DG per l’educazione, i giovani lo sport e la cultura
EAC/S14/2019
Le industrie culturali e creative in Unione Europea (UE) sono forti e vibranti. Queste non sono solo essenziali per valorizzare la diversità culturale dell’Europa, ma anche per rafforzare la coesione sociale e l’attrattività dell’Europa a livello internazionale.
I settori culturali e creativi sono stati influenzati dalla pandemia di COVID-19 con un impatto senza precedenti. Le istituzioni e i centri culturali nel mondo hanno sospeso le loro attività e innumerevoli eventi sono stati cancellati. I professionisti hanno visto le loro entrate ridotte al minimo, molti hanno perso il lavoro dal momento che quasi il 95% del settore culturale e creativo è composto da piccole imprese, artisti indipendenti e freelancers. La situazione ha spinto il settore culturale ad intensificare la loro presenza digitale ma senza un corrispettivo nelle entrate. In ogni caso, le stime sull’impatto del COVID-19 al momento sono scarse. Allo stesso tempo, in questi tempi difficili, l’impatto della cultura nella società è ancora più visibile, dal momento che le persone confinate nelle loro abitazioni, si rivolgono alla cultura per trovare conforto e benessere.
La Nuova Agenda Europea per la Cultura e il Piano di lavoro europeo per la cultura 2019-2020 hanno sottolineato come priorità la produzione di statistiche culturali. I documenti citati evidenziano come la digitalizzazione e le statistiche culturali siano importanti questioni orizzontali e che devono essere considerati di conseguenza. La digitalizzazione crea possibilità nuove ed innovative per l’arte e la cultura in termini di accessibilità, espressione, disseminazione e consumo. Le statistiche culturali inoltre supportano i decisori politici a livello europeo e nazionale e, nel tempo, la regolare produzione di statistiche culturali affidabili permette di individuare trend particolari e di definire politiche sicure.
Dunque, le proposte presentate dovrebbero elaborare un quadro statistico per misurare i settori culturali e creativi. In particolare, il principale obiettivo è elaborare, attraverso attività di ricerca, un quadro statistico per misurare il settore culturale e creativo in Unione Europea (UE), partendo dal lavoro e dalla classificazione già esistente di Eurostat. Il quadro proposto analizzerà statisticamente le potenzialità economiche, culturali e sociali del settore culturale e creativo in Europa. Questo obiettivo dovrebbe essere raggiunto attraverso:
Il quadro statistico proposto deve includere una guida metodologica dettagliata, e descrivere il processo di raccoglimento di dati. Deve anche permettere l’estrazione immediata di dati rilevanti per il settore culturale sia per una ricerca per anno che per una ricerca per singoli Stati Membri.
Dunque le proposte dovrebbero descrivere come prevedono di portare avanti lo studio di ricerca e validare i risultati per elaborare il quadro statistico per misurare i settori culturali e creativi in UE. Dovrebbere iniziare dal lavoro esistente e pianificato di Eurostat, e includere di conseguenza altri dati e/o nuovi approcci metodologici/di ricerca. Dovrebbero spiegare in particolare come i dati di Eurostat possono essere completati con quelli provenienti da altre fonti o da nuove metodologie proposte.
I primi passi per le attività di ricerca sono:
Le proposte devono specificare quali fonti di collezione dei dati per il settore culturale e creativo verranno usati nel progetto. Gli archivi di dati esistenti, a cominciare dal database di Eurostat, dovrebbero essere integrati da altre risorse esistenti a livello nazionale e internazionale. La ricerca deve mirare a raccogliere il più ampio numero di dati possibile, da:
Le proposte dovranno essere strutturate per raggiungere i seguenti obiettivi specifici:
Attenzione! La metodologia proposta deve essere applicata per mostrare figure economiche più aggiornate nei settori culturali e creativi dell’UE, divisi per singoli settori e per singoli Stati Membri
Le proposte dovranno essere strutturate per raggiungere i seguenti risultati attesi:
Sono ammissibili le seguenti tipologie di attività:
Possono partecipare i seguenti enti:
Pena l’inammissibilità, gli enti devono avere sede legale in uno Stato Membro dell'UE.
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