Ripopolamento e rivitalizzazione dei centri storici nei comuni più colpiti dagli eventi sismici del 20-29 maggio 2012

Scadenza: 29 novembre 2019
Archiviato

Programma/Ente di finanziamento

Regione Emilia-Romagna: Decreto legge 74/2012 e Ordinanza commissariale n. 2/2019 - Contributi per imprese, associazioni, fondazioni, attività professionali ed enti no profit

Bando scaduto

Finalità

Obiettivo del bando è quello di agevolare nel rispetto delle identità e delle vocazioni dei territori colpiti dal sisma ma anche attraverso un complessivo ridisegno dei luoghi e delle traiettorie di sviluppo - processi di insediamento, riqualificazione e ammodernamento di attività d’impresa, professionali e no profit al fine:

  • di favorire il ripopolamento e la rivitalizzazione delle aree dei centri storici e delle frazioni e/o di altre aree dei Comuni dell’Emilia-Romagna più colpiti dagli eventi sismici accaduti nel maggio del 2012;
  • di preservare il senso di comunità e promuovere il ritorno a normali condizioni di vita sociale ed economica attraverso la realizzazione di interventi orientati alla sostenibilità economica, ambientale e sociale in linea con quanto previsto dall’Agenda 2030 dell’ONU.

Interventi ammissibili

I progetti finanziati devono prevedere interventi aventi ad oggetto l’insediamento e/o la riqualificazione, l’ammodernamento e/o l’ampliamento delle attività d’impresa, professionali e/o no profit in immobili localizzati nelle aree dei centri storici, delle frazioni e/o di altre aree dei Comuni indicati nel Titolo 6 del bando (sezione : Localizzazione degli interventi), che abbiano come obiettivo prioritario quello di aumentare l’attrattività dei luoghi e l’aumento dei flussi di persone verso le aree stesse.

Chi può partecipare

Possono presentare domanda ed essere beneficiari dei contributi previsti nel presente bando le imprese individuali, le società (di persone, di capitali, cooperative), i loro consorzi e/o le società consortili appartenenti a tutti i settori della classificazione Ateco 2007, tranne quello dell’agricoltura di cui alla Sezione A della medesima classificazione, che intendono svolgere o svolgono attualmente un’attività consentita dagli atti di pianificazione comunali disciplinanti le destinazioni d’uso degli immobili sedi degli interventi.

Possono inoltre presentare domanda ed essere beneficiari dei contributi previsti i liberi professionisti che intendono svolgere o svolgono attualmente un’attività consentita dagli atti di pianificazione comunali disciplinanti le destinazioni d’uso degli immobili sedi degli interventi, e in particolare:

a) I liberi professionisti ordinistici, titolari di partita IVA, esercitanti attività riservate, ai sensi dell’art. 2229 del Codice civile, agli iscritti a Ordini o Collegi professionali e alle rispettive Casse di previdenza;
b) le Associazioni professionali o Studi associati di professionisti, titolari di partita Iva, con atto costitutivo registrato all’Agenzia delle Entrate alla data di presentazione della domanda;
c) le Società tra professionisti – STP di cui all’art. 10 c.3 D.Lgs 12/11/2011, n. 183 come regolate dal DM 8 febbraio 2013 n. 34;
d) le Società di professionisti o di ingegneria di cui alle lettere b) e c), comma 1 dell’articolo 46 del D.Lgs. n. 50/2016 (Nuovo Codice degli appalti);
e) le Società tra avvocati di cui alla L. 31 dicembre 2012, n.247 – Nuova disciplina dell’Ordinamento della professione forense;
f) I liberi professionisti non ordinistici, titolari di partita IVA, autonomi, che svolgono attività professionali non rientranti in quelle riservate agli iscritti a Ordini e Collegi professionali, che svolgano prestazione d’opera intellettuale e di servizi e siano iscritti alla gestione separata INPS come previsto dall'art. 2, comma 26 della Legge 335/95, anche appartenenti ad Associazioni professionali riconosciute di cui alla L. n.4/2013;
g) gli studi associati di liberi professionisti, titolari di partita Iva, formalmente costituiti.

Possono inoltre presentare domanda ed essere beneficiari dei contributi previsti i seguenti soggetti che intendono svolgere o svolgono attualmente un’attività consentita dagli atti di pianificazione comunali disciplinanti le destinazioni d’uso degli immobili sedi degli interventi:

  • le associazioni no profit;
  • le fondazioni no profit;
  • gli enti no profit.

Entità del contributo

Le risorse disponibili per finanziare i progetti presentati ai sensi del presente bando sono pari a complessivi 35.000.000. Parte delle suddette risorse, per un importo complessivo massimo pari a € 5.000.000, è destinata al finanziamento degli interventi localizzati nei centri storici e/o nelle frazioni e/o in altre aree dei Comuni con popolazione pari o superiore a 30.000 abitanti, secondo i seguenti importi massimi:

  • € 1.500.000 sono destinati al finanziamento degli interventi da realizzare nel centro storico, nelle frazioni e/o in altre aree del Comune di Carpi;
  • € 1.500.000 sono destinati al finanziamento degli interventi da realizzare nel centro storico, nelle frazioni e/o in altre aree del Comune di Cento;
  • € 2.000.000 sono destinati al finanziamento degli interventi da realizzare nel centro storico, nelle frazioni e/o in altre aree del Comune di Ferrara.

I progetti per i quali viene presentata domanda di contributo dovranno avere una dimensione di investimento non inferiore a € 10.000 esclusa IVA.

A fronte della realizzazione degli investimenti agevolabili ai sensi del presente bando è riconosciuto un contributo a fondo perduto nella misura pari al 70% delle spese ritenute ammissibili.

La misura del contributo è incrementata del 10% in uno dei casi di seguito indicati:

  • qualora l’attività di impresa e/o professionale e/o no proft del richiedente sia caratterizzata dalla rilevanza della presenza femminile e/o giovanile;
  • nel caso in cui i soggetti proponenti i progetti, che abbiano un fatturato annuo pari o maggiore a 2 mln di €, siano in possesso del rating di legalità ai sensi del Decreto dell’articolo 5-ter del decreto-legge 1/2012, come modificato dal D.L 29/2012, convertito con modificazioni dalla Legge 62/2012) e del Decreto MEF-MISE 20 febbraio 2014, n.57;

Il contributo complessivo concedibile, anche in presenza dei requisiti per ottenere l’applicazione delle premialità sopra indicate, non potrà comunque superare l’importo massimo di € 150.000.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili devono essere pertinenti e funzionali all’esercizio dell’attività, sono le seguenti:

a) spese per opere edili, murarie e impiantistiche strettamente collegate al progetto. Tale spesa è riconosciuta nella misura massima di € 8.000 per i progetti presentati dai liberi professionisti indicati nell’articolo 12 del Bando;

b) acquisto di arredi. Tale spesa è riconosciuta nella misura massima di € 6.000 per i progetti presentati dai liberi professionisti indicati nell’articolo 12;

c) acquisto di impianti strettamente connessi all’esercizio dell’attività, di beni strumentali e di attrezzature;

d) acquisto di hardware, software, licenze per l’utilizzo di software, servizi di cloud computing;

e) spese per la realizzazione di siti internet ed e-commerce;

f) spese per l’acquisto e installazione di impianti per la ricarica di mezzi elettrici ad uso gratuito da parte dell’utenza che accede al centro storico, alla frazione e/o all’area ammissibile;

g) spese per l’acquisto di mezzi di trasporto diversi da quelli identificabili come beni mobili iscritti in pubblici registri ai sensi dell’articolo 815 del codice civile (mezzi targati), quali ad esempio: biciclette, biciclette a pedalata assistita, cargo bike, ecc;

h) spese promozionali correlate all’investimento o all’attività nella misura massima del 15% della somma delle voci precedenti;

i) acquisizioni di servizi di consulenza specializzata per la realizzazione del progetto, compresi i costi per la progettazione, direzione lavori e collaudo relativi alle opere edili, murarie e impiantistiche nonché i costi per la presentazione della domanda di contributo alla Regione nel limite massimo del 10% della somma delle voci precedenti.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili devono essere pertinenti e funzionali all’esercizio dell’attività, sono le seguenti:

a) spese per opere edili, murarie e impiantistiche strettamente collegate al progetto. Tale spesa è riconosciuta nella misura massima di € 8.000 per i progetti presentati dai liberi professionisti indicati nell’articolo 12 del Bando;

b) acquisto di arredi. Tale spesa è riconosciuta nella misura massima di € 6.000 per i progetti presentati dai liberi professionisti indicati nell’articolo 12;

c) acquisto di impianti strettamente connessi all’esercizio dell’attività, di beni strumentali e di attrezzature;

d) acquisto di hardware, software, licenze per l’utilizzo di software, servizi di cloud computing;

e) spese per la realizzazione di siti internet ed e-commerce;

f) spese per l’acquisto e installazione di impianti per la ricarica di mezzi elettrici ad uso gratuito da parte dell’utenza che accede al centro storico, alla frazione e/o all’area ammissibile;

g) spese per l’acquisto di mezzi di trasporto diversi da quelli identificabili come beni mobili iscritti in pubblici registri ai sensi dell’articolo 815 del codice civile (mezzi targati), quali ad esempio: biciclette, biciclette a pedalata assistita, cargo bike, ecc;

h) spese promozionali correlate all’investimento o all’attività nella misura massima del 15% della somma delle voci precedenti;

i) acquisizioni di servizi di consulenza specializzata per la realizzazione del progetto, compresi i costi per la progettazione, direzione lavori e collaudo relativi alle opere edili, murarie e impiantistiche nonché i costi per la presentazione della domanda di contributo alla Regione nel limite massimo del 10% della somma delle voci precedenti.

Link e Documenti

Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.

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