SWITCH Asia II - Promuovere modelli e comportamenti di produzione e di consumo sostenibili in Asia

Scadenza: 21 febbraio 2017
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Bando scaduto
SCADENZA

21 febbraio 2017

PROGRAMMA DI RIFERIMENTO

SWITCH Asia II

OBIETTIVO

Obiettivo del programma SWITCH Asia II è quello di promuovere modelli e comportamenti di produzione e di consumo sostenibili in Asia attraverso una migliore comprensione reciproca e una cooperazione più stretta fra UE e Asia e all’interno dell’Asia, soprattutto supportando le piccole e medie imprese (PMI) e i consumatori dell’Asia nell’adozione di pratiche e attività SCP, agevolando il loro accesso ai finanziamenti e mobilitando i principali attori coinvolti, ovvero il settore privato, gli intermediari finanziari, i dettaglianti, le organizzazioni e i gruppi di produttori e i consumatori individuali insieme con le autorità competenti del settore pubblico.

Il programma intende contribuire alla crescita sostenibile dell’Asia, alla sua prosperità economica e alla riduzione della povertà e a mitigare il cambiamento climatico in alcuni paesi target beneficiari, ossia: Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, India, Indonesia, Laos, Myanmar, Maldive, Malesia, Mongolia, Nepal, Corea del Nord, Pakistan, Filippine, Sri Lanka, Tailandia, Vietnam.

DESCRIZIONE

Obiettivo del programma SWITCH Asia II è quello di promuovere modelli e comportamenti di produzione e di consumo sostenibili (SCP) in Asia attraverso una migliore comprensione reciproca e una cooperazione più stretta fra UE e Asia e all’interno dell’Asia, soprattutto supportando le piccole e medie imprese (PMI) e i consumatori dell’Asia nell’adozione di pratiche e attività SCP, agevolando il loro accesso ai finanziamenti e mobilitando i principali attori coinvolti, ovvero il settore privato, gli intermediari finanziari, i dettaglianti, le organizzazioni e i gruppi di produttori e i consumatori individuali insieme con le autorità competenti del settore pubblico.

Il programma intende contribuire alla crescita sostenibile dell’Asia, alla sua prosperità economica e alla riduzione della povertà e a mitigare il cambiamento climatico in alcuni paesi target beneficiari, ossia: Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, India, Indonesia, Laos, Myanmar, Maldive, Malesia, Mongolia, Nepal, Corea del Nord, Pakistan, Filippine, Sri Lanka, Tailandia, Vietnam.

I progetti devono riguardare l’adozione di pratiche di produzione e consumo sostenibili, in particolare nelle micro, piccole e medie imprese e il passaggio delle pratiche SCP dalla fase di dimostrazione a quella della replicabilità.

AZIONI FINANZIATE

I progetti devono riguardare l’adozione di pratiche di produzione e consumo sostenibili, in particolare nelle micro, piccole e medie imprese e il passaggio delle pratiche SCP dalla fase di dimostrazione a quella della replicabilità.

In particolare dovranno prevedere lo sviluppo e l'effettiva applicazione di meccanismi di replicazione (ad esempio accordi volontari, standard di prodotto e di servizio, partenariati pubblico-privati, gestione sostenibile della catena di fornitura, rafforzamento dei fornitori di servizi SCP e l'impegno delle istituzioni finanziarie) per un’efficace sensibilizzazione nei confronti di un gran numero di PMI e/o gruppi di consumatori.

Al fine di sviluppare la capacità esistente e le migliori pratiche sviluppate nel corso degli ultimi dieci anni (con particolare riguardo alla produzione sostenibile), i progetti possono comprendere (ma non limitarsi a) attività preparatorie, come valutazione dei bisogni, indagini di mercato, attività di sensibilizzazione, ecc.

Una proposta progettuale deve concentrarsi su una delle seguenti priorità:

Priorità 1: Sostegno al passaggio a modelli e comportamenti di consumo sostenibili da parte dei gruppi di consumatori, degli stakeholder della società civile e del settore pubblico

Tipologia di attività:

a. design per la sostenibilità: ricerca e design per prodotti con più ridotto impatto ambientale nel loro intero ciclo di vita e in grado di contribuire alla riduzione della povertà, comprese le fasi di utilizzo e di fine vita (utilizzando i concetti di eco-design, design per il riciclaggio, design per la povertà, ecc.).

b. Stimolare il consumo sostenibile:

- appalti pubblici verdi,
- sensibilizzazione dei consumatori,
- sviluppo di piani di eco-label e di procedure per l’eccellenza ambientale credibili, solidi, e ambiziosi,
- marketing di prodotti ecologici,
- agevolare il finanziamento delle PMI per innovazioni SCP,
- soluzioni di mercato a disposizione dei poveri;
- esortare i consumatori e utilizzale la comprensione dei comportamenti per promuovere abitudini sostenibili;
- prevenzione delle dichiarazioni ambientali fuorvianti e del greenwashing;

- lavorare con i dettaglianti.

c. uso sostenibile: piani chiusi relativamente a sistemi di ri-uso, riparazione e riciclaggio; promozione del trattamento dei rifiuti da parte dei consumatori; prevenzione dei rifiuti (compresi i rifiuti alimentari).

Priorità 2: Supporto alle micro e piccole e medie imprese (MPMI) nell’apprendimento di pratiche di SCP e nell’accesso ai finanziamenti per le pratiche SCP

Tipologia di attività:

a. produzione più pulita:

- introduzione di tecniche innovative, possibilmente di produzione locale;
- miglioramento dell’efficienza delle risorse;
- adozione di sistemi di gestione ambientale (ISO 14001, EMAS, ecc. ) e applicazione di sistemi di contabilità ambientale;
- Responsabilità sociale dell’impresa (CSR) e attuazione di misure per l’occupazione, la salute e la sicurezza (OH&S);

- simbiosi industriale.

b. una catena dell’offerta più verde:

- induzione di pratiche ambientali come parte di meccanismi push-pull di mercato lungo tutta la catena di produzione;
- dimostrare, all’interno della catene dell’offerta (B2B) e/o in stretto rapporto con i dettaglianti, come migliorare la produzione e la vendita di prodotti ecologici in linea con gli standard internazionali di prodotto e con i codici di condotta;

- relazioni sulla CSR.

Nel quadro della priorità 2, in coordinamento con le attività identificate i progetti dovrebbero fornire una analisi chiara del tipo di ostacoli che le imprese e le altre realtà produttive incontrano nelle attività collegate all’SCP, la distinzione fra i tipi di ostacoli (gli ostacoli sistemici e quelli che si possono affrontare assieme agli stakeholder del settore finanziario) e le soluzioni concrete per facilitare l’accesso alla finanza a sostegno della SCP.

Le proposte progettuali devono riguardare uno o più programmi sviluppati nel quadro dell’iniziativa 10YFP (quadro globale d’azione dell’UNEP per migliorare la cooperazione internazionale per accelerare il passaggio verso pratiche SCP nei Paesi sviluppati e in quelli in via di sviluppo), che sono:

- informazione dei consumatori,
- stili di vita sostenibili,
- appalti pubblici sostenibili,
- edifici sostenibili,
- turismo sostenibile,

- cibo sostenibile.

Al fine di collegare più strettamente i progetti alla strategia-Paese, sono caldeggiati progetti che riguardano i settori identificati nel Programma indicativo nazionale del Paese nel quale si realizza il progetto, oppure settori complementari (specificati per ogni paese nelle linee guida).

Il programma è rivolto in particolare alle aree urbane e rurali. Azioni per il miglioramento nei settori di produzione primaria (settore minerario, agricoltura, pesca e foreste) non sono esplicitamente comprese dal momento che sono sostenuti da altri programmi, tuttavia per i progetti che applicano l’analisi della catena di approvvigionamento o il concetto di valutazione del ciclo di vita a questi settori, possono essere ammissibili, a condizione che il focus del progetto sia posto sul sotto-settore successivo nella catena del valore (ad esempio, agro-industriale/ trasformazione dei prodotti alimentari).

Il programma mira a coinvolgere nelle attività del progetto gli intermediari commerciali (ad esempio, le associazioni industriali, gli istituti di ricerca/finanza, le Camere di commercio) e i partner commerciali delle PMI (rivenditori, istituzioni finanziarie, multinazionali).

La durata dei progetti può essere compresa fra 36 e 48 mesi.

CHI PUO' PARTECIPARE

Organismi senza fini di lucro e in particolare organizzazioni o reti di intermediari commerciali (ad esempio: camere di commercio e associazioni industriali), oppure organizzazioni che hanno come obiettivo il perseguimento dello sviluppo sostenibile, oppure istituzioni governative (a livello regionale o locale) oppure operatori del settore pubblico o autorità locali. Organizzazioni internazionali.

Il proponente può avere sede nell’UE, nei Paesi EFTA/SEE o IPA II, paesi OCSE (questi ultimi esclusivamente per azioni attuate nei Paesi meno sviluppati-Last Developed Countries, e nei paesi altamente indebitati-Highly Indebted Country, compresi ella lista ODA degli aiuti), o infine in uno dei paesi target asiatici del bando (specificati nell’oggetto del bando).

Possono essere partner (non capofila) di progetto anche soggetti con sede nei seguenti Paesi dell’Asia centrale: Kazakistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Kirghizistan).

I progetti devono svolgersi nei Paesi asiatici beneficiari e devono essere presentati da consorzi costituiti da almeno due soggetti: uno con sede in un paese UE (oppure EFTA/SEE, organizzazione internazionale) e uno in un paese asiatico beneficiario (o in uno dei paesi dell’Asia centrale ammissibili).

Per evitare una eccessiva concentrazione di progetti realizzati in Cina e India, per ciascuno di questi due paesi potranno essere finanziati al massimo due progetti.

ENTITA' CONTRIBUTO

Risose finanziarie a disposizione: 19.600.000 Euro.

Il contributo comunitario potrà coprire fino all`80% (e non meno del 50%) dei costi ammissibili (90% per i paesi meno sviluppati qualificati come Least Developed Counties - LCD) per un massimo di 2.500.000 euro.

Non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 800.000 euro

COME PARTECIPARE

Il bando è di tipo “ristretto” per cui la presentazione delle proposte di progetto avverrà in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto.

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR. Il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.

Sia i concept note sia le proposte progettuali devono essere scritti in inglese.

PAESI AMMISSIBILI

- Stati membri dell'U: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria

- paesi specifici/Regioni specifiche (come indicato nel bando)

- paesi IPA II: Albania, Bosnia-Erzegovina, Islanda, Kosovo (ai sensi della risoluzione 1244/1999 del Consiglio di sicurezza dell'ONU), Montenegro, Serbia, Turchia, Ex Repubblica iugoslava di Macedonia

- paesi EFTA/SEE: Norvegia, Islanda e Liechtenstein.

REFERENTE

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SITO WEB

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FORMULARI E DOCUMENTI

Linee guida

Pagina web per documenti e formulari

Si consiglia di consultare regolarmente il sito web ufficiale del bando per gli aggiornamenti e le informazioni addizionali. - NULL

CODICE AUTORE

20/01/2017_CAD

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