1. Affrontare le lacune nella formazione
Rivolta a: personale giudiziario e ufficiali giudiziari, ad esempio mediante attività di formazione transfrontaliera o scambi di buone pratiche di formazione, in tutti i settori del diritto civile, penale e dei diritti fondamentali dell'UE pertinenti per il loro lavoro giudiziario; personale penitenziario e di sorveglianza, ad esempio mediante attività di formazione transfrontaliera o scambi di buone pratiche di formazione, sul diritto dell'UE e sui diritti fondamentali pertinenti per il loro lavoro, anche per contrastare la radicalizzazione dell'estremismo violento in carcere, sulle norme minime stabilite dal Consiglio dell'Europa o programmi di riabilitazione.
2. Sostenere la formazione dei professionisti della giustizia
Attraverso seminari con un facile accesso linguistico (ad esempio fornendo un'interpretazione nelle lingue di tutti i partecipanti, gruppi nazionali di breakout o componenti del programma linguistico) per attrarre operatori legali riluttanti a partecipare a un seminario in una lingua legale straniera e quindi non aver ancora partecipato a attività di formazione transfrontaliera; attività di formazione transfrontaliera per moltiplicatori, come formatori giudiziari o coordinatori dei tribunali del diritto dell'UE, in cui vi è la garanzia che i moltiplicatori trasmetteranno le loro conoscenze ad altri professionisti del diritto in modo sistematico;
Verranno finanziate le seguenti attività:
- Organizzazione di seminari interattivi, i quali includono la somministrazione di moduli formativi creati dalla Commissione Europea in materia di diritto civile UE;
- Scambi bilaterali tra professionisti della giustizia (esclusi giudici e pubblici ministeri, i quali fanno parte del European Judicial Training Network e potrebbero aver già partecipato a eventi di formazione);
- Attività di formazione transfrontaliera, con la finalità di creare una cultura giuridica Europea comune;
- Viaggi studio nelle corti europee;
- Creazione di materiale didattico per formatori, praticanti o per l'auto-apprendimento;
- Aggiornamento, traduzione e/o adattamento di materiale didattico al sistema nazionale di riferimento;
- Strumenti per i formatori (eventi di training per i formatori, metodi e strumenti per l'organizzazione di training in altri paesi) volti a facilitare la loro cooperazione a livello UE.
Le attività di formazione attuate da ciascun progetto devono includere partecipanti (tirocinanti) di diversi paesi ammissibili.
I progetti destinati ai "sistemi giuridici degli Stati membri" (nell'ambito della priorità 2) dovrebbero riguardare i sistemi giuridici che hanno una particolare rilevanza per i partecipanti e coinvolgere esperti legali che saranno in grado di condividere esperienze e confrontare le pratiche di applicazione degli strumenti giuridici dell'UE.
I paesi ammissibili al finanziamento sono i Paesi Membri dell'UE (ad eccezione di Danimarca e Regno Unito) e Albania e Montenegro.
Il capofila e i partner devono essere enti pubblici o privati, o organizzazioni internazionali con sede in uno dei Paesi partecipanti al programma.
Le organizzazioni no-profit possono partecipare solo in qualità di partner di enti pubblici o di organizzazioni no-profit private.
Sono esclusi dal partenariato gli enti affiliati ad un beneficiario per qualsiasi motivo al di fuori del progetto.
Le candidature devono essere presentate da una partnership comprendente almeno 2 organizzazioni (richiedente e partner) attivamente coinvolte nell'attuazione dell'azione proposta.
La partnership deve includere organizzazioni di almeno 2 paesi ammissibili.
La dotazione finanziaria del presente bando è pari a 5 350 000 EURO.
La sovvenzione UE richiesta non può essere inferiore a 75 000 EURO.
Non esiste un limite massimo.
Pagina web per documenti e formulari
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