Pronto Badante - Contributi a progetti sperimentali volti alla realizzazione di interventi di sostegno e integrazione per le famiglie con anziani e/o anziani soli nell'area dell'assistenza familiare

Scadenza: 22 dicembre 2017
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Bando scaduto
SCADENZA

22 dicembre 2017

PROGRAMMA DI RIFERIMENTO

OBIETTIVO
La Regione Toscana, al fine di dare prosecuzione agli interventi sperimentali e consolidare la qualità del welfare territoriale, attraverso politiche sociali
innovative e di inclusione, ha pubblicato il nuovo bando per l'erogazione di contributi regionali a progetti sperimentali volti alla realizzazione di interventi di

sostegno e integrazione per le famiglie con anziani e/o anziani soli nell'area dell'assistenza familiare di cui al Progetto regionale "Pronto Badante".

Il bando, rivolto ai soggetti del terzo settore, prevede di finanziare un progetto a cui sarà
affidato il numero verde e 29 progetti, uno per ciascun ambito territoriale, che dovranno supportare il servizio del numero verde,

attivare interventi di assistenza, informazione e tutoraggio, erogare i buoni lavoro destinati alle famiglie.

Il Progetto sperimentale "Pronto Badante - Interventi sperimentali di sostegno e integrazione nell'area dell'assistenza familiare", della durata di 12 mesi, attivo su tutto il territorio regionale dal 1°
marzo 2017 e che si concluderà a fine febbraio 2018, infatti, ha come obiettivo il sostegno alla famiglia con anziano convivente o all'anziano che vive da solo,

nel momento in cui si presenta la prima fase di fragilità dell'anziano, garantendo la copertura di questo delicato momento quasi totalmente scoperto, al fine di ridurre i rischi di isolamento e disagio di tutti i componenti della famiglia.

La finalità del presente bando consiste nella presentazione di progetti finalizzati alla realizzazione di azioni sperimentali di sostegno temporaneo alla famiglia
e all'anziano che si trova, per la prima volta, in situazione di difficoltà, fragilità e disagio, in un'ottica di risposta immediata ai bisogni emergenti dovuti alla
gestione improvvisa dell'anziano fragile. L'idea guida, infatti, è rappresentata dalla constatazione che la famiglia e la persona anziana in difficoltà devono

essere al centro degli interventi progettati e l'azione deve essere individualizzata e fornire una corretta risposta ai bisogni.

Si prevede infatti la sperimentazione e la realizzazione di un nuovo modello di "presa in carico domiciliare" rivolta all'anziano in difficoltà, per il supporto alla
famiglia di interventi di qualità che si propongono di soddisfare bisogni (sociali, socio-assistenziali, socio-sanitari) che si rendano necessari nel periodo di
valenza dell'intervento e successivamente a questo. Tale attività si propone altresì di contrastare la solitudine delle persone anziane fragili e promuovere la
socializzazione e l'integrazione sociale attraverso lo sviluppo di una rete di protezione a supporto della famiglia e della persona anziana con il coinvolgimento

del volontariato, dei soggetti del Terzo settore e di tutta la comunità.

Si prevede pertanto l'attivazione di un Numero Verde dedicato alla famiglia con anziano convivente o all'anziano che vive da solo, un intervento di
informazione, orientamento e tutoraggio, attraverso l'invio, entro 24 ore massimo 48 ore, di un operatore autorizzato presso l'abitazione dove risiede
l'anziano in stato di difficoltà, e l'erogazione di un sostegno economico, una tantum, per l'attivazione di un rapporto di assistenza familiare con un assistente

familiare.

Gli interventi sperimentali devono essere, inoltre, volti a:

-

consolidare la qualità del welfare territoriale, attraverso la collaborazione con i servizi territoriali propedeutica anche all'attività di formazione;

-

consolidare la capillarità della diffusione sul territorio compreso l'integrazione di tutti i soggetti operanti nell'area dell'assistenza familiare;

-

favorire l'innovazione e l'inclusione sociale.

La Regione Toscana nella fase attuativa delle azioni favorirà la stretta collaborazione dei servizi territoriali a livello di Zona-distretto con gli enti coinvolti nelle
azioni di cui al presente bando. Il piano di comunicazione a supporto del Progetto "Pronto Badante – Interventi sperimentali di sostegno e integrazione
nell'area dell'assistenza familiare in Toscana", finalizzato a pubblicizzare le attività, tra cui il Numero Verde, le azioni e i risultati degli interventi, è attivato

dalla Regione Toscana.

DESCRIZIONE
La Regione Toscana, al fine di dare prosecuzione agli interventi sperimentali e consolidare la qualità del welfare territoriale, attraverso politiche sociali
innovative e di inclusione, ha pubblicato il nuovo bando per l'erogazione di contributi regionali a progetti sperimentali volti alla realizzazione di interventi di

sostegno e integrazione per le famiglie con anziani e/o anziani soli nell'area dell'assistenza familiare di cui al Progetto regionale "Pronto Badante".

Il bando, rivolto ai soggetti del terzo settore, prevede di finanziare un progetto a cui sarà
affidato il numero verde e 29 progetti, uno per ciascun ambito territoriale, che dovranno supportare il servizio del numero verde,

attivare interventi di assistenza, informazione e tutoraggio, erogare i buoni lavoro destinati alle famiglie.

AZIONI FINANZIATE

Sono destinatari degli interventi gli anziani conviventi in famiglia e/o gli anziani che vivono soli rientranti nelle seguenti condizioni:

-

età uguale o superiore a 65 anni, la cui condizione di difficoltà, fragilità e disagio si manifesta nel periodo di validità del presente progetto;

-

residenza in Toscana;

-

non avere un progetto di assistenza personalizzato (PAP) con interventi già attivati da parte dei servizi territoriali, rientrante nel sistema della non-autosufficienza.

I progetti finanziati dovranno svilupparsi e fare riferimento principalmente alle seguenti attività:

"Numero Verde e Coordinamento regionale", sarà finanziato 1 progetto che dovrà soddisfare l'intero ambito territoriale: -

gestione Numero Verde dedicato;

-

attività di prima informazione sul servizio Pronto Badante alla famiglia e all'anziano che chiamano il Numero Verde:

-

segnalazione della famiglia e dell'anziano ai soggetti del Terzo settore individuati come soggetti capofila di ogni area territoriale/Zona-distretto, ai fini della presa in carico e della successiva visita domiciliare;

coordinamento regionale con tutti i soggetti coinvolti dal progetto;

-

attività di formazione per gli operatori;

-
monitoraggio costante di tutte le attività del progetto (n. telefonate, n. visite domiciliari effettuate, n. libretti famiglia o altra modalità che si renda necessaria ai fini dell'erogazione del contributo una tantum di

300€, etc.);

-

produzione di report suddivisi per Zona - distretto e soggetto capofila da inviare alla Regione Toscana e ai soggetti coinvolti dal progetto;

-

gestione dei rapporti con INPS per le attività inerenti ai libretti famiglia o altra modalità che si renda necessaria ai fini dell'erogazione del contributo una tantum di 300 €;

-

supporto per le attività di controllo sulle dichiarazioni sottoscritte dai beneficiari dei libretti famiglia ai sensi del D.P.R. 445/2000;

-

attività di orientamento e informazione per l'individuazione di assistenti familiari in conformità a quanto previsto dalla normativa statale e regionale in materia;

-

raccordo e collaborazione con la Regione Toscana per l'esecuzione di ulteriori attività che questa ritenga opportuno attivare per il buon andamento del progetto.

"Attività di assistenza, informazione e tutoraggio" saranno finanziati 25 progetti, uno per ciascun ambito territoriale così come indicato nell'Elenco contributo Zone:

-

raccordo e collaborazione con il soggetto che gestisce il Numero Verde;

-

presa in carico della segnalazione della famiglia e/o dell'anziano;

-

visita domiciliare entro 24H massimo 48H dalla presa in carico della segnalazione della famiglia e/o dell'anziano pervenuta al Numero Verde;

-
sperimentazione e realizzazione di un nuovo modello di "presa in carico domiciliare" rivolta all'anziano in difficoltà, per il supporto alla famiglia di interventi di qualità che si propongono di soddisfare bisogni (sociali,
socioassistenziali, socio-sanitari) che si rendano necessari nel periodo di valenza dell'intervento e successivamente a questo, per contrastare la solitudine delle persone anziane fragili e promuovere la socializzazione e

l'integrazione sociale;

-

monitoraggio costante da effettuarsi telefonicamente o tramite operatore a casa per la valutazione dell'andamento del bisogno e degli interventi effettuati;

-
attivazione e sviluppo di una rete di protezione a supporto della famiglia e della persona anziana con il coinvolgimento del volontariato, dei soggetti del Terzo settore e di tutta la comunità, al fine di potenziare la

socializzazione e l'integrazione sociale;

-
assistenza nell'erogazione del contributo, una tantum, di 300€, attraverso l'attivazione del libretto famiglia nella procedura telematica INPS, mediante i soggetti previsti dall'art. 54 bis del decreto legge 24 aprile
2017, n. 50 - introdotto dalla Legge di conversione 21 giugno 2017, n. 96, o altra modalità che si renda necessaria per l'attivazione del rapporto di lavoro con un assistente familiare (sono esclusi il coniuge e i

parenti/affini entro il I grado);

-

tutoraggio in itinere e prima formazione "on the job" personalizzata, direttamente a casa dell'anziano, per aiutare la famiglia e l'assistente familiare nel periodo in cui viene attivato il rapporto di assistenza familiare;

-

attività di formazione interna rivolta agli operatori coinvolti sul territorio;

-
integrazione e collaborazione con il sistema territoriale dei servizi pubblici e privati che operano sul territorio, attraverso l'individuazione di un referente che si interfaccia con la direzione della propria Zona -
distretto di competenza per dare continuità ai percorsi di presa in carico, per segnalare eventuali bisogni non conosciuti ai servizi territoriali e per l'invio dei report riguardanti i dati dell'attività. Il referente deve altresì

interfacciarsi con i medici di medicina generale o loro aggregazioni funzionali territoriali (AFT) della Zona - distretto di riferimento;

-

monitoraggio della qualità del servizio e dell'evoluzione del bisogno attraverso rilevazioni periodiche;

-

raccordo e collaborazione con la Regione Toscana per l'esecuzione di ulteriori attività che questa ritenga opportuno attivare per il buon andamento del progetto.

CHI PUO' PARTECIPARE

Possono accedere ai benefici i soggetti del terzo settore, con sede operativa all'interno del territorio della Regione Toscana, come di seguito specificato:

-

organizzazioni di volontariato iscritte al registro regionale delle organizzazioni di volontariato;

-

associazioni e enti di promozione sociale iscritte al registro regionale dell'associazionismo di promozione sociale;

-

cooperative sociali iscritte al registro regionale delle cooperative sociali;

-

fondazioni riconosciute iscritte al registro regionale delle persone giuridiche;

-

enti di patronato;

-

enti riconosciuti delle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese approvate con legge;

-

altri soggetti privati non a scopo di lucro, ad esclusione delle organizzazioni di volontariato e delle cooperative sociali iscritte nei registri di regioni diverse dalla Regione Toscana.

Un progetto può essere presentato ed attuato o da un unico soggetto proponente o da più soggetti in collaborazione tra loro, che soddisfano tutti le condizioni previste, individuando sin dal momento della presentazione

del progetto, il soggetto capofila.

I soggetti di cui sopra possono presentare fino a un massimo di 2 progetti, pena l'inammissibilità delle relative domande, in qualità di soggetto unico proponente o come soggetto capofila, nell'ambito dell'azione "Attività

di assistenza, informazione e tutoraggio". Gli stessi soggetti possono inoltre essere partner in più progetti.

Tale limitazione non si applica all'azione "Numero Verde e Coordinamento regionale", pertanto è possibile che lo stesso soggetto possa risultare soggetto capofila o soggetto unico proponente per un massimo di 2 progetti

relativi all'azione "Attività di assistenza, informazione e tutoraggio", e per l'azione "Numero Verde e Coordinamento regionale".

ENTITA' CONTRIBUTO

Le risorse disponibili ammontano complessivamente a € 2.131.000,00 così distribuite:

€ 300.000,00 per l'azione "Numero Verde e Coordinamento regionale";

€ 1.831.000,00 per l'azione "Attività di assistenza, informazione e tutoraggio".

La Regione cofinanzia i progetti attraverso un contributo a fondo perduto nella misura massima dell'80% del costo complessivo del progetto così suddiviso:

-

per l'azione "Numero Verde": contributo massimo erogabile € 300.000,00 a copertura dell'intero ambito territoriale.

-

per l'azione "Attività di assistenza, informazione e tutoraggio": come da ripartizione indicata nell'Elenco contributo Zone, per un importo complessivo di euro 1.831.000,00

COME PARTECIPARE

PAESI AMMISSIBILI

REFERENTE

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SITO WEB

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FORMULARI E DOCUMENTI

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali. - NULL

CODICE AUTORE

22/11/2017_CAD

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