Solo per abbonati. Clicca qui per vedere i piani di abbonamento La finalità dell’intervento è quello di rafforzare il sistema della ricerca, sia in termini di capitale umano, di eccellenze e strutture dedicate alla stessa, che di capacità di produrre innovazione nel sistema imprenditoriale, con conseguenti ricadute in termini di incremento della competitività e della proiezione internazionale del sistema regionale. In quest’ottica, al fine di consolidare i risultati dell’attività di ricerca e sviluppo, favorendo il trasferimento tecnologico nel tessuto produttivo ed in coerenza con la necessità di sviluppare nuovi profili professionali, i programmi di investimento dovranno prevedere l’assunzione di nuovo personale qualificato mediante apprendistato di alta formazione e ricerca di cui all’art.45 del D.lgs.n.81/2015 (apprendistato per il conseguimento del diploma di Istruzione Tecnica Superiore - ITS, per Attività di ricerca e per Dottorato di ricerca ). La prima piattaforma di ricerca è stata avviata nell’ambito della Manifattura sostenibile e nello specifico nell’area tematica “Progettazione integrata e user-centered”. La piattaforma che verrà avviata con il presente bando, invece, si focalizzerà nell’ambito della domotica, con particolare riguardo alle aree della sensoristica, dell’integrazione e dell’interoperabilità dei diversi componenti e sotto-sistemi domotici e mirerà a sviluppare soluzioni tecnologiche innovative di prodotti e servizi volti a migliorare il comfort, la sicurezza e il benessere della persona in tutti gli ambienti di vita. Il programma di investimento si focalizzerà sulla realizzazione di un polo di innovazione finalizzato allo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative ad alta intensità di conoscenza nell’ambito della domotica ed, in particolare, nelle aree della sensoristica, dell’integrazione e dell’interoperabilità dei diversi componenti e sotto-sistemi domotici, con l’obiettivo di migliorare il comfort, la sicurezza e il benessere della persona in tutti gli ambienti di vita. L’ambito di interesse non è dunque solo quello classico domestico/residenziale, ma potrà includere, in una visione unitaria, anche gli ambienti lavorativi o assistenziali, (fabbriche, scuole, ospedali, etc.), nonché quelli mobili (automobile, yacht e altri mezzi di trasporto pubblico e privato). Le attività di ricerca dovranno essere rivolte allo sviluppo di soluzioni tecnologiche in grado di interconnettere sensori ed algoritmi finalizzati a monitorare in maniera intelligente l’attività dell’utente secondo il paradigma dell’Environmental Awareness, al fine di realizzare ecosistemi intelligenti capaci di fornire comportamenti adattativi e proattivi ai bisogni dell’utente stesso e di garantirne il comfort, la sicurezza e il benessere, assicurando al contempo la sostenibilità energetica ed ambientale. In questo contesto, le tecnologie abilitanti potranno fare riferimento all’Ambient Intelligence (quali ad esempio: Machine Learning and Deep Learning , Data Analytics, Behavioural Analysis, Face Detection, Affective Computing, Wireless Sensor Network, Interoperable Systems, Advanced Human-Machine Interface, Domestic Robotics, Multimedia Systems, Smart Lighting, Smart Energy Systems e e-Health). Potranno svolgere un ruolo fondamentale per lo sviluppo della piattaforma, le tecnologie Cloud, sia per permettere all’utente di muoversi, in maniera consapevole, all’interno dei diversi ambienti di vita avendo sempre a disposizione i propri servizi, sia per fornire la necessaria potenza computazionale richiesta dagli algoritmi alla base dall’intelligenza del sistema. Inoltre, in coerenza con le normative europee recentemente introdotte dal General Data Protection Regulation , la protezione e la sicurezza dei dati personali dovranno rappresentare non solo un requisito fondamentale ma dovranno essere parte attiva dello sviluppo tecnologico mediante la proposizione di nuovi modelli e sistemi finalizzati a tale scopo. Pertanto, in base a quanto sopra, saranno ammessi alle agevolazioni gli investimenti materiali ed immateriali che prevedono la realizzazione di: a) almeno due e massimo tre progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati nelle tematiche sopra descritte, con l’obiettivo di generare soluzioni tecnologiche innovative che potranno essere sperimentate nella infrastruttura sotto specificata. Le imprese facenti parte dell’aggregazione non potranno comunque partecipare contemporaneamente a più di un progetto. Le risorse a disposizione per tale tipologia di investimento dovranno attestarsi fra il 30% e il 60% del costo totale ammissibile; b) una infrastruttura volta ad incentivare le attività innovative mediante la condivisione di strutture e lo scambio di conoscenze e competenze tra imprese ed organismi di ricerca L’infrastruttura del polo di innovazione, oltre ad avere lo scopo di favorire la fertilizzazione delle idee e la contaminazione delle conoscenze, intersecando settori ed ambiti di interesse diversi, avrà anche la finalità di sviluppare e sperimentare le soluzioni tecnologiche adottate, fungendo anche da laboratorio e da dimostratore prototipale. La trasversalità delle applicazioni costituirà un plusvalore in termini di diffusione delle soluzioni adottate ed i risultati andranno resi accessibili alle PMI del territorio regionale. Tale infrastruttura, dovrà risultare attrattiva e sostenibile nel tempo ed avrà quindi un duplice obiettivo: da una parte offrirà la possibilità di mettere in comune diversi ambiti della ricerca, dall’altra acquisirà conoscenze e competenze che saranno poi rese disponibili sul mercato. L’infrastruttura del polo dovrà essere realizzata ex novo e dovrà essere ubicata negli spazi che verranno messi a disposizione per almeno sette anni, in comodato d’uso gratuito o altra forma non onerosa, da Enti Locali o da altri Enti pubblici con i quali l’aggregazione pubblico privata stipulerà apposito accordo o nel caso non si riescano a reperire tali aree, comunque negli spazi di soggetti terzi rispetto al partenariato pubblico privato che presenterà il progetto. L’accesso all’infrastruttura del polo, una volta realizzato, dovrà essere aperto a più utenti e concesso in modo trasparente e non discriminatorio. Le imprese che hanno finanziato almeno il 10% dei costi di investimento della stessa possono godere di un accesso preferenziale a condizioni favorevoli determinate in proporzione al contributo fornito da ciascuna di esse. Tale tipologia di investimento dovrà rappresentare una quota variabile fra il 20% e il 50% del costo totale ammissibile; c) azioni di diffusione e valorizzazione dei risultati dell’attività di ricerca e sviluppo, con particolare riferimento alle imprese di piccole dimensioni, che non dovrà superare il 5% del totale dei costi ammissibili.