Commissione Europea (DG JUST) - Programma CERV (Citizens, Equality, Rights and Values)
Dallo scoppio della pandemia e soprattutto durante i lunghi periodi contrassegnati dalle misure di emergenza, si è verificato un aumento dei casi di violenza domestica su donne e bambini (sia in qualità di vittime che di testimoni di violenza). Si è inoltre verificato un aumento del rischio di esposizione ad abusi e sfruttamenti online.
La violenza di genere risulta profondamente radicata nella società e rappresenta ad oggi una delle maggiori sfide che ci troviamo ad affrontare. Questo fenomeno, in tutte le sue forme, rimane infatti sottostimato e trascurato sia all'interno che all'esterno dell'UE.
La pandemia COVID-19 ha ulteriormente evidenziato le disparità di genere già esistenti e ha avuto un effetto sproporzionatamente negativo soprattutto sulle donne: in tutti gli Stati membri dell'UE è stato registrato un aumento della violenza domestica ai danni delle donne. La pandemia Covid-19 è stata particolarmente dura anche per i bambini, in particolare quelli che già si trovavano in una situazione di vulnerabilità (ad esempio bambini in custodia, bambini con disabilità, bambini in stato di povertà, bambini migranti).
L'UE si è assunta la responsabilità di fare tutto il possibile per prevenire e combattere la violenza di genere e quella contro i bambini e sostenere e proteggere le vittime e i sopravvissuti a tali crimini.
La strategia dell'UE sull'uguaglianza di genere fissa infatti obiettivi di policy ambiziosi e azioni per contrastare la violenza di genere, mettendo a disposizione finanziamenti per sostenere la società civile e i servizi pubblici nella prevenzione e nella lotta alla violenza di genere. La strategia dell'UE sui diritti del bambino ha istituito un nuovo quadro politico per garantire la protezione dei diritti di tutti i bambini, ivi compresi quelli vittima di violenza.
In questo contesto, il bando si concentra su due priorità specifiche:
Più nello specifico, il bando è finalizzato a:
1. prevenire e combattere a tutti i livelli tutte le forme di violenza di genere contro le donne e le ragazze, inclusa la violenza domestica, anche promuovendo gli standard stabiliti nella Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica (la Convenzione di Istanbul);
2. prevenire e combattere tutte le forme di violenza contro i bambini, i giovani, nonché la violenza contro altri gruppi a rischio, come le persone LGBTIQ e le persone con disabilità;
3. sostenere e proteggere tutte le vittime (dirette e indirette) di violenza, con particolare riguardo alla violenza domestica esercitata all'interno della famiglia o alla violenza nelle relazioni intime, ad azioni a sostegno dei bambini resi orfani da crimini domestici, e sostenere e garantire lo stesso livello di protezione in tutta l'Unione per le vittime di violenza di genere.
Priorità
1. Individuazione precoce, prevenzione, protezione e / o sostegno a donne, bambini, giovani, persone LGBTIQ vittime o potenziali vittime di violenza, con particolare attenzione alla situazione dovuta alla pandemia COVID-19
I numeri di assistenza telefonica e i servizi di supporto hanno riferito che la violenza contro donne, bambini e persone LGBTIQ è aumentata durante la pandemia COVID-19 e, di conseguenza, è aumentata la necessità di supporto e assistenza psicosociale. L'aumento dell'utilizzo di Internet durante il blocco ha anche portato a un aumento degli episodi di violenza online.
Le categorie più colpite sono state: donne e bambini che convivono con dei soggetti autori di violenza, donne e bambini con disabilità o migranti, nonché bambini in assistenza alternativa.
Molti servizi di supporto, formali o all'interno della cerchia sociale, sono stati interrotti o non sono più disponibili, rendendo ancora più difficile del solito per le vittime la ricerca di un supporto. Le famiglie hanno sofferto di tensioni eccezionali, preoccupazioni, ansia, solitudine, portando in alcuni casi ad un aumento di violenza o negligenza.
Lo scopo di questa priorità è affrontare i bisogni delle (potenziali) vittime all'interno dei meccanismi di sostegno esistenti, o stabilirne di nuovi, al fine di rispondere al meglio ai bisogni specifici delle donne e dei bambini durante e dopo la pandemia, nonché di finanziare programmi in grado di fornire diagnosi precoci e azioni di prevenzione e di supporto adeguate.
Rafforzare la risposta agli episodi di violenza significa rafforzare le capacità degli attori pertinenti (forze dell’ordine, professionisti giudiziari, organismi di regolamentazione, piattaforme IT) nonché il coordinamento e la cooperazione multidisciplinare fra questi.
In quest’ottica, le azioni possono includere
Quanto all’attinenza alle politiche, il bando mira a contribuire all'implementazione di:
2. Prevenire la violenza di genere affrontando il tema della mascolinità e promuovendo il coinvolgimento di uomini e ragazzi
L'obiettivo è porre fine alla violenza degli uomini e dei ragazzi contro le donne e le ragazze, riconoscendo il ruolo importante che questi possono svolgere nella prevenzione della violenza.
Le azioni possono concentrarsi su diverse aree:
Il focus è su:
(i) affrontare le prassi violente della mascolinità;
(ii) supportare lo sviluppo di relazioni non violente coinvolgendo uomini e ragazzi nelle vesti di alleati a contrasto dei comportamenti violenti;
(iii) trattamento terapeutico degli autori dei crimini attraverso programmi di prevenzione;
(iv) garantire che uomini e ragazzi diventino agenti di cambiamento, beneficiando essi stessi della non violenza e dell'uguaglianza di genere.
L'obiettivo finale dovrebbe essere quello di impegnarsi nell’assicurare il coinvolgimento degli uomini in un processo virtuoso che porti questi ad esigere da altri uomini un cambio di attitudine rispetto al rapporto di potere uomo/donna al fine di combattere la violenza di genere.
Attenzione: la sicurezza e i diritti delle donne e delle ragazze devono ad ogni modo rimanere sempre centrali in tutte le azioni previste.
Attenzione: i progetti che affrontano una delle due priorità sopra elencate dovrebbero prestare particolare attenzione alle esigenze e alle circostanze specifiche di donne e uomini, ragazze e ragazzi, considerati in tutta la loro diversità.
Le attività dovrebbero includere:
Risultati attesi
Priorità 1
Priorità 2
Durata: i progetti dovrebbero avere una durata compresa tra 12 e 24 mesi (sono possibili proroghe, se debitamente giustificate e tramite richiesta formale).
I progetti possono essere nazionali o transnazionali.
I progetti devono rispettare gli interessi e le priorità politiche dell'UE (ambiente, politica sociale, sicurezza, politica industriale e commerciale, ecc.).
Non è consentito il sostegno finanziario a terzi.
Le proposte devono riguardare attività da svolgersi nei paesi ammissibili.
Il bando è aperto ad enti pubblici e privati dotati di personalità giuridica stabiliti in un paese membro dell’Unione Europea o dello Spazio economico europeo o stabiliti in uno dei paesi associati al Programma.
Ulteriori condizioni di eleggibilità
Attenzione: i progetti dovrebbero essere elaborati in stretta collaborazione con e / o essere guidati da attori chiave appropriati, come ad esempio case rifugio per donne vittime di violenza, agenzie di protezione dell'infanzia, Barnahus, polizia, servizi socio-sanitari, soggetti appartenenti al settore dell'istruzione, magistratura, organizzazioni di sostegno alle vittime, ecc.
La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 17.700.000 Euro, così ripartiti:
Budget del progetto: nessun limite.
Attenzione: la sovvenzione concessa può anche essere inferiore all'importo richiesto.
Tasso di cofinanziamento: 90%
CERV-2021-DAPHNE
Pagina web per formulari e documenti
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
Si richiama l’attenzione sui seguenti aspetti, considerati fondamentali per sviluppare una proposta di successo:
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