Progetti attuati a livello territoriale finalizzati ad assicurare alle vittime di tratta, violenza e grave sfruttamento adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e, successivamente, la prosecuzione dell’assistenza e dell’integrazione

Scadenza: 2 settembre 2022
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità

Dotazione Complessiva
€ 27.200.000
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Bando scaduto
Livello difficoltà bando
Difficile

Finalità

L’obiettivo del bando è quello di finanziare progetti finalizzati ad assicurare ai soggetti destinatari il contatto, l’emersione, la tutela e la prima assistenza, nonché, in via transitoria, adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e, successivamente, la prosecuzione dell’assistenza e l’integrazione sociale, per realizzare il Programma unico di emersione, assistenza e integrazione sociale a favore degli stranieri e dei cittadini di Stati membri dell'Unione europea che si trovano in una situazione di gravità ed attualità di pericolo, vittime dei reati di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù e prostituzione minorile, o che versano nelle ipotesi di cui al Art. 18, comma 1, del D.lgs. n. 286/1998 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero).

Interventi ammissibili

I progetti devono prevedere le seguenti attività:

  • attività di primo contatto con le popolazioni a rischio di sfruttamento volte alla tutela della salute e all’emersione delle potenziali vittime di tratta e/o grave sfruttamento sessuale, lavorativo, accattonaggio, economie illegali e matrimoni forzati/combinati con particolare attenzione alle persone richiedenti protezione internazionale o titolari di protezione internazionale;
  • azioni proattive multi-agenzia di identificazione dello stato di vittima anche presso le Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale, in relazione alla valutazione del caso ai fini di una preliminare identificazione della persona assistita quale vittima di tratta e dell’accertamento della sussistenza dei requisiti per l’ingresso nei percorsi di protezione dedicati;
  • azioni/attività di protezione immediata e prima assistenza, quali pronta accoglienza, immediata assistenza sanitaria e consulenza legale;
  • accoglienza residenziale protetta e percorsi di sostegno non residenziale, secondo la condizione delle vittime;
  • attività mirate all’ottenimento del permesso di soggiorno o di altro status giuridico;
  • formazione (alfabetizzazione linguistica, informatica, orientamento al lavoro, corsi di formazione professionale);
  • attività di inclusione attiva, attraverso azioni di assistenza e integrazione sociale finalizzata ad accompagnare le persone vittime di tratta, violenza e grave sfruttamento – che abbiano eventualmente già beneficiato di misure di prima assistenza - in un percorso personalizzato di secondo livello, integrato e multidimensionale di integrazione e autonomia personale (anche mediante l’uso delle nuove tecnologie e dei processi d’uso delle ICT), teso a favorire il loro empowerment, orientamento, formazione e inserimento lavorativo o il loro rientro volontario assistito nel paese di origine;
  • attività mirate al raccordo operativo tra il sistema di protezione delle vittime di tratta e contrasto al grave sfruttamento e il Sistema di Accoglienza e Integrazione – SAI, all’interno del quale sono attivati servizi dedicati alle persone portatrici di esigenze particolari, vittime di tratta o presunte tali. Tali attività, tese a facilitare il dialogo e la collaborazione con il SAI, possono prevedere, dove possibile e nel rispetto delle competenze, percorsi integrati di tutela tra i due Sistemi, valutando l’iter più adeguato in base alle necessità e alla volontà della persona coinvolta.

I progetti dovranno inoltre garantire un programma specifico di assistenza per minori stranieri non accompagnati vittime di tratta che assicuri adeguate condizioni di accoglienza e di assistenza psico - sociale, sanitaria e legale, prevedendo soluzioni di lungo periodo, anche oltre il compimento della maggiore età, anche in raccordo con il Servizio centrale del SAI.

Le proposte progettuali, inoltre, potranno prevedere in favore dei destinatari delle azioni, e in particolare dei richiedenti/titolari di protezione internazionale su cui cade un sospetto di vittima di tratta, una prima fase di accoglienza all’interno delle strutture protette del Sistema anti tratta e un successivo percorso di emancipazione che potrà avvenire, compatibilmente alla disponibilità dei posti e previo confronto con il Servizio centrale, nella rete SAI.

Durata progettuale: 17 mesi

Gruppo target: sono destinatari dei progetti le persone straniere e i cittadini di Stati membri dell'Unione europea che si trovano in una situazione di gravità ed attualità di pericolo, vittime dei reati di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù e prostituzione minorile, o che versano nelle ipotesi di cui al Art. 18, comma 1, del D.lgs. n. 286/1998 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), includendo anche i richiedenti protezione internazionale, i titolari di protezione internazionale, i titolari di permessi di soggiorno per casi speciali, per cure mediche per calamità, per motivi di particolare valore civile, per protezione speciale e le persone individuate come vittime o potenziali vittime di tratta al momento dello sbarco o presso aree di frontiera terrestre.

Chi può partecipare

I progetti possono essere proposti dai seguenti soggetti:

  • Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano;
  • Comuni, Città metropolitane, Comunità montane, unioni di Comunità montane, unioni di Comuni e loro consorzi;
  • Soggetti privati convenzionati iscritti, a pena di inammissibilità, nell'apposita sezione del registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati, di cui all’articolo 52, comma 1, lettera b), del D.P.R. N. 394/1999 e successive modificazioni. L’iscrizione al citato registro deve essere antecedente alla data di scadenza del bando. A pena di inammissibilità della proposta di progetto, i soggetti privati si convenzionano con uno o più dei soggetti dei due punti precedenti, appartenenti all’ambito territoriale prescelto, mediante stipula di appositi accordi.

Le proposte progettuali possono, inoltre, prevedere forme di partenariato con enti pubblici e privati diversi dai soggetti in convenzione e dai soggetti indicati come attuatori, con funzioni di supporto e potenziamento delle attività progettuali.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 27.200.000 Euro

La richiesta di finanziamento per ciascun progetto deve essere compresa entro il limite massimo per ambito territoriale rappresentato nella tabella a pagg. 6-7 del bando.

Link e Documenti

Bando

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

Consigli degli esperti

Si consiglia di prendere visione degli ambiti territoriali previsti dal bando per l’attuazione dei progetti finanziati (Cfr. Art. 7, pag. 5 del bando). I soggetti proponenti potranno presentare proposte progettuali anche per più di un ambito territoriale. Il Dipartimento per le pari opportunità finanzierà una sola proposta progettuale per ambito territoriale. Ove risultino presentate più proposte che insistono sul medesimo ambito, sarà finanziata la proposta che avrà riportato il punteggio totale maggiore nella graduatoria dell’ambito interessato.

Presta attenzione ai criteri di valutazione adottati dall’Ente per valutare le proposte progettuali. La lettura preliminare dei criteri ti aiuterà a capire se il tuo progetto possiede le caratteristiche per aggiudicarsi il contributo. Nella fase di scrittura i criteri di valutazione ti guideranno per capire la lunghezza e l’importanza che sarà necessario dare ai singoli paragrafi della proposta progettuale. Dovrò dare maggiore rilevanza ai paragrafi che si riferiscono ai criteri di valutazione che hanno maggior punteggio perché sono quelli su cui si baserà la valutazione del progetto (Cfr. Art. 12, pagg. 9-11 del bando).

Assicurati di aver compreso le modalità di erogazione del contributo (Cfr. Art. 13, pagg. 11-12 del bando). Possiedi le risorse necessarie per far partire il progetto?

Hai bisogno di chiarimenti/informazioni? Puoi inviare quesiti per posta elettronica certificata all’indirizzo interventitratta@pec.governo.it entro e non oltre le 48 ore antecedenti il termine ultimo previsto per la presentazione dei progetti, indicando nella voce “oggetto” l’articolo o gli articoli del bando su cui si intende avere informazioni. Le risposte a quesiti di interesse generale saranno pubblicate sul sito internet http://www.pariopportunita.gov.it nell’apposita sezione “Bandi e Avvisi”.

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