La Regione Lombardia ha pubblicato il bando per lo sviluppo della rete distributiva lombarda di impianti ad uso pubblico di erogazione di metano liquido (GNL), come deliberato nel dicembre scorso dalla giunta su proposta dell'assessorato allo Sviluppo Economico.
L'obiettivo è quello di diffondere sul territorio lombardo impianti a uso pubblico di erogazione del metano in forma liquida (GNL), per creare una rete innovativa di distribuzione di carburante a basso impatto ambientale, che risulti efficace anche per l'approvvigionamento dei mezzi di trasporto pesanti, in particolare per quelli che effettuano spostamenti a medio-lunga percorrenza. L'utilizzo del metano, anche in forma liquida, consente infatti, rispetto agli altri prodotti, e in particolare al gasolio, una riduzione delle emissioni inquinanti e in particolare di polveri sottili (PM10) e di ossidi di azoto (Nox).
A oggi sono circa 425 gli impianti di distribuzione gpl e 166 quelli a metano in esercizio sul nostro territorio.
Sono ammissibili le micro, piccole e medie imprese, rientranti nella definizione di “micro, piccola e media impresa” secondo quanto previsto dall’Allegato I del Regolamento UE 651/2014 del 17 giugno 2014, operanti nel settore della distribuzione dei carburanti e afferenti agli ATECO: G, H, in possesso dei seguenti requisiti:
- avere sede legale o operativa attiva in Lombardia;
- essere iscritte al Registro delle Imprese e risultare attive;
- non rientrare nel campo di esclusione di cui all'art. 1 del Reg. (UE) n. 1407/2013 “De minimis”;
- non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa statale vigente;
- avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza), soci e tutti i soggetti indicati all’art. 85 del D.lgs. 06/09/2011, n. 159 per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall'art. 67 del medesimo D. Lgs. 06/09/2011, n. 159 (c.d. Codice delle leggi antimafia).
Sono ammissibili le spese per la realizzazione di manufatti e attrezzature per l’erogazione del prodotto metano GNL, per un costo minimo di 150.000euro complessivi, consistenti in:
- acquisto e installazione del serbatoio criogenico, dell’impiantistica GNL e delle attrezzature finalizzate alla misura e alla erogazione del prodotto metano in modalità liquida (GNL) anche in forma self service;
- pensilina di copertura dell’area di erogazione;
- manufatti per la messa in sicurezza dell’impianto di GNL;
- oneri di progettazione (nella misura massima del 5% del costo dell’impianto), direzione lavori, consulenza, assistenza e sicurezza
Gli interventi dovranno concludersi entro 18 mesi dalla data di concessione del contributo regionale.
I progetti sono valutati in base ad alcuni criteri localizzativi che premiano la prossimità ad assi viari importanti (autostrade, strade ordinarie principali di interesse regionale), a snodi di traffico (centri di interscambio ferro-gomma, terminal modali) e la collocazione in bacini d'utenza carenti di impianti di metano.
Sono ammissibili le spese per la realizzazione di manufatti e attrezzature per l’erogazione del prodotto metano GNL, per un costo minimo di 150.000euro complessivi, consistenti in:
- acquisto e installazione del serbatoio criogenico, dell’impiantistica GNL e delle attrezzature finalizzate alla misura e alla erogazione del prodotto metano in modalità liquida (GNL) anche in forma self service;
- pensilina di copertura dell’area di erogazione;
- manufatti per la messa in sicurezza dell’impianto di GNL;
- oneri di progettazione (nella misura massima del 5% del costo dell’impianto), direzione lavori, consulenza, assistenza e sicurezza
Gli interventi dovranno concludersi entro 18 mesi dalla data di concessione del contributo regionale.
I progetti sono valutati in base ad alcuni criteri localizzativi che premiano la prossimità ad assi viari importanti (autostrade, strade ordinarie principali di interesse regionale), a snodi di traffico (centri di interscambio ferro-gomma, terminal modali) e la collocazione in bacini d'utenza carenti di impianti di metano.
Pagina web per documenti e formulari
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