È stato appena pubblicato l'
invito a presentate proposte "Strategie innovative di conciliazione vita-lavoro per facilitare la riconciliazione delle responsabilità professionali e di cura", nell'ambito dell' asse PROGRESS dell'EaSI, il
programma per l'occupazione e l'innovazione sociale. L'EaSI è uno strumento di finanziamento attivo a livello europeo, gestito direttamente dalla Commissione europea, che ha l’obiettivo di sostenere un livello di occupazione sostenibile e di qualità, garantire una protezione sociale adeguata e dignitosa, combattere l'emarginazione e la povertà e migliorare le condizioni di lavoro.
Il bando
L'invito mira a sostenere gli attori, governativi e non, e le parti sociali nell'attuazione dei diritti e dei principi stabiliti nel Pilastro europei dei diritti sociali attraverso l'innovazione sociale con riguardo al tema della conciliazione tra lavoro e vita privata. Attraverso il bando saranno
finanziati progetti per sviluppare, testare e attuare strategie innovative di conciliazione vita-lavoro che abbiano lo scopo di facilitare la conciliazione tra lavoro e vita privata attraverso il sostegno di una più equa ripartizione delle responsabilità assistenziali tra donne e uomini che lavorano, incoraggiando così una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
Obiettivi del bando per le strategie innovative di conciliazione vita-lavoro
Le strategie da sviluppare comprenderanno in particolare la
flessibilità dell'organizzazione del lavoro, l'adeguamento dell'orario lavorativo alle necessità dei lavoratori, politiche sulle risorse umane orientate alla famiglia e all'assistenza all'infanzia interna all'azienda. I progetti dovranno perseguire i seguenti
obiettivi specifici, attraverso una serie di attività di cui viene fornita una lista esemplificativa:
- sviluppare, testare e/o attuare strategie innovative che favoriscano una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e una migliore condivisione delle responsabilità assistenziali tra donne e uomini;
accesso e/o sviluppo di strutture locali per l'infanzia /assistenza extrascolastica sul posto di lavoro; accesso alle strutture per l'allattamento al seno sul posto di lavoro;
adeguamento dell'orario di lavoro alle esigenze di entrambi i genitori che lavorano; formazione specifica per i datori di lavoro su come attuare misure di conciliazione vita-lavoro; servizi di consulenza per i datori che desiderano attuare misure di conciliazione; formazione specifica per i lavoratori sui loro diritti; monitoraggio dell'esistenza di pratiche discriminatorie nei confronti dei lavoratori che traggono vantaggio dalle misure di conciliazione vita-lavoro e sensibilizzazione sul tema;
applicazioni digitali, strumenti informatici per facilitare il lavoro a distanza; sviluppo di sistemi di accreditamento (certificazioni) per i datori che attuano buone pratiche di conciliazione; misure di sostegno mirate alle persone inattive e in cerca di lavoro con responsabilità di assistenza;
- sviluppare modelli sostenibili di partnership multilivello che facilitino l'attuazione di strategie innovative di conciliazione vita-lavoro ;
- promuovere la conoscenza e la condivisione di esperienze tra i diversi Stati membri e/o tra imprese che già attuano strategie efficaci di conciliazione vita-lavoro, con una forte enfasi sulle sfide affrontate dalle donne nel mercato del lavoro e la necessità di coinvolgere più uomini nei doveri di cura;
- indagini e studi; raccolta dati; sviluppo di linee guida e strumenti pratici; seminari;
- facilitare l'accesso a informazioni personalizzate sui diritti e i sussidi di protezione sociale;
- facilitare la mobilità professionale e geografica della popolazione economicamente attiva;
- sostenere la modernizzazione dei sistemi di protezione sociale per rispondere a sfide quali la digitalizzazione, l’evoluzione del mondo del lavoro e l'invecchiamento della popolazione.
Inoltre, tali strategie devono:
- dimostrare una visione a lungo termine;
- combattere gli stereotipi di genere sulla divisione delle responsabilità di cura tra uomini e donne e assicurare che gli uomini usufruiscano maggiormente degli accordi di conciliazione vita-lavoro;
- essere sostenibili oltre il periodo di finanziamento del progetto;
- essere supportate da un metodo di valutazione solido e documentato;
- includere meccanismi di trasferimento/replicazione.
Destinatari
Le proposte progettuali possono essere presentate da persone giuridiche stabilite negli Stati membri dell'UE, in Islanda e Norvegia in conformità con l'accordo SEE e in Albania, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Montenegro, Serbia e Turchia.
Il progetto deve essere presentato da un partenariato composto da almeno 3 candidati, così composto:
- un ente pubblico (come autorità nazionali, regionali e locali), in qualità di capofila
- 2 partner, che possono essere sia enti pubblici che privati profit e non profit.
- almeno 1 co-applicant deve essere un’organizzazione delle parti sociali a livello europeo, nazionale o locale
- almeno 1 co-applicant deve essere stabilito in un Paese ammissibile non Ue.
La durata dei progetti deve essere compresa tra
24 e 36 mesi con inizio indicativamente da agosto 2018. Il bando prevede un cofinanziamento pari all'80% delle spese ammissibili.
La scadenza per l'invio delle proposte è fissata al 18/04/2018.
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