Progettazione e attivazione di interventi di welfare aziendale

Scadenza: 13 settembre 2019
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Piemonte: POR-FSE 2014/2020; Strategia di innovazione sociale della Regione Piemonte "WE.CA.RE." approvata con D.G.R. n.22-5076 del 22/05/2017; Misura 1.8iv.3.2.04 - Asse I Occupazione, Priorità di Investimento 8iv, Ob. Specifico 3, Azione2, misura regionale 4

Bando scaduto

Finalità

L'obiettivo della Misura è favorire l’implementazione di esperienze virtuose di welfare aziendale di secondo livello, da parte di aziende private, in risposta alla domanda di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sviluppare e/o ottimizzare i servizi per il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori, dei loro familiari nonché della cittadinanza in generale.

La Misura si rivolge prioritariamente alle Piccole e Medie imprese - anche incoraggiando la collaborazione inter-aziendale - ed è finalizzata alla progettazione e implementazione, soprattutto condivisa, di servizi di welfare aziendale. Al fine di stimolare sinergie progettuali ed attuative, è previsto uno specifico punteggio per le imprese che condividano il medesimo progetto di welfare.

Interventi ammissibili

La Misura finanzierà, con obbligo di cofinanziamento, progetti di Imprese singole o di Associazioni Temporanee di Imprese – ATI, che, mediante reti territoriali di soggetti funzionali al raggiungimento dell’obiettivo, sviluppino sistemi di welfare destinati al loro personale dipendente ed, eventualmente, ad altri/e lavoratori o lavoratrici del territorio di riferimento.

In particolare, verranno finanziate le attività inerenti la definizione e l’avvio dei Piani di welfare finalizzati all’erogazione di servizi nelle macro-aree “conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”, “politiche per le pari opportunità” e “sostegno alla cultura di benessere globale delle lavoratrici e dei lavoratori”, nonché azioni di volontariato aziendale e attività organizzative e di raccordo delle reti territoriali.

Le proposte progettuali dovranno documentare:

1) l'avvio di una rete territoriale istituzionale che coinvolga tutti i soggetti funzionali al raggiungimento dell'obiettivo della Misura ossia lo sviluppo di sistemi di welfare aziendale e territoriale (es. fornitori diretti di servizi di welfare, enti del terzo settore, associazioni di rappresentanza sindacale e datoriale, ecc.);

2) nel caso di coinvolgimento di più aziende, la formalizzazione di una rete operativa, gestita in ATI che includa le imprese del territorio coinvolte nell'adozione dei Piani di welfare.
Le proposte progettuali, coerentemente con il Si.Ge.Co, si compongono di attività di preparazione, che possono includere tra le spese ammissibili, analisi socio-demografiche territoriali dei fabbisogni di welfare, di attività di realizzazione, che rappresentano il fulcro del progetto, di attività di diffusione dei risultati, direzione e controllo interno, costi indiretti e cofinanziamento privato.

In particolare, nell'ambito delle attività di realizzazione sono ammissibili:

1 Attività propedeutiche, organizzative e di raccordo

Sono di seguito elencate le attività ammissibili, e i relativi costi, funzionali all’efficace realizzazione dei progetti di welfare aziendale e territoriale:

  • Attività propedeutiche all'erogazione dei servizi di welfare

Sono considerate ammissibili le attività, e i relativi costi, di seguito riportate:

  • analisi delle necessità e dei bisogni della popolazione aziendale, quale principale destinataria dei servizi di welfare, da realizzarsi attraverso un’indagine finalizzata all’individuazione delle esigenze realmente sentite dalle lavoratrici e dai lavoratori e dare alla/e azienda/e partecipante/i al progetto, indicazioni in merito ai servizi/soluzioni. Tale indagine deve evidenziare, qualora esistenti, i nessi/collegamenti con le attività realizzate nell’ambito dei bandi di cui alla D.D. n. 1174 del 19/10/2018 “Animazione e comunicazione istituzionale sulla cultura di welfare aziendale per il territorio piemontese” e alla D.D. n. 1234 del 06/11/2018 "Disseminazione e diffusione del welfare aziendale per enti aggregatori",
  • definizione del piano di welfare. Tale piano, al fine dell’ammissibilità della spesa, deve essere realizzato ex-novo, integrando e completando, laddove presenti, le iniziative di welfare aziendale previste nell’ambito degli accordi con le rappresentanze sindacali aziendali e/o dalla contrattazione collettiva. Il piano di welfare realizzato deve essere trasmesso e messo a disposizione della Regione Piemonte che potrà darne divulgazione nell’ambito della propria attività di disseminazione di buone pratiche sul territorio regionale.

Attività organizzative e di raccordo per l’erogazione dei servizi di welfare

In una prospettiva di promozione di reti territoriali tra aziende e altri soggetti funzionali al raggiungimento degli obiettivi, quali i fornitori diretti di servizi di welfare, enti del terzo settore, associazioni di rappresentanza sindacale e datoriale, ecc. - anche nell'ottica di forme di integrazione/sinergia con iniziative di welfare locale e di comunità già esistenti o in fase di definizione - sono ritenute ammissibili alcune azioni mirate a fronteggiare gli aspetti organizzativi e di funzionamento operativo dei piani aziendali di welfare. Potranno, pertanto, essere riconosciute ammissibili le seguenti attività, e i relativi costi:

- istituzione della figura del welfare manager in possesso di buone capacità di comunicazione interpersonale e di problem solving, soprattutto nel caso di un piano di welfare condiviso tra più aziende, che possa supportare le imprese, sia nella fase ideativa e progettuale che in quella realizzativa e gestionale, nel:

  • favorire il raccordo fra le aziende del territorio, nel caso di coinvolgimento di più imprese nel piano di welfare, e gli altri soggetti funzionali al raggiungimento degli obiettivi;
  • definire le linee guida della politica di welfare della/delle azienda/e, quale figura di contatto fra l’organizzazione e le sue persone;
  • studiare i bisogni della popolazione aziendale;
  • predisporre il piano di welfare;
  • monitorare il buon andamento delle attività inserite nel piano stesso e la soddisfazione delle persone;

- creazione e mantenimento delle reti territoriali composte dalle aziende e dagli altri soggetti funzionali al raggiungimento degli obiettivi che possano garantire la continuità nel tempo e la sostenibilità dell’iniziativa favorendone al contempo il suo radicamento nel tessuto sociale e produttivo del territorio di riferimento. Le reti territoriali dovranno essere formalizzate con specifico atto sottoscritto da tutti i soggetti che le compongono e messo a disposizione della Regione Piemonte, pena la non ammissibilità dei relativi costi.

2 Attivazione di servizi di welfare

Nell’ambito della realizzazione dei progetti è previsto il sostegno all’attivazione di servizi di welfare aziendale contenuti nel piano di welfare definito. Le macro-aree di servizi di welfare attivabili nell’ambito dei progetti sono di seguito elencate. Per ciascuna macro-area sono indicati i servizi/interventi ammissibili.

Macro Area 1 “CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO” - servizi/interventi ammissibili con i relativi costi:

- sostegno della flessibilità degli orari di lavoro anche attraverso la sperimentazione di modalità di lavoro indipendente dalla localizzazione geografica dell'ufficio o dell'azienda quali il telelavoro o lo smart working;
- sostegno alla fruizione di servizi educativi per l’infanzia, di cui al D.Lgs n. 65/2017, debitamente autorizzati al funzionamento ai sensi della L.R. 1/2004 e s.m.i, anche mediante la stipula di convenzioni con strutture già esistenti con disponibilità di posti;
- sostegno alla fruizione di servizi di cura di familiari anziani o non autosufficienti/disabili anche mediante la stipula di convenzioni con soggetti del territorio quali, ad esempio, cooperative sociali o altre strutture che offrano servizi a prezzi calmierati;
- sostegno all’erogazione di servizi aziendali, anche attraverso la creazione della figura del maggiordomo/fattorino aziendale, oppure all’apertura di sportelli pratiche e per la consulenza fiscale/contributiva anche in convenzione con Centri di Assistenza Fiscale.

Macro Area 2 “POLITICHE PER LE PARI OPPORTUNITÀ” - servizi/interventi ammissibili con i relativi costi:

- servizi di sostegno alla maternità/paternità quali ad esempio:

  • attività di informazione e sensibilizzazione alla condivisione delle responsabilità di cura attraverso l’istituzione di sportelli dedicati o l’organizzazione di seminari/eventi tematici,
  • attività informative “a sportello” o seminariali su normativa a tutela della maternità e paternità, sulla fruizione dei congedi parentali, sugli incentivi statali/regionali disponibili,

- attivazione di percorsi di sostegno al rientro lavorativo dopo un periodo di lunga assenza per motivi di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (es. dopo la maternità o il congedo parentale) anche attraverso l’organizzazione di specifiche attività di formazione/aggiornamento professionale,
- integrazione socio-lavorativa delle persone con disabilità anche attraverso l’istituzione della figura del disability manager (ad esempio in condivisione tra più aziende) che ha, tra l’altro, il compito di:

  • contribuire alla corretta gestione del personale con disabilità da parte delle aziende e di collaborare con la rete/servizi per l’inserimento in azienda, adattando contestualmente l’organizzazione, al fine di accogliere e gestire i bisogni del personale con disabilità certificata, con un’attenzione alle misure di welfare aziendale e di smart working;
  • proporre gli accomodamenti ragionevoli, con particolare focus sugli strumenti di organizzazione del lavoro innovativi e di conciliazione tra vita e lavoro.

Macro Area 3 “SOSTEGNO ALLA CULTURA DI BENESSERE GLOBALE DELLA LAVORATRICE E DEL LAVORATORE” - servizi/interventi ammissibili con i relativi costi:

- iniziative di formazione/informazione inerenti alla salute delle lavoratrici e dei lavoratori e dei loro familiari anche attraverso l’organizzazione di seminari e workshop,
- attivazione di sportelli di sostegno psicologico, ad esempio, rivolti a genitori con figli adolescenti o problematici.

Chi può partecipare

Possono presentare domanda per i contributi messi a disposizione dal Bando:

  • Piccole e medie imprese - PMI, singole o raggruppate in Associazioni Temporanee di Imprese - ATI, costituende o già costituite;
  • Grandi imprese, a condizione che venga adottato un nuovo Piano di welfare territoriale oppure che un Piano di welfare aziendale esistente venga ampliato e messo a disposizione del territorio di riferimento. In entrambi i casi dovrà avere una forte condivisione con Enti o altri soggetti locali, anche in continuità con gli Ambiti territoriali individuati per la sperimentazione del Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), di cui alla D.G.R. n. 29-3257 del 09/05/2016, titolari delle sperimentazioni di azioni innovative di welfare territoriale (FSE 1 della Strategia WE.CA.RE.) e/o si dovrà configurare come forma di integrazione/sinergia con iniziative di welfare locale e di comunità già esistenti o fase di definizione. Verrà data una priorità alle proposte progettuali presentate da ATI, nelle quali, oltre alla grande impresa con funzione di capofila, siano inserite in partenariato anche PMI del territorio.

I soggetti che presentano domanda di contributi, sia in forma singola che associata, devono avere la sede legale o unità operativa in Piemonte. I raggruppamenti, inoltre, individuano un soggetto con funzione di capofila, unico referente nei confronti della Regione Piemonte.
I beneficiari dei contributi devono essere operanti nei settori ammissibili del Regolamento (UE) n. 1407/2013 relativo all’applicazione degli artt. 107 e 108 del TFUE agli aiuti di importanza minore "de minimis”.

Entità del contributo

Le risorse complessive messe a disposizione per la Misura ammontano a € 2.500.000.

Potranno essere finanziati progetti fino al concorso delle risorse disponibili.

E’ previsto l’obbligo di un cofinanziamento, pari ad almeno il 20% delle spese di progetto, da parte dei soggetti beneficiari, esprimibile anche con attività di lavoro del proprio personale.

Il valore di ciascun progetto deve essere compreso tra un minimo di € 60.000 ed un massimo di
€ 200.000.

Nella tabella che segue sono riportati i massimi e i minimi delle seguenti macrovoci di spesa:

  1. PREPARAZIONE (fino al 10% dell’importo totale del progetto, incluso il cofinanzimento);
  2. REALIZZAZIONE (almeno il 70% dell’importo totale del progetto, incluso il cofinanziamento);
  3. DIFFUSIONE DEI RISULTATI (fino al 5% dell’importo totale del progetto, incluso il cofinanziamento);
  4. DIREZIONE E CONTROLLO INTERNO (fino al 8% dell’importo totale del progetto, incluso il cofinanziamento);
  5. COSTI INDIRETTI - Costi indiretti forfetari fino al 7% dei costi diretti ammissibili per il personale, come previsto dall’art. 68 del Regolamento (UE) n. 1303/2013.

Il cofinanziamento privato deve essere pari ad almeno il 20% dell’importo totale del progetto, incluso il mancato reddito in caso di attività di volontariato (voce di spesa D.1.1) che concorre a definire l’importo totale del progetto.

Spese ammissibili

Il riconoscimento dei costi si basa sul principio del “costo reale” e nel rispetto di quanto indicato nelle sopra indicate Linee Guida per la gestione e il controllo delle operazioni finanziate dal POR FSE 2014-2020 della Regione Piemonte.
Il budget totale di ogni singolo progetto a preventivo viene determinato dalla sommatoria dei costi ammissibili, a consuntivo viene determinato dalla sommatoria dei costi ammissibili effettivamente sostenuti e pagati.

Le spese relative alle proposte progettuali devono essere coerenti con quelle contenute nello schema “Piano dei conti” reperibile all’indirizzo: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondiprogetti-europei/fondo-sociale-europeo-fse/gestione-attuazione-por-fse/moduli-standard-gestione-amministrativa-por-fse e di seguito dettagliate.
Le proposte progettuali devono essere complete del Piano dei conti suddiviso per singole voci di spesa, raggruppate nelle seguenti macrovoci: preparazione, realizzazione, diffusione dei risultati, direzione e controllo interno e costi indiretti; il cofinanziamento privato deve essere ricondotto alle stesse voci di spesa, tranne i costi indiretti forfetari, nonché all’ulteriore voce “mancato reddito” nel caso di attivazione di interventi di volontariato aziendale.

Nella Macrovoce “Preparazione” sono ammissibili unicamente i costi sotto indicati, anche in cofinanziamento:

B1.1 Analisi dei fabbisogni
B1.2 Indagine preliminare di mercato
B1.3 Ideazione e progettazione intervento
B1.4 Pubblicizzazione e promozione intervento
B1.5 Selezione e orientamento partecipanti
B1.9 Costituzione ATI/ATS

Nella macrovoce “Realizzazione”, sono contenute le spese relative alle seguenti attività:

1 Attività propedeutiche, organizzative e di raccordo
2 Attivazione di servizi di welfare

1 Attività propedeutiche, organizzative e di raccordo

Per quanto riguarda le attività propedeutiche, organizzative e di raccordo sono ammissibili unicamente i costi sotto indicati, anche in cofinanziamento:

B2.6 Utilizzo locali
B2.7 Utilizzo attrezzature
B2.11 Consulenti e tecnici
B2.13 Trasferte e vitto del personale impiegato nella realizzazione, per le trasferte effettuate nell’ambito della rete territoriale
B2.21 Coordinamento e segreteria tecnica dell’operazione.

2 Attivazione di servizi di welfare

Per quanto riguarda l’attivazione dei servizi di welfare, sono ammissibili, per ciascun servizio, unicamente, i costi sotto indicati, anche in cofinanziamento.

Macro-Area 1:

Telelavoro - Smart working:

B2.1 Docenza
B2.7 Utilizzo attrezzature
B2.11 Consulenti e tecnici

Servizi educativi per l’infanzia:

B2.11 Consulenti e tecnici

Servizi di cura per anziani o non autosufficienti/disabili:

B2.11 Consulenti e tecnici

Servizi aziendali, quali maggiordomo/fattorino aziendale, oppure apertura di sportelli pratiche e per la consulenza fiscale/contributiva:

B2.1 Docenza
B2.11 Consulenti e tecnici

Macro-Area 2:

Attività di informazione e sensibilizzazione alla condivisione delle responsabilità di cura attraverso l’istituzione di sportelli dedicati o l’organizzazione di seminari/eventi tematici, Altre attività informative “a sportello” o seminariali su normativa a tutela della maternità e paternità, sulla fruizione dei congedi parentali, sugli incentivi statali/regionali disponibili:

B2.1 Docenza
B2.11 Consulenti e tecnici

Percorsi di sostegno al rientro lavorativo dopo un periodo di lunga assenza per motivi di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro:

B2.1 Docenza
B2.7 Utilizzo attrezzature
B2.8 Utilizzo materiale didattico e di consumo
B2.11 Consulenti e tecnici
B2.14 Materiale FAD
B2.15 Concessione di piattaforme/prodotti FAD

Integrazione socio-lavorativa delle persone con disabilità anche attraverso l’istituzione della figura del disability manager:

B.2.1 Docenza
B 2.11 Consulenti e tecnici

Macro-Area 3

Iniziative di formazione/informazione inerenti alla salute delle lavoratrici e dei lavoratori e dei loro familiari anche attraverso l’organizzazione di seminari e workshop; attivazione di sportelli di sostegno psicologico, ad esempio, rivolti a genitori con figli adolescenti o problematici:

B2.1 Docenza
B2.6 Utilizzo locali
B2.7 Utilizzo attrezzature
B2.8 Utilizzo materiale didattico e di consumo
B2.11 Consulenti e tecnici
B2.14 Materiale FAD
B2.15 Concessione di piattaforme/prodotti fad

Nella Macrovoce “Diffusione dei risultati” sono ammissibili unicamente i costi sotto indicati, anche in cofinanziamento:

B3.2 Elaborazione reports e studi.

Nella Macrovoce “Direzione e controllo interno” sono ammissibili i costi sotto indicati, anche in cofinanziamento:

B4.1 Direzione
B4.2 Valutazione finale
B4.3 Monitoraggio fisico finanziario
B4.4 Dichiarazioni di spesa e rendicontazione.

I “Costi indiretti” sono forfetari.

Sono inoltre ammissibili le spese del personale adibito ad attività di volontariato (costo lordo del personale dipendente direttamente impiegato nelle attività di volontariato), unicamente in cofinanziamento:

D1.1 Mancato reddito.

Spese ammissibili

Il riconoscimento dei costi si basa sul principio del “costo reale” e nel rispetto di quanto indicato nelle sopra indicate Linee Guida per la gestione e il controllo delle operazioni finanziate dal POR FSE 2014-2020 della Regione Piemonte.
Il budget totale di ogni singolo progetto a preventivo viene determinato dalla sommatoria dei costi ammissibili, a consuntivo viene determinato dalla sommatoria dei costi ammissibili effettivamente sostenuti e pagati.

Le spese relative alle proposte progettuali devono essere coerenti con quelle contenute nello schema “Piano dei conti” reperibile all’indirizzo: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondiprogetti-europei/fondo-sociale-europeo-fse/gestione-attuazione-por-fse/moduli-standard-gestione-amministrativa-por-fse e di seguito dettagliate.
Le proposte progettuali devono essere complete del Piano dei conti suddiviso per singole voci di spesa, raggruppate nelle seguenti macrovoci: preparazione, realizzazione, diffusione dei risultati, direzione e controllo interno e costi indiretti; il cofinanziamento privato deve essere ricondotto alle stesse voci di spesa, tranne i costi indiretti forfetari, nonché all’ulteriore voce “mancato reddito” nel caso di attivazione di interventi di volontariato aziendale.

Nella Macrovoce “Preparazione” sono ammissibili unicamente i costi sotto indicati, anche in cofinanziamento:

B1.1 Analisi dei fabbisogni
B1.2 Indagine preliminare di mercato
B1.3 Ideazione e progettazione intervento
B1.4 Pubblicizzazione e promozione intervento
B1.5 Selezione e orientamento partecipanti
B1.9 Costituzione ATI/ATS

Nella macrovoce “Realizzazione”, sono contenute le spese relative alle seguenti attività:

1 Attività propedeutiche, organizzative e di raccordo
2 Attivazione di servizi di welfare

1 Attività propedeutiche, organizzative e di raccordo

Per quanto riguarda le attività propedeutiche, organizzative e di raccordo sono ammissibili unicamente i costi sotto indicati, anche in cofinanziamento:

B2.6 Utilizzo locali
B2.7 Utilizzo attrezzature
B2.11 Consulenti e tecnici
B2.13 Trasferte e vitto del personale impiegato nella realizzazione, per le trasferte effettuate nell’ambito della rete territoriale
B2.21 Coordinamento e segreteria tecnica dell’operazione.

2 Attivazione di servizi di welfare

Per quanto riguarda l’attivazione dei servizi di welfare, sono ammissibili, per ciascun servizio, unicamente, i costi sotto indicati, anche in cofinanziamento.

Macro-Area 1:

Telelavoro - Smart working:

B2.1 Docenza
B2.7 Utilizzo attrezzature
B2.11 Consulenti e tecnici

Servizi educativi per l’infanzia:

B2.11 Consulenti e tecnici

Servizi di cura per anziani o non autosufficienti/disabili:

B2.11 Consulenti e tecnici

Servizi aziendali, quali maggiordomo/fattorino aziendale, oppure apertura di sportelli pratiche e per la consulenza fiscale/contributiva:

B2.1 Docenza
B2.11 Consulenti e tecnici

Macro-Area 2:

Attività di informazione e sensibilizzazione alla condivisione delle responsabilità di cura attraverso l’istituzione di sportelli dedicati o l’organizzazione di seminari/eventi tematici, Altre attività informative “a sportello” o seminariali su normativa a tutela della maternità e paternità, sulla fruizione dei congedi parentali, sugli incentivi statali/regionali disponibili:

B2.1 Docenza
B2.11 Consulenti e tecnici

Percorsi di sostegno al rientro lavorativo dopo un periodo di lunga assenza per motivi di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro:

B2.1 Docenza
B2.7 Utilizzo attrezzature
B2.8 Utilizzo materiale didattico e di consumo
B2.11 Consulenti e tecnici
B2.14 Materiale FAD
B2.15 Concessione di piattaforme/prodotti FAD

Integrazione socio-lavorativa delle persone con disabilità anche attraverso l’istituzione della figura del disability manager:

B.2.1 Docenza
B 2.11 Consulenti e tecnici

Macro-Area 3

Iniziative di formazione/informazione inerenti alla salute delle lavoratrici e dei lavoratori e dei loro familiari anche attraverso l’organizzazione di seminari e workshop; attivazione di sportelli di sostegno psicologico, ad esempio, rivolti a genitori con figli adolescenti o problematici:

B2.1 Docenza
B2.6 Utilizzo locali
B2.7 Utilizzo attrezzature
B2.8 Utilizzo materiale didattico e di consumo
B2.11 Consulenti e tecnici
B2.14 Materiale FAD
B2.15 Concessione di piattaforme/prodotti fad

Nella Macrovoce “Diffusione dei risultati” sono ammissibili unicamente i costi sotto indicati, anche in cofinanziamento:

B3.2 Elaborazione reports e studi.

Nella Macrovoce “Direzione e controllo interno” sono ammissibili i costi sotto indicati, anche in cofinanziamento:

B4.1 Direzione
B4.2 Valutazione finale
B4.3 Monitoraggio fisico finanziario
B4.4 Dichiarazioni di spesa e rendicontazione.

I “Costi indiretti” sono forfetari.

Sono inoltre ammissibili le spese del personale adibito ad attività di volontariato (costo lordo del personale dipendente direttamente impiegato nelle attività di volontariato), unicamente in cofinanziamento:

D1.1 Mancato reddito.

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

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