27 marzo 2017
PROGRAMMA DI RIFERIMENTOPSR (2014-2020) - Misura 4 - Investimenti in immobilizzazioni materiali
Sottomisura 4.4 - Sostegno a investimenti non produttivi connessi all'adempimento degli obiettivi agroclimatico- ambientali - Tipo d'intervento 4.4.1
L'intervento propone una attività una tantum di recupero naturalistico straordinario di aree montane e collinari abbandonate, originariamente gestite a prato e pascolo, ora interessate da fenomeni di degrado del cotico erboso da parte di specie aliene, velenose, spinescenti, poco o per nulla appetite anche dagli animali selvatici, che limitano il permanere delle essenze floristiche caratteristiche dei luoghi e assecondano l'avanzamento del bosco.
In considerazione del carattere di assoluta eccezionalità di quanto proposto dal presente intervento, che riguarda superfici ora abbandonate, ma classificate catastalmente agricole, non è stato stabilito nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, alcuna connessione con le linee di intervento previste dalla misura 10, in deroga all'art. 17, comma 1, lett. d) del Reg. UE 1305/2013.
Per quanto attiene l'esecuzione del recupero naturalistico straordinario sulle superfici individuate come habitat ai sensi dell'Allegato I della Direttiva 92/43/CEE, in applicazione della VINCA di programma, le modalità operative devono prevedere il frazionamento della superficie oggetto di intervento ricadenti in ambiti designati dalla Rete Natura 2000 in parti tali da garantire comunque il rifugio della fauna selvatica. Pertanto, in tali ambiti, l'intervento di recupero va frazionato in due annualità così come specificato nei paragrafi 3.1 e 3.2.
Il presente Tipo di intervento si applica anche in attuazione del bando di finanziamento dei Gruppi Operativi (Tipo di intervento 16.1.1) attivato con questa DGR.
DESCRIZIONEL'intervento propone una attività una tantum di recupero naturalistico straordinario di aree montane e collinari abbandonate, originariamente gestite a prato e pascolo, ora interessate da fenomeni di degrado del cotico erboso da parte di specie aliene, velenose, spinescenti, poco o per nulla appetite anche dagli animali selvatici, che limitano il permanere delle essenze floristiche caratteristiche dei luoghi e assecondano l'avanzamento del bosco.
In considerazione del carattere di assoluta eccezionalità di quanto proposto dal presente intervento, che riguarda superfici ora abbandonate, ma classificate catastalmente agricole, non è stato stabilito nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, alcuna connessione con le linee di intervento previste dalla misura 10, in deroga all'art. 17, comma 1, lett. d) del Reg. UE 1305/2013.
Per quanto attiene l'esecuzione del recupero naturalistico straordinario sulle superfici individuate come habitat ai sensi dell'Allegato I della Direttiva 92/43/CEE, in applicazione della VINCA di programma, le modalità operative devono prevedere il frazionamento della superficie oggetto di intervento ricadenti in ambiti designati dalla Rete Natura 2000 in parti tali da garantire comunque il rifugio della fauna selvatica. Pertanto, in tali ambiti, l'intervento di recupero va frazionato in due annualità così come specificato nei paragrafi 3.1 e 3.2.
Il presente Tipo di intervento si applica anche in attuazione del bando di finanziamento dei Gruppi Operativi (Tipo di intervento 16.1.1) attivato con questa DGR.
AZIONI FINANZIATEIl soggetto beneficiario della presente azione deve eseguire un intervento straordinario di recupero naturalistico sulle aree agricole abbandonate e degradate del territorio regionale, comprendente le seguenti possibili operazioni da attivarsi in loco:
a. Sfalcio dell'erba (eseguito sia con falciatrice meccanica, che manualmente);
b. Decespugliamento del terreno con taglio della vegetazione arbustiva (con trattrice dotata didecespugliatore e anche manualmente);
c. Trinciatura, raccolta, concentrazione e allontanamento del materiale di risulta (materiale erbaceo e arbustivo);
d. Taglio della vegetazione arborea invasiva e infestante, inclusa raccolta, concentrazione e allontanamento del materiale di risulta;
e. Intervento manuale di spietramento, nel rispetto delle prescrizioni definite dalla VINCA di Programma;
f. Semina con sementi di specie erbacee autoctone su cotico lacunoso o mancante;
g. Eventuali sistemazioni idrauliche finalizzate alla corretta regimazione delle acque in eccesso allo scopo di sfavorire specie erbacee infestanti che prediligono tali ambienti.
Al fine di definire con certezza l'area di intervento è obbligatorio il preventivo rilievo GPS nonchè il picchettamento identificabile a vista del perimetro dell?area abbandonata oggetto di recupero. Tale rilievo deve essere avallato dal progettista che ha redatto il Piano di Interventi. La restituzione cartografica del rilievo GPS deve seguire lo standard di riferimento regionale Gauss-Boaga fuso ovest e i relativi files devono utilizzare i formati indicati da AVEPA.
Il picchettamento potrà essere escluso lungo quella parte di perimetro della superficie oggetto di intervento che risulta coincidere con confini naturali caratteristici di elementi fisici del territorio (alvei torrentizi, strade agro-forestali, scarpate ecc.) o derivanti da strutture artificiali preesistenti (staccionate, recinti, perimetri murali, formazioni lineari arboree-arbustive, ecc.), delle quali se ne deve riportare adeguata indicazione e descrizione nel Piano di interventi.
I picchetti devono essere posti ai vertici dell'area poligonale e l'interdistanza fra due elementi successivi viene intesa in senso rettilineo. Diversamente, è fatto obbligo di inserire dei picchetti intermedi al fine di determinare in modo rispondente il perimetro dell?area di intervento.
L'altezza dei picchetti deve essere tale da permetterne la visibilità, anche in relazione all'altezza della vegetazione presente nell'area.
I picchetti posizionati in loco devono essere evidenziati, per permetterne una chiara visibilità, con colore o con utilizzo di nastro colorato.
Il progetto di recupero in Rete Natura 2000, anche solo per parte della superficie oggetto di intervento in RN 2000, è frazionato in due lotti operativi distinti. Il primo anno l?intervento deve essere completato su uno dei due lotti, mentre l'anno successivo si deve portare a termine l?attività di recupero sul restante lotto operativo.
Spese ammissibili
a. Taglio dell'erba infestante effettuato con mezzi meccanici;
b. Taglio dell'erba infestante effettuato con mezzi manuali;
c. Taglio di arbusti infestanti effettuato con mezzi meccanici e manuali;
d. Taglio di arbusti infestanti effettuato con mezzi manuali;
e. Trinciatura, raccolta, concentrazione e allontanamento del materiale di risulta erbaceo e arbustivo;
f. Taglio di vegetazione arborea infestante, inclusa raccolta, concentrazione e allontanamento del materiale di risulta;
g. Spietramenti manuali;
h. Inerbimenti con essenze autoctone;
i. Lavori di sistemazione idraulica finalizzati alla corretta regimazione delle acque in eccesso;
j. Spese generali.
CHI PUO' PARTECIPAREa. Agricoltori (art. 4, Reg. (UE) n. 1307/2013);
b. Associazioni e/o Consorzi di proprietari privati e/o gestori di superfici agricole;
c. Enti pubblici o loro associazioni, istituzioni e comunità regoliere.
ENTITA' CONTRIBUTOPer il presente tipo di intervento, l?importo a bando è pari a 4.500.000 di euro.
Il livello dell?aiuto è il 100% del costo dell'investimento.
Il massimale di spesa ammissibile per ciascun progetto è pari a € 40.000
COME PARTECIPARE
PAESI AMMISSIBILI
REFERENTENULL
SITO WEBNULL
FORMULARI E DOCUMENTIPagina web per documenti e formulari
Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali. - NULL
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