Finalità
L'intervento è finalizzato al ripristino della competitività e della redditività del settore agricolo attraverso la riduzione degli effetti negativi causati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici. In riferimento alla Focus Area 3 B “Sostenere la prevenzione e la gestione dei rischi aziendali” e ai fabbisogni F13 e F14, la sottomisura 5.2 è finalizzata al ripristino della competitività e della redditività del settore agricolo attraverso la riduzione degli effetti negativi causati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici. Nello specifico la sottomisura sostiene la realizzazione di investimenti per il ripristino dei terreni e delpotenziale produttivo e zootecnico aziendale danneggiato e/o distrutto dal verificarsi di eventi avversi di carattere eccezionale quali avversità atmosferiche (art. 2, paragrafo 1, lettera h) del Reg. (UE) 1305/2013), calamità naturali (art. 2, paragrafo 1, lettera k) del Reg. (UE) 1305/2013) ed eventi catastrofici (art. 2, paragrafo 1, lettera l) del Reg. (UE) 1305/2013) in conformità alla normativa comunitaria e nazionale vigente. Il sostegno mira, dunque, a favorire la ripresa reddituale del settore agricolo a seguito di calamità naturali, avversità atmosferiche assimilate a calamità naturali e disastri ambientali nei casi in cui l’intensità e la diffusione dei fenomeni calamitosi siano riconosciuti dagli organi competenti. La sottomisura si applica sull’area regionale colpita dall’eccesso di neve e gelo verificatosi nel periodo 5-12 gennaio 2017, il cui carattere di eccezionalità è stato riconosciuto con Decreto del MIPAAF del 28/03/2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 80 del 05/04/2017. Le aziende oggetto di intervento devono risultare collocate nella seguente area, circoscritta con le DDGR n. 174/2017 e n. 331/2017 e a cui si rinvia per la individuazione dei fogli interessati dalla delimitazione: Provincia di Matera: Accettura, Aliano, Bernalda, Calciano, Colobraro, Craco, Ferrandina, Garaguso, Gorgoglione, Grassano, Grottole, Irsina, Matera, Miglionico, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri, Oliveto Lucano, Pisticci, Policoro, Pomarico, Rotondella, Salandra, San Giorgio Lucano, San Mauro Forte, Scanzano Jonico, Stigliano, Tricarico, Tursi e Valsinni. Provincia di Potenza: Abriola, Acerenza, Albano di Lucania, Anzi, Armento, Atella, Avigliano, Banzi, Baragiano, Bella, Brienza, Brindisi Montagna, Calvello, Campomaggiore, Cancellara, Castelluccio Superiore, Castelmezzano, Chiaromonte, Corleto Perticara, Filiano, Forenza, Gallicchio, Genzano di Lucania, Ginestra, Grumento Nova, Guardia Perticara, Lagonegro, Latronico, Laurenzana, Lauria, Lavello, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Maschito, Melfi, Missanello, Montemilone, Muro Lucano, Noepoli, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, Paterno, Pescopagano, Picerno, Pietrapertosa, Pignola, Potenza, Rapolla, Rapone, Rionero in Vulture, Ripacandida, Roccanova, Rotonda, San Fele, San Martino d’Agri, San Severino Lucano, Sant’Angelo Le Fratte, Sant’Arcangelo, Sarconi, Satriano di Lucania, Senise, Spinoso, Tito, Tolve, Tramutola, Trecchina, Vaglio Basilicata, Venosa, Vietri di Potenza, Viggianello e Viggiano
Interventi ammissibili
[ihc-hide-content ihc_mb_type="show" ihc_mb_who="2,3" ihc_mb_template="-1" ]Condizioni di ammissibilità:
- Evento calamitoso verificatosi nel periodo dal 5 al 12 gennaio 2017;
- Il beneficiario deve risultare impresa agricola ai sensi dell’art. 2135 codice civile;
- L’azienda oggetto di intervento deve essere collocata nell’area delimitata dalle Deliberazioni della giunta regionale, n. 174/2017 e n. 331/2017;
- L’evento calamitoso deve aver causato il danneggiamento e/o la distruzione di non meno del 30% del potenziale agricolo interessato;
- Titolarità dei terreni oggetto degli interventi;
Spesa non ammissibile:
- Aiuti al funzionamento;
- Beni assicurabili con agevolazioni Pon di Sviluppo rurale;
- Beni di consumo (sementi, fertilizzanti);
- Mancati guadagni;
- I.V.A.
Sono ammissibili le spese effettivamente sostenute a partire dal 5 gennaio 2017, data di avvenimento della calamità naturale, per i seguenti costi di investimento:
1. ripristino e/o ricostruzione del capitale fondiario (terreni e miglioramenti fondiari, strutture aziendali, impianti di produzione, impianti di stoccaggio, ricoveri animali, serre);
2. ripristino delle scorte vive ovverosia degli animali tenuti in stabulazione presso le strutture aziendali in cui si è verificato l’evento calamitoso;
3. ripristino di impianti arborei produttivi colpiti dalla calamità;
4. acquisto di impianti, macchinari, attrezzature in sostituzione di quelli danneggiati o distrutti, o il ripristino degli stessi;
5. spese generali, quali spese tecnico progettuali, direzione lavori, geologiche ed ambientali, costi per rilascio di autorizzazioni e nulla osta fino al 10% della spesa ammessa, ovvero sino ad un massimo del 4% della spesa ammessa per investimenti in sole macchine e/o attrezzature. Nelle spese generali sono compresi eventuali costi per il rilascio di garanzie;
6. spese per la cartellonistica obbligatoria sino ad € 250.
Il ripristino dei beni distrutti deve avvenire con altri recanti caratteristiche “equivalenti”.
Per quanto attiene le strutture aziendali, ivi compresi gli impianti arborei produttivi, è ammessa la ricostruzione (anche con precedente demolizione), il recupero e la delocalizzazione, quest’ultima se derivante dall’opportunità, per ragioni idrogeologiche, di ricostruire la struttura in un’altra area di sedime aziendale, fermo restando il vincolo del mero ripristino della capacità produttiva esistente prima dell’evento calamitoso. La riallocazione della struttura aziendale potrà avvenire, alle condizioni precedentemente descritte e per ragioni adeguatamente giustificate, anche in aree dell’azienda diverse da quelle di cui sotto, purché ricadenti nel territorio regionale.
Tutti i contenuti riportati su questo sito web sono di proprietà esclusiva della società Obiettivo Europa s.r.l. e sono protetti dal diritto d'autore e dal diritto di proprietà intellettuale.
È assolutamente vietato copiare, pubblicare o ridistribuire in qualsiasi forma e con qualsiasi strumento i contenuti delle schede bandi o qualsiasi altro testo presente su questo sito, se non previa espressa autorizzazione dalla Società titolare dei diritti d'autore e di proprietà intellettuale.