PSR Emilia-Romagna (2014-2020): Misura 6, Operazione 6.4.02: Diversificazione attività agricole con impianti per la produzione di energia da fonti alternative

Scadenza: 8 novembre 2016
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Bando scaduto
SCADENZA

8 novembre 2016

PROGRAMMA DI RIFERIMENTO

OBIETTIVO
Con il presente avviso la Regione Emilia-Romagna disciplina l’attuazione del primo avviso
pubblico relativo agli interventi previsti nel Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 – Misura 6
“Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese”, Tipo di Operazione 6.4.02 “Diversificazione
attività agricole con impianti per la produzione di energia da fonti alternative” secondo i contenuti

definiti nel PSR medesimo.

L’Operazione 6.4.02 “Diversificazione attività agricole con impianti per la produzione di energia da
fonti alternative” risponde ai fabbisogni F6 "Favorire la diversificazione delle attività agricole e
agroindustriali" e F21 "Sviluppare le bioenergie a basse emissioni di inquinanti anche promuovendo
l’utilizzo di sottoprodotti agro-industriali" del PSR 2014-2020, contribuendo prioritariamente alla
Focus area P5C "Favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili,
sottoprodotti, materiali di scarto, residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della
bioeconomia", attraverso il sostegno di interventi nella creazione e nello sviluppo di attività extraagricole,

in particolare per la realizzazione di impianti per:

- la produzione,

- il trasporto

- la vendita di energia e/o calore.

DESCRIZIONE
“Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese”, Tipo di Operazione 6.4.02 “Diversificazione
attività agricole con impianti per la produzione di energia da fonti alternative” secondo i contenuti

definiti nel PSR medesimo.

L’Operazione 6.4.02 “Diversificazione attività agricole con impianti per la produzione di energia da
fonti alternative” risponde ai fabbisogni F6 "Favorire la diversificazione delle attività agricole e
agroindustriali" e F21 "Sviluppare le bioenergie a basse emissioni di inquinanti anche promuovendo
l’utilizzo di sottoprodotti agro-industriali" del PSR 2014-2020, contribuendo prioritariamente alla
Focus area P5C "Favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili,
sottoprodotti, materiali di scarto, residui e altre materie grezze non alimentari ai fini della
bioeconomia", attraverso il sostegno di interventi nella creazione e nello sviluppo di attività extraagricole,

in particolare per la realizzazione di impianti per:

- la produzione,

- il trasporto

- la vendita di energia e/o calore.

AZIONI FINANZIATE

L’Operazione è applicabile su tutto il territorio regionale nelle seguenti aree rurali:

- Aree rurali con problemi di sviluppo (zone D)

- Aree rurali intermedie (zone C)

- Aree ad agricoltura intensiva e specializzata (zone B)

- Aree urbane e periurbane (zone A).

Nell’allegato A sono riportati tutti i comuni della regione Emilia-Romagna con l’indicazione
dell’area rurale di appartenenza, nonché i comuni oggetto di intervento Strategia Aree Interne (aree

progetto).

Tipologie di intervento: sono ammesse al sostegno le seguenti tipologie di intervento per la realizzazione di impianti per la

produzione, trasporto e vendita di energia e/o calore quali:

- centrali termiche con caldaie alimentate prevalentemente a cippato o a pellets (potenza

massima di 3 Mwt);

- impianti per la produzione di biogas (potenza massima di 3 Mwt) dai quali ricavare energia

termica e/o elettrica (compresa cogenerazione);

- impianti per la produzione di energia eolica (potenza massima di 1 Mwe);

- impianti per la produzione di energia solare (potenza massima di 1 Mwe o 3 Mwt, sono

esclusi gli impianti a terra);

- impianti per la produzione di energia idrica (piccoli salti – potenza massima di 1 Mwe);

- impianti per la produzione di biometano (potenza massima di 3 Mwt);

- impianti combinati per la produzione di energia da fonti rinnovabili: in tali impianti la parte
termica dovrà avere potenza massima di 3 Mwt e la parte elettrica dovrà avere potenza

massima di 1 Mwe;

- impianti per la produzione di pellets e oli combustibili da materiale vegetale;

- piccole reti per la distribuzione dell'energia e/o impianti intelligenti per lo stoccaggio di
energia a servizio delle centrali o degli impianti realizzati in attuazione del presente avviso nel
limite massimo del 20% della spesa ammissibile del progetto presentato ed a condizione che

tale rete e/o impianto sia di proprietà del beneficiario.

Gli impianti devono essere progettati e sostenibili con l'utilizzo di risorse naturali rinnovabili o di

soli sottoprodotti o scarti di produzioni agricole, forestali o agroalimentari.

Gli impianti devono essere dimensionati per produrre energia elettrica e/o calorica superiore ai

consumi aziendali e conseguentemente almeno parzialmente venduta o ceduta a terzi.

Per le potenze massime degli impianti si deve far riferimento a quelle dichiarate dai produttori degli

stessi o certificate da tecnico abilitato.

Spese ammissibili:

- costruzione, ristrutturazione e miglioramento di beni immobili strettamente necessari ad

ospitare gli impianti oggetto di finanziamento;

- opere murarie, edili e di scavo per la realizzazione delle reti di distribuzione;

- acquisto di nuovi impianti, macchinari, attrezzature e forniture per la produzione di energia
fino a copertura del valore di mercato del bene, e nei limiti di quanto strettamente necessario

alla realizzazione dell’intervento secondo le migliori tecniche di progettazione in materia;

- spese generali collegate alle spese di cui ai punti precedenti nel limite massimo del 10% della

spesa ammissibile. Tale voce comprende anche le spese tecniche e professionali;

- acquisto di attrezzature informatiche e relativo software inerenti o necessari all'attività di

produzione, trasporto, vendita di energia e/o calore oggetto di sostegno.

CHI PUO' PARTECIPARE
Possono beneficiare degli aiuti di cui al presente avviso gli imprenditori agricoli, ai sensi dell'art.

2135 del Codice Civile, singoli o associati.

I beneficiari persone fisiche devono possedere la cittadinanza italiana ovvero di uno degli Stati
membri dell’U.E.. Le società devono avere sede legale nel territorio italiano o in uno degli Stati

membri della U.E..

Le imprese agricole, inoltre, devono:

- avere quale attività o oggetto sociale l’esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c.;

- essere iscritte ai registri della C.C.I.A.A. nella sezione imprese agricole;

- risultare iscritte all’Anagrafe regionale delle Aziende Agricole con posizione debitamente
aggiornata e validata; a tale proposito si precisa che, anche in caso di aggiornamento di fascicolo
aziendale preesistente, lo stesso dovrà essere coerente con le previsioni della determina del
Servizio Aiuti alle imprese n. 15462 del 4 dicembre 2012, avente per oggetto ”Regolamento
regionale 17/2003 – Rideterminazione del contenuto informativo dell’Anagrafe delle aziende

agricole e della fonte documentale – Ridefinizione dell’allegato A”;

- avere, in caso di società, durata del contratto societario almeno pari a quella del periodo di

vincolo di destinazione delle opere;

- rientrare, per dimensioni, nella definizione di micro e piccola impresa secondo quanto stabilito

dal Reg. (UE) n. 702/2014 che sinteticamente vengono così caratterizzate:

“microimprese” : un’impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo e/o un

totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro;

“piccola impresa”: un’impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo e/o

un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro.

Tutti i sopraindicati requisiti devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda.

Possono essere presentati progetti di qualsiasi importo di spesa ammissibile superiore ai minimi
previsti fermo restando che il contributo massimo concedibile sarà comunque calcolato nel rispetto

del regime “de minimis”.

Ciascuna impresa non può presentare più di una domanda.

ENTITA' CONTRIBUTO

Il presente avviso pubblico è a valere su un ammontare complessivo di Euro 11.157.975,20.

Il sostegno, in forma di contributo in conto capitale, sarà pari al 50 % della spesa ammissibile a
contributo o minor percentuale qualora il beneficiario, in sede di domanda di sostegno, richieda una percentuale di sostegno inferiore ai fini del rispetto dei limiti massimi di cumulabilità dei contributi
pubblici prevista dalla normativa nazionale (incentivi in materia di produzione di energia da fonti

alternative). Il contributo minimo richiedibile è pari al 20%.

COME PARTECIPARE
Le domande di sostegno, pagamento e variante vanno presentate utilizzando il Sistema Informativo
Agrea (SIAG), secondo le procedure, le modalità e la modulistica indicate dall’Agenzia Regionale
per le Erogazioni in Agricoltura (AGREA) per l’Emilia-Romagna, disponibili sul sito

http://agrea.regione.emilia-romagna.it.

PAESI AMMISSIBILI

REFERENTE

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SITO WEB

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FORMULARI E DOCUMENTI
Bando

Allegati

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali. - NULL

CODICE AUTORE

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