Reti per lo sviluppo dell'agricoltura sociale per l'inserimento socio – lavorativo di soggetti in condizioni di svantaggio

Scadenza: 26 luglio 2019
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Fondo sociale europeo 2014-2020

Asse II – Inclusione sociale e lotta alla povertà - Priorità di investimento 9 i) Obiettivo specifico 9.1 ”Riduzione della povertà e dell’esclusione sociale e promozione dell’innovazione sociale”

Bando scaduto

Finalità

La Regione Lazio intende sostenere interventi integrati per la realizzazione di “Reti per lo sviluppo dell’agricoltura sociale per l’inserimento socio – lavorativo di soggetti in condizioni di svantaggi”. I progetti dovranno presentare concrete esperienze di interventi integrati per la realizzazione di reti di economia solidale e sociale, che favoriscano l'inserimento sociale e lavorativo di persone in situazione di svantaggio, anche al fine di rafforzare il tessuto economico sociale e solidale del territorio della Regione Lazio. Le Reti per lo sviluppo dell’agricoltura sociale per l’inserimento socio – lavorativo di soggetti in condizioni di svantaggio dovranno fare riferimento ad uno degli otto ambiti territoriali dell'agricoltura sociale regionale, così come di seguito ripartiti: 1) Roma Capitale A (coincidente con il territorio dei Municipi I, II, X, XI, XII, XIII, XIV, XV); 2) Roma Capitale B (coincidente con il territorio dei Municipi III, IV, V, VI, VII, VIII, IX); 3) Roma Città metropolitana A (coincidente con i territori della ASL Roma 4 e ASL Roma 5); 4) Roma Città metropolitana B (coincidente con il territorio della ASL Roma 6); 5) Provincia di Frosinone; 6) Provincia di Latina: 7) Provincia di Rieti; 8) Provincia di Viterbo. Le proposte progettuali dovranno delineare e attuare esperienze di formazione e inserimento socio-lavorativo nell’ambito dell’agricoltura sociale sapendo connettere i sistemi di relazione esistenti e attivando nuove collaborazioni, orientando la progettualità nella costruzione di veri processi partecipati tra gli stakeholder. In considerazione di ciò, si dovranno elaborare proposte progettuali per la costituzione di servizi comuni al fine di favorire l’inserimento sociale e lavorativo dei soggetti in condizione di svantaggio. In considerazione del carattere sperimentale dell’intervento verrà istituito un gruppo di lavoro tecnico di monitoraggio dell’andamento e dei risultati conseguiti dai progetti finanziati a valere del presente Avviso.

Interventi ammissibili

Ciascuna proposta dovrà sviluppare un’idea progettuale per la costituzione di una Rete per lo sviluppo dell’agricoltura sociale che si riferisca ad uno degli ambiti territoriali indicati nel paragrafo 2.2 del bando sia finalizzata all’attivazione di azioni di inclusione socio-lavorativa di soggetti in condizioni di svantaggio.

Il modello di riferimento che sottende il presente Avviso assume il coinvolgimento attivo di più soggetti nei progetti di inclusione sociale dei destinatari caratterizzati da fragilità al fine di:

- creare e valorizzare modelli organizzativi che possano garantire modalità di inclusione integrate, efficaci e durature;

- garantire la continuità dei servizi in modo che possano costituire per le persone destinatarie un riferimento per quanto possibile stabile, anche in una ottica di una trasferibilità delle buone pratiche realizzate;

- favorire l’integrazione tra tutti i soggetti del sistema, delle risorse disponibili e degli strumenti preposti, anche al fine di evitare duplicazioni e sovrapposizioni.

Il progetto di Rete dovrà prevedere la realizzazione dell’intervento in almeno due sedi localizzate nel territorio dell’ambito territoriale scelto.

Il progetto dovrà altresì esplicitare le modalità di individuazione dei destinatari e i componenti e le caratteristiche della Rete creata, nonché i luoghi di realizzazione degli interventi di agricoltura sociale.

Le Azioni integrate oggetto delle proposte progettuali dovranno essere così articolate:

A. Percorso di inclusione socio-lavorativa

Ciascun progetto dovrà essere rivolto a due gruppi di destinatari ciascuno composto da un numero minimo di 10 e un massimo di 15 soggetti che dovranno svolgere il percorso presso le due sedi dove si svolgeranno le attività progettuali, per un totale complessivo massimo di 25 soggetti destinatari degli interventi. i gruppi di destinatari potranno essere omogenei per tipologia di svantaggio o essere costituiti da destinatari con differenti tipologie di svantaggio.

I progetti oggetto della valutazione del presente Avviso saranno articolati obbligatoriamente nelle seguenti fasi, per una durata complessiva per singolo destinatario di 800 ore:

A.1 Presa in carico e orientamento

In tale ambito dovranno essere previste le seguenti attività:

a) presa in carico: selezione specifica dei/delle partecipanti attraverso procedure che rispettino i principi di trasparenza, pubblicità e parità di trattamento, condotta da una équipe multidisciplinare;

b) orientamento dei soggetti partecipanti (finalizzato alla comprensione delle competenze potenziali ed espresse) anche valutandone il livello di occupabilità;

c) progettazione personalizzata e individuazione dei percorsi che tengano conto delle caratteristiche delle persone, dei loro bisogni, anche in relazione alle diverse fasi della vita su cui intervenire e dei contesti in cui sono inserite (predisposizione dei progetti individuali e pianificazione delle attività specifiche rivolte a ciascun/a partecipante).

Tali attività devono essere realizzate nella fase d’inizio del percorso per l’attivazione e l’inserimento socio-lavorativo che si propone di attuare attraverso l’implementazione del progetto presentato.

A.2 Attività formative

In tale fase si dovrà prevedere la realizzazione di attività di formazione rivolta ai destinatari, coerenti con le finalità del progetto di inclusione socio-lavorativa. Fermo restando le finalità di inclusione sociale dell’Avviso e quelle della formazione volta a fornire elementi conoscitivi propedeutici al successivo percorso di inclusione socio-lavorativa, i percorsi potranno essere progettati in riferimento a profili completi o singole Unità di Competenza di cui al Repertorio regionale delle competenze e dei profili consultabile sul sito http://www.regione.lazio.it/rl_formazione/, anche un’ottica di successivo riconoscimento di crediti formativi e/o di qualificazione degli apprendimenti.

Le classi dovranno essere costituite da un numero minimo di 10 e numero massimo di 15 destinatari per ciascuna delle due sedi dove si svolgeranno le attività progettuali, per un numero complessivo massimo di 25 soggetti coinvolti.

I percorsi formativi possono avere una durata compresa tra un minimo di 70 ore e un massimo di 150 ore e dovranno essere necessariamente realizzati da Operatori accreditati della Formazione Professionale ai sensi della normativa regionale per le utenze speciali.

A.3 Percorsi di inclusione socio-lavorativa

I percorsi di inclusione socio-lavorativa dei destinatari dovranno essere realizzati presso soggetti della Rete attivi nel campo dell’agricoltura sociale. E’ ammissibile l’interruzione del periodo di durata delle attività o la sostituzione della persona per esigenze derivanti dallo stato di salute della persona accolta o per cause di forza maggiore. La partecipazione dei destinatari al progetto deve risultare da apposito Registro delle presenze.

Tutto il percorso di inclusione deve essere oggetto di un costante tutoraggio del partecipante finalizzato a favorire l’avvicinamento dei destinatari all'inserimento socio-lavorativo. L’accoglienza inoltre deve essere svolta nel rispetto della sicurezza e della prevenzione degli infortuni delle persone accolte che devono essere obbligatoriamente coperte da idonea polizza assicurativa.

Il periodo dell’esperienza presso il soggetto partner della Rete attivo nel campo dell’Agricoltura Sociale non costituisce rapporto di lavoro.

B. Attività di informazione e disseminazione dei risultati

In questa fase del progetto dovranno essere realizzate attività di informazione, disseminazione e divulgazione, anche in itinere, delle attività del progetto di inclusione socio-lavorativa dei soggetti svantaggiati e dei risultati raggiunti del progetto attraverso l’organizzazione di incontri, eventi, seminari, workshop, focus group, al fine di permettere a una comunità ampia di cittadini di conoscere e valorizzare gli esiti del progetto.

C. Monitoraggio e valutazione

La realizzazione dei percorsi dovrà essere accompagnata da una attività continuativa di monitoraggio volta alla verifica di eventuali problematicità del progetto verificando anche le necessità di modifica dello stesso e il potenziamento delle reti a supporto del progetto. In questa fase dovranno essere predisposte le relazioni individuali di attestazione delle attività svolte delle competenze acquisite e una relazione finale relativa all’intero progetto.

Per soggetti in condizione di svantaggio si intendono:

- giovani tra i 18 e i 29 anni in condizioni di disagio economico e sociale definito dai seguenti elementi: inoccupazione persistente, famiglie multiproblematiche, condizioni a rischio per uso stupefacenti e micro criminalità;

- persone prese incarico e/o censite dai servizi socio-sanitari con problemi di dipendenza da alcool e sostanza stupefacenti o psicotrope, con problemi di dipendenza da gioco d’azzardo patologico nonché di altre forme di dipendenze anche non legate a sostanze;

- persone dimesse da ospedali psichiatrico-giudiziari;

- persone in misura alternativa alla detenzione o in misura di sicurezza in carico agli Uffici di Esecuzione Penale Esterna;

- donne vittime di violenza prese in carico dalla rete antiviolenza e avviate verso percorsi di autonomia;

- disabili (art.3 comma 1 della legge 104/92) e/o persone con disagio psichico diagnosticato dalle strutture sanitarie pubbliche, con esclusione dei soggetti per cui sia certificata la non collocabilità al lavoro;

- migranti che godano dello stato richiedenti asilo o beneficiari di protezione internazionale.

Chi può partecipare

Possono presentare una sola proposta progettuale per un solo ambito territoriale, tra quelli indicati al par. 2 dell’Avviso, ATI/ATS costituite/costituende finalizzate alla realizzazione di Reti per lo sviluppo dell’ agricoltura sociale, finalizzate inclusione socio-lavorativa dei destinatari di cui al par. 4., formate dai seguenti soggetti:

Il capofila dell’ATI/ATS dovrà essere uno tra i soggetti del terzo settore di cui all'art. 4, comma 1 del D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo Settore). Nelle more dell'operatività del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore e ai sensi dell'art. 101 (norme transitorie e di attuazione), comma 2 del Codice, il requisito dell'iscrizione al Registro Unico Nazionale del terzo settore deve intendersi soddisfatto da parte degli enti attraverso la loro iscrizione, alla data di pubblicazione del presente Avviso, in uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore.

L’ATI/ATS dovrà essere costituita dal capofila insieme ad almeno uno dei seguenti soggetti:

a) - cooperativa sociale di cui all’articolo 2, comma 1, della legge 18 agosto 2015, n. 141 che esercitano attività agricole e che svolgono o hanno svolto attività di Agricoltura Sociale, negli ultimi cinque anni dalla presentazione della candidatura al presente Avviso (l’obbligo non sussiste se la capofila è anche cooperativa sociale di cui all’articolo 2, comma 1, della legge 18 agosto 2015, n. 141);

e/o

- imprenditore agricolo di cui all'articolo 2135 del codice civile;

b) Operatore accreditato per la Formazione Professionale ai sensi della normativa regionale per le utenze speciali.

L’operatore o gli operatori della formazione devono essere già accreditati o devono aver presentato domanda di accreditamento prima della presentazione della proposta, ai sensi della normativa regionale per le utenze speciali.

L’operatore della formazione dovrà essere effettivamente accreditato al più tardi al momento dell’avvio delle attività, a pena di revoca del finanziamento concesso.

L’ATI/ATS potrà comprendere anche la presenza di università e altri enti pubblici.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria: 3.200.000 euro Ciascun progetto potrà avere un importo massimo di 400.000 euro

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

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