o dei soggetti partner e personale volontario.Il valore della prestazione deve essere indicato all’interno del budget di progetto e rendicontato tenendo conto del tempo di lavoro effettivamente prestato e del costo orario conformemente alla remunerazione prevista per ciascun soggetto coinvolto nelle attività progettuali.
  • Spese generali e di gestione
    Spese generali e di gestione quali affitto di locali già in uso agli enti capofila e/o partner di progetto e relative utenze.

Modalità di calcolo per la valorizzazione del volontariato

I/le volontari/e non possono essere retribuiti/e per l’attività svolta. Pertanto le prestazioni rese dalle/dai volontari/e non costituiscono un costo, ma la stima figurativa del corrispondente costo reale può essere valorizzata.

La valorizzazione dell’attività resa dalle/i volontari/e non deve superare:

  • per le prestazioni ordinarie, i tetti massimi delle tariffe tabellari previste dal CCNL delle cooperative sociali;
  • per le prestazioni altamente qualificate o comunque non previste dal CCNL delle cooperative sociali, i tetti massimi delle tariffe specifiche previste dagli albi professionali o dalle tabelle regionali per le prestazioni professionali.

Alle/ai volontari/e potranno essere rimborsate inoltre dall’associazione di appartenenza le spese effettivamente sostenute, nell’ambito del progetto, entro limiti precedentemente stabiliti all’interno della definizione del budget di progetto.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili sono quelle sostenute dal soggetto capofila o dai soggetti partner e sono riconoscibili dalla data di pubblicazione del decreto di approvazione della graduatoria dei progetti ammessi al contributo sino alla conclusione delle azioni progettuali.

Le spese ammissibili devono essere strettamente finalizzate al conseguimento degli obiettivi del progetto ed essere riconducibili alle seguenti tipologie:

  • Coordinamento delle azioni progettuali (max. 15% del contributo regionale)
    I soggetti capofila di progetto possono destinare risorse nella misura massima del 15% del contributo regionale per spese connesse ad attività e servizi di progettazione, coordinamento, monitoraggio e rendicontazione dei progetti presentati.
    È ammissibile l’affidamento di tale attività, entro la misura massima sopra definita, alle proprie socie/i da parte dei soggetti del terzo settore o uno dei partner di progetto.Spese per servizi esterni e di consulenza Le spese per servizi di consulenza (ad es. tutoraggio, docenza, consulenza specialistica) sono ammissibili solo se strettamente connessi e coerenti con gli scopi del progetto. In questa categoria rientrano le prestazioni rese da professionisti/ste (ovvero da persone fisiche) o da soggetti privati qualificati.Per i soggetti pubblici, il ricorso alle seguenti tipologie di servizi dovrà essere regolato nel rispetto della normativa in materia di appalti di servizi pubblici.
  • Spese per prodotti e servizi di informazione e comunicazione
    Sono ammissibili spese per la comunicazione, l’informazione e la disseminazione dei servizi e dei risultati di progetto. Tali spese comprendono campagne informative, materiali divulgativi anche multimediali, conferenze, seminari, workshop.
    Sono in ogni caso consentite spese di comunicazione che rispondano a finalità strettamente funzionali alla realizzazione del progetto e al conseguimento dei relativi obiettivi.
  • Noleggio o acquisto di attrezzature, strumentazioni, prodotti e materiali
    È ammesso l’acquisto e/o il noleggio di attrezzature, strumentazioni, prodotti - anche software - e spese sostenute per l’acquisto di materiali strettamente funzionali alla realizzazione delle azioni /prodotti previsti dal progetto quali ad esempio: cartoleria, materiali per la realizzazione di laboratori, fino ad un massimo del 25% del contributo regionale richiesto.
  • Spese per l’affitto di locali / spazi funzionali allo svolgimento delle attività
    Le spese per l’affitto di locali e spazi sono ammesse per il solo periodo in cui i locali sono utilizzati per la stretta realizzazione delle azioni di progetto e solo nel caso che tali locali non possano essere messi a disposizione dall’ente capofila e/o partner di progetto o non siano già in uso agli stessi. Tale voce di spesa non può superare complessivamente il 25% del contributo regionale richiesto.

Sono ammissibili esclusivamente quali quote di co-finanziamento in valorizzazione voci di spesa relative a:

  • Spese per il personale dipendente e/o volontario
    Sono ammissibili prestazioni da parte del personale dipendente di enti pubblici o dei soggetti partner e personale volontario.Il valore della prestazione deve essere indicato all’interno del budget di progetto e rendicontato tenendo conto del tempo di lavoro effettivamente prestato e del costo orario conformemente alla remunerazione prevista per ciascun soggetto coinvolto nelle attività progettuali.
  • Spese generali e di gestione
    Spese generali e di gestione quali affitto di locali già in uso agli enti capofila e/o partner di progetto e relative utenze.

Modalità di calcolo per la valorizzazione del volontariato

I/le volontari/e non possono essere retribuiti/e per l’attività svolta. Pertanto le prestazioni rese dalle/dai volontari/e non costituiscono un costo, ma la stima figurativa del corrispondente costo reale può essere valorizzata.

La valorizzazione dell’attività resa dalle/i volontari/e non deve superare:

  • per le prestazioni ordinarie, i tetti massimi delle tariffe tabellari previste dal CCNL delle cooperative sociali;
  • per le prestazioni altamente qualificate o comunque non previste dal CCNL delle cooperative sociali, i tetti massimi delle tariffe specifiche previste dagli albi professionali o dalle tabelle regionali per le prestazioni professionali.

Alle/ai volontari/e potranno essere rimborsate inoltre dall’associazione di appartenenza le spese effettivamente sostenute, nell’ambito del progetto, entro limiti precedentemente stabiliti all’interno della definizione del budget di progetto.

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

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