Sostegno al Settore della pesca e dell'acquacoltura attraverso azioni di ammodernamento o nuova realizzazione di strutture/impianti/attrezzature a servizio delle imprese

Scadenza: 30 novembre 2018
Archiviato
Bando scaduto

Finalità

La Regione Toscana ha approvato il bando finalizzato alla selezione delle domande di contributo per la realizzazione dei progetti previsti nell'ambito della misura F.1.31 az. a "Sostegno al settore della pesca e dell'acquacoltura attraverso azioni di ammodernamento o nuova realizzazione di strutture/impianti/attrezzature a servizio delle imprese" del PRAF.

L'obiettivo della presente misura è quello di favorire sul territorio regionale le iniziative realizzate dalle imprese di pesca e di acquacoltura che operano sul
territorio regionale.

Sono ammessi a contributo i seguenti interventi:

  • acquisto di attrezzature per la conservazione, la lavorazione e la commercializzazione del prodotto ittico,
  • nuova realizzazione e/o all'ammodernamento delle strutture e delle attrezzature per la conservazione e la lavorazione del prodotto ittico,
  • miglioramento delle infrastrutture portuali esistenti,
  • ammodernamento delle strutture esistenti per la concentrazione e la commercializzazione del prodotto comprese le sale per la vendita all'asta.

Interventi ammissibili

Solo per abbonatiClicca qui per vedere i piani di abbonamento [ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ] Le principali categoria di spese ammissibili sono:
  • acquisto di macchinari e attrezzature;
  • opere murarie e impiantistiche strettamente inerenti il progetto;
  • impianti di rifornimento carburante, ghiaccio, approvvigionamento d'acqua, ecc;
  • riqualificazione di sale per la vendita all'asta anche attraverso infrastrutturazioni immateriali (sistemi informativi di gestione della sala);
  • realizzazione di impianti per lo stoccaggio ed il recupero dei rifiuti marini
  • realizzazione o potenziamento impianti di produzione ghiaccio e di erogazione acque in area portuale da destinare esclusivamente ad operatori nel comparto della pesca;
  • aquisto di edifici connesso ad ampliamento delle attività imprenditoriali nel settore della pesca in area portuale per i quali la spesa ammissibile non potrà superare il 20% della spesa globale dell'investimento medesimo al netto delle spese generali e al netto delle spese dello stesso;
  • realizzazione di nuovi edifici connessa all'ampliamento delle attività imprenditoriali nel settore della pesca in area portuale la cui spesa massima ammissibile non può essere superiore al 30% dell'investimento complessivo al netto delle spese generali, al netto delle spese dello stesso e dell'impiantistica;
  • riqualificazione di immobili esistenti per l'ampliamento delle attività imprenditoriali nel settore della pesca in area portuale: per tali iniziative la spesa massima ammissibile non potrà essere superiore al 30% dell'investimento complessivo al netto delle spese generali e al netto delle spese dello stesso e dell'impiantistica;
  • investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto;
  • attrezzature per diminuire la movimentazione manuale di carichi pesanti, escluse le macchine direttamente connesse alle operazioni di pesca;
  • dispositivi di protezione acustica e termica e apparecchi di ausilio alla ventilazione;
  • segnali di emergenza e di allarme di sicurezza;
  • generatori a efficienza energetica;
  • acquisto di terreni non edificati e di terreni edificati nei limiti del 10% della spesa totale ammissibile dell'operazione considerata. Per i siti in stato di degrado e per quelli precedentemente adibiti a uso industriale che comprendono edifici, tale limite è aumentato al 15%. In casi eccezionali e debitamente giustificati, il limite può essere elevato al 20% per operazioni a tutela dell'ambiente. Tale spesa è ammissibile purché gli immobili siano direttamente connessi alla finalità dell'operazione prevista e che non siano stati oggetto, nel corso dei 10 anni precedenti alla data di presentazione della domanda, di un finanziamento pubblico;
  • costruzione e/o ampliamento o miglioramento di impianti di acquacoltura e maricoltura, per la riproduzione e la crescita dei pesci, crostacei e molluschi o altri organismi marini e di acqua dolce di interesse commerciale, ivi comprese le imbarcazioni di servizio delle imprese di acquacoltura;
  • acquisto di macchinari e attrezzature per impianti di acquacoltura e maricoltura e imbarcazioni asservite agli impianti di acquacoltura;
  • spese per il miglioramento delle condizioni d'igiene e sanitarie, delle condizioni ambientali, dei sistemi di produzione anche attraverso l'adozione di innovazioni tecnologiche;
  • lavori di sistemazione o di miglioramento dei circuiti idraulici all'interno delle imprese acquicole, compresi il riciclo dei rifiuti delle acque;
  • opere murarie e impiantistiche strettamente inerenti agli impianti e/o agli accessori;
  • adeguamento dei mezzi alle esigenze aziendali (coibentazione/impianti frigoriferi);
  • spese per impianti che producono energia da fonti rinnovabili per uso esclusivamente aziendale, nei limiti del 15% della spesa riconosciuta ammissibile;
  • acquisto di attrezzatura informatica, compreso il relativo software specifico/specialistico;
  • altre spese previste dal bando in linea con quanto disposto dal documento sulle ammissibili predisposto dal Tavolo istituzionale MiPAAF/Regioni in merito all'attuazione del FEAMP;
  • spese generali (costi generali e costi amministrativi): si tratta di spese collegate all'operazione finanziata e necessarie per la sua preparazione o esecuzione. Sono spese quantificate forfettariamente e ammissibili a cofinanziamento fino ad una percentuale massima del 12% dell'importo totale ammesso.
In linea generale, qualora gli interventi consistano in investimenti destinati ad attrezzature o infrastrutture che consentono il rispetto dei requisiti in materia di ambiente, salute umana o animale, igiene o benessere degli animali previsti dal diritto dell'Unione, il sostegno può essere concesso fino alla data in cui le norme diventano obbligatorie per le imprese. Ai sensi del paragrafo 4 dell'articolo 46 del Reg. (UE) 508/2014, il sostegno non è concesso per l'allevamento di Organismi Geneticamente Modificati. Segue una lista indicativa di spese non ammissibili; altre spese che non rientrano tra quelle riportate al precedente punto saranno valutate caso per caso tenendo conto di quanto stabilito per l'attuazione del FEAMP 2014-2020.

Chi può partecipare

Solo per abbonatiClicca qui per vedere i piani di abbonamento [ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]Possono accedere al bando le PMI operanti nel settore della pesca e dell'acquacoltura in forma singola o associata.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria: 164.323,97 euro Può essere concesso un contributo pubblico fino al 50% della spesa totale ammissibile. Detto massimale potrà essere aumentato fino al 100% nei casi espressamente previsti dal Reg. UE n. 508/2014. Per ogni domanda di contributo la spesa massima ammissibile è di € 250.000,00.

Link e Documenti

Solo per abbonatiClicca qui per vedere i piani di abbonamento [ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]Bando

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali.
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