PSR: Indennità aree Natura 2000 (12.1)

Scadenza: 15 giugno 2017
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Bando scaduto
SCADENZA

15 giugno 2017

PROGRAMMA DI RIFERIMENTO

PSR 2014-2020 (FEASR), Misura 12, Sottomisura 12.1

OBIETTIVO

Il presente Avviso rientra nell'ambito della Misura 12 - Indennità Aree Natura 2000, Sottomisura 12.1 del PSR 2014-2020 (FEASR).

Con il bando della Misura 12 – sottomisura 12.1, si attivano le seguenti Operazioni:

Operazione 12.1.01 “Salvaguardia di torbiere”

Operazione 12.1.02 “Conservazione di canneti, cariceti, molinieti”

Operazione 12.1.03 “Conservazione di coperture erbacee seminaturali”

Operazione 12.1.04 “Gestione naturalistica dei prati a tutela della fauna selvatica”

La sottomisura 12.1 intende compensare gli svantaggi determinati dall’adozione dei vincoli contenuti nei Piani di gestione e/o nelle
misure di conservazione delle aree Natura 2000, mediante la corresponsione alle imprese agricole di una indennità che copre i maggiori

costi ed i mancati ricavi causati dal rispetto dei vincoli sopra richiamati.

DESCRIZIONE

Il presente Avviso rientra nell'ambito della Misura 12 - Indennità Aree Natura 2000, Sottomisura 12.1 del PSR 2014-2020 (FEASR).

Con il bando della Misura 12 – sottomisura 12.1, si attivano le seguenti Operazioni:

Operazione 12.1.01 “Salvaguardia di torbiere”

Operazione 12.1.02 “Conservazione di canneti, cariceti, molinieti”

Operazione 12.1.03 “Conservazione di coperture erbacee seminaturali”

Operazione 12.1.04 “Gestione naturalistica dei prati a tutela della fauna selvatica”

La sottomisura 12.1 intende compensare gli svantaggi determinati dall’adozione dei vincoli contenuti nei Piani di gestione e/o nelle
misure di conservazione delle aree Natura 2000, mediante la corresponsione alle imprese agricole di una indennità che copre i maggiori

costi ed i mancati ricavi causati dal rispetto dei vincoli sopra richiamati.

AZIONI FINANZIATE

La misura 12, sottomisura 12.1, è articolata in quattro operazioni, come segue:

Operazione 12.1.01 “Salvaguardia di torbiere”

Con questa operazione s’intende salvaguardare le aree di torbiera e le zone umide con vegetazione di particolare pregio (habitat
3130, 7110*, 7140, 7150 e 7230), che potrebbero essere danneggiate dal calpestio del bestiame se non adeguatamente protette
durante il periodo di pascolamento; in questo modo si vuole conservare l’integrità di aree ad alto valore naturalistico, che potrebbero

degradarsi se utilizzate indiscriminatamente per il pascolo del bestiame.

Le torbiere sono notoriamente accumulatori di carbonio atmosferico grazie alla loro capacità di accumulare la lettiera vegetale in
forma di “torba”. Una loro non conservazione rischia di trasformare le torbiere in fonte che libera anidride carbonica con conseguenti

effetti negativi sul clima.

Operazione 12.1.02 “Conservazione di canneti, cariceti, molinieti”

L’operazione ha l’obiettivo di contribuire alla conservazione di un habitat di interesse comunitario che rappresenta una importante
area umida caratterizzata da una vegetazione peculiare, di particolare importanza per la nidificazione e l’alimentazione della fauna

ornitica.

La vegetazione palustre del canneto è dominata dalla cannuccia di palude (Phragmites australis) o da grandi carici (Carex sp. Pl.)
e da Hibiscus palustris L.; il corteggio floristico del cariceto e del molinieto vede la presenza di Carex Elata all. e Molinia caerulea (L.)
Moench, ma anche di Genziana pneumonanthe L., Hypericum tetrapterum Fries, Allium angulosus L., Parnassia palustris L., Selinum

carvifolia L.

Ritenendo importante ai fini ambientali la conservazione di tali habitat, gli Enti Gestori delle Aree Natura 2000 ove l’habitat è presente
hanno ritenuto opportuno inserire nei propri Piani di gestione il divieto di modificare la destinazione d’uso di tali superfici che diversamente

sarebbero state destinate ad ospitare, laddove possibile, colture a maggior reddito.

Operazione 12.1.03 “Conservazione di coperture erbacee seminaturali”

L’operazione è volta alla conservazione ed al ripristino di un ambiente seminaturale (Habitat H6210) ritenuto di interesse prioritario
in presenza di orchidee, di elevato interesse in termini di biodiversità floristica, importante anche come spazio aperto per la sosta e

l’alimentazione della fauna selvatica.

Operazione 12.1.04 “Gestione naturalistica dei prati a tutela della fauna selvatica”

L’intervento è volto a favorire una gestione naturalistica degli ambienti a prato ricadenti negli habitat 6510 (Praterie magre da fieno a
bassa altitudine) e 6520 (Praterie montane da fieno), posti a quote altitudinali inferiori ai 1400 metri, finalizzata alla salvaguardia della

fauna selvatica, in particolare dell’Averla piccola.

Promuovere la presenza e la conservazione dell’Averla piccola, ritenuta specie ombrello, significa incrementare nei suddetti habitat la

presenza di insetti, rettili e micro mammiferi di cui essa si nutre, con un aumento sostanziale di biodiversità.

La gestione a scopo naturalistico dei prati viene attuata attraverso il mantenimento di alcune porzioni della superficie a prato non

sfalciate, in cui la fauna selvatica, in particolare l’Averla Piccola, può trovare un ambiente favorevole alla sopravvivenza.

Per la presente operazione si fa riferimento alle superfici ricadenti in Zone di Protezione Speciale (ZPS), Siti di importanza comunitaria

(SIC) o ZSC (Zone Speciali di Conservazione) nelle quali sia presente e cartografato uno o più dei seguenti habitat:

- Habitat 6510 Praterie magre da fieno a bassa altitudine;

- Habitat 6520 Praterie montane da fieno.

CHI PUO' PARTECIPARE

Possono presentare domanda per accedere ai benefici dell’operazione 12.1.01 gli imprenditori agricoli nelle seguenti forme giuridiche:

- Imprese agricole individuali

- Società agricole

- Società cooperative agricole

I richiedenti devono possedere una partita IVA aperta in data antecedente al 1/1/2017, così come risultante dall’anagrafe tributaria; tale requisito deve essere posseduto anche dai richiedenti con sede legale nel Comune di Livigno.

I richiedenti devono inoltre essere allevatori di bestiame (Bovini/bufalini, Equidi, ovini e caprini) registrati in Banca Dati Nazionale (BDN) con centro aziendale zootecnico in Lombardia.

Per allevatore di bestiame si intende il titolare di una impresa agricola con:

• Codice di allevamento attivo al 1/1/2017 e un codice allevamento di alpeggio su cui insiste la superficie richiesta a premio;

• Consistenza media dichiarata dell’allevamento per l’anno in corso maggiore di zero.

ENTITA' CONTRIBUTO

La dotazione finanziaria è di 1.000.000,00 di euro

Le condizioni di ammissibilità all’Operazione 12.1.01 sono riferite ai seguenti ambiti:

- condizioni relative al richiedente;

- condizioni relative alle superfici ed alle colture.

Tutte le condizioni di ammissibilità devono essere soddisfatte durante l’anno di impegno e vengono verificate sia al momento della

presentazione della domanda sia durante le fasi istruttorie (ammissibilità, pagamento anticipo e pagamento saldo).

COME PARTECIPARE

Per l’anno 2017 i soggetti individuati nelle singole operazioni della Misura 12 possono presentare una domanda di sostegno per ac­cedere ai benefici della Misura, ai sensi dell’art.30 del regolamento (UE) n.1305/2013. Tale domanda vale anche come domanda di pagamento del premio.

La domanda di sostegno deve essere presentata esclusivamente per via informatica entro le ore 24.00 del 15 maggio 2017 come previsto dall’ar­ticolo 13 del Reg.(UE) 809/2014. Sarà possibile presentare le domande in Sis.Co. a partire dal 3 aprile 2017.

PAESI AMMISSIBILI

REFERENTE

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SITO WEB

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FORMULARI E DOCUMENTI

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali. - NULL

CODICE AUTORE

15/01/2017_CAD

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