16 Maggio 2024

Dalla parte delle imprese: incentivi per innovazione e beni strumentali

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Dalla buona gestione delle risorse economiche dipende il successo delle aziende che sono sempre più guidate da innovazione e digitalizzazione. Per rimanere competitive, le imprese devono costantemente investire in tecnologie avanzate e migliorare le proprie infrastrutture; queste iniziative però possono comportare significativi costi e mettere a dura prova le risorse finanziarie della stessa azienda.

Per sostenere le imprese e per permettere di migliorare la qualità dei servizi, il governo offre incentivi fiscali sotto forma di crediti di imposta per incoraggiare gli investimenti: per il 2024 sono a disposizione per le imprese il Credito d'imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica e Credito d'imposta per investimenti in beni strumentali.

Crediti d'imposta per innovazione e beni strutturali: cosa sono?

I crediti d'imposta per innovazione digitale e beni strutturali sono strumenti fiscali progettati per incentivare le imprese a investire in beni fisici, come infrastrutture, macchinari e attrezzature, e in soluzioni digitali e tecnologiche che migliorano l'efficienza e la competitività dell'azienda. Questi crediti consentono alle aziende di ridurre il proprio carico fiscale, fornendo loro un incentivo finanziario diretto per gli investimenti strategici.

In particolare, il credito di imposta per innovazione digitale si pone l’obiettivo di sostenere la competitività delle imprese stimolando gli investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, anche nell’ambito del paradigma 4.0 e dell’economia circolare, design e ideazione estetica.

I vantaggi per le imprese

Quali sono, quindi, i benefici per le aziende? Poter usufruire delle detrazioni fiscali comporta una notevole riduzione dei costi: i crediti di imposta consentono alle imprese di ridurre i costi diretti degli investimenti, migliorando così la redditività complessiva dell'azienda.

Gli incentivi fiscali incoraggiano le imprese a adottare soluzioni innovative in modo da rimanere competitive in un mercato in continua evoluzione. Inoltre, grazie ai crediti di imposta le aziende possono finanziare l'aggiornamento delle loro infrastrutture migliorando la propria efficienza operativa e riducendo i tempi di inattività.

In un contesto come questo, il vantaggio più grande per le aziende è la possibilità di una crescita economica: gli investimenti in beni strutturali e innovazione possono, infatti, avere un impatto positivo sull'economia dell'impresa nel suo complesso, stimolandone la crescita economica, creando nuovi posti di lavoro e promuovendo lo sviluppo industriale.

Come accedere ai crediti d'imposta?

Il Credito d'imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in cui sono state sostenute le spese e in quelle relative ai periodi di imposta successiva fino alla fine dell'utilizzo.

Per i beni tecnologicamente avanzati materiali e immateriali, invece, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica rilasciata da un ingegnere o perito industriale, da cui risulti che i beni possiedono determinate caratteristiche. Tutte le informazioni in merito a requisiti di accesso e interventi ammissibili sono a disposizione nel sito del Mimit.