PROGETTAZIONE  - 
27 Febbraio 2019

Valorizzazione dei risultati: disseminazione, trasferimento, mainstreaming

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Una volta portati a termine i nostri progetti, lo step successivo è quello creare un’azione di sistema volta a condividere linguaggi, metodologie, esperienze e strumenti per far si che i nostri risultati, conseguiti grazie anche a consistenti investimenti finanziari, possano avere continuità e diffusione. Abbiamo portato a termine il nostro progetto e raggiunti i risultati previsti. E ora? Come possiamo far si che il nostro progetto duri nel tempo? E soprattutto come possiamo render replicabili le nostre azioni/risultati in altri contesti? E' qui che parliamo di aspetti strettamente legati fra di loro che vanno oltre la comunicazione: trasferimento, disseminazione, mainstreaming.  

LA DISSEMINAZIONE: CHE COS'E'

Diffondere i miei risultati
Di disseminazione ne abbiamo già parlato in un precedente articolo [Progetti europei: mini-guida alla disseminazione dei risultati]. Riassumendo, si tratta di quell'insieme di azioni e strategie volte a diffondere le informazioni sui risultati del progetto, in modo da massimizzarne l’impatto su individui, enti e comunità. La disseminazione è qualcosa che va oltre comunicazione, perché è un’operazione di sensibilizzazione e implementazione. Elementi costitutivi della disseminazione:
  • Innovazione
  • Comunità dei portatori di interesse
  • Risorse (temporali, finanziarie, umane)
  • Canali e strumenti
Per questo è fondamentale programmare in fase di progettazione un chiaro e specifico “piano di comunicazione” che includa gli aspetti per la promozione del progetto e della disseminazione dei risultati-prodotti. Per pianificare ed implementare una strategia efficace di disseminazione, occorre definire:
  • Obiettivi (perché?)
  • Oggetto (cosa?)
  • Destinatari (chi?)
  • Modalità (come?)
  • Tempistica (quando?)
  • Responsabilità (chi?)

MAINSTREAMING

Valorizzare i miei risultati
La valorizzazione dei risultati può avere luogo sia a livello individuale (effetto moltiplicatore) sia a livello di politiche sociali (mainstreaming). Il mainstreaming implica la trasmissione di "buone prassi" acquisite nell'ambito del progetto su canali ed interlocutori chiave. Gli ambiti di realizzazione del mainstreaming sono due: orizzontale e verticale.
  • Il mainstreaming è orizzontale quando le innovazioni sperimentate sono recepite dagli organismi coinvolti nel progetto e da organismi operanti in analoghi ambiti di intervento.
  • Il mainstreaming è verticale quando le innovazioni sperimentate inducono cambiamenti a livello di programmazione politica e di normativa locale o nazionale.
Gli step:
  1. informare, raggiungendo il maggior numero di persone;
  2. coinvolgere gli attori operatori e responsabili nella progettazione delle attività, attori chiave, richiedendo feedback per supportare il cambiamento, attraverso conoscenza e coerenza degli strumenti e delle soluzioni;
  3. trasferire i risultati ai livelli politici e coinvolgere decisori politici nell'identificazione degli obiettivi e nello sviluppo degli strumenti.
L’effetto moltiplicatore si ottiene per esempio convincendo un promotore a utilizzare i risultati di un progetto precedente sia nella loro forma iniziale sia adattandoli a contesti nuovi.   Alcuni esempi:
  • organizzazione di eventi pubblici (presentazioni, conferenze, workshop…)
  • sito internet (disponibile anche dopo la fine del periodo di eligibilità del progetto)
  • accordo sulla proprietà intellettuale
  • collaborazioni a lungo termine con i media (serie di contributi radio/TV/stampa, interviste, partecipazione a diversi programmi radio/TV…)
  • pubblicazione di materiale informativo (newsletter, brochure, opuscoli,manuali con le metodologie più efficaci…)
 

IL TRASFERIMENTO

Trasferire i risultati
L’attività di trasferimento di una buona pratica va ben al di là di una mera attività di diffusione e deve rivolgere particolare attenzione ai risultati del progetto. Implica un processo di accompagnamento che comporta azioni di tipo organizzativo, formativo e nel quale è spesso determinante il ruolo delle nuove tecnologie per l’informazione e la comunicazione. In questo caso disseminazione e mainstreaming fungono da alleati: la disseminazione è un mezzo ed il mainstreaming è l’obiettivo ultimo di un’azione di trasferimento. Innanzitutto, bisognerebbe partire da:
  • un'analisi dei bisogni del contesto di ricezione
  • una verifica dei margini di trasferibilità
  • adattamento (metodologico, contenutistico, tecnologico) della buona pratica e/o prodotto di partenza
L'analisi di un processo di trasferimento può quindi seguire diversi step:
  1. si prende in considerazione l’oggetto del trasferimento, la buona pratica originaria; si analizzano i punti di forza e le criticità riscontrate nel processo di trasferimento; si esaminano gli effetti mantenuti nel tempo; si ripercorrono, attraverso un processo di scomposizione e analisi, le fasi della modellizzazione e le esigenze di riadattamento della buona pratica per essere efficace nel nuovo contesto;
  2. si analizzano i criteri di identificazione dei soggetti coinvolti nel processo di trasferimento; si analizza la ripartizione di impegni, ruoli e apporti dei principali soggetti coinvolti; si individuano gli strumenti e le strategie di governance del progetto;
  3. si analizza il processo di attuazione ed eventuali variazioni e scostamenti rispetto a quanto progettato; si rilevano i destinatari diretti e indiretti del progetto; si esaminano per ogni attività realizzata: finalità e contenuti, metodologie e strumenti, destinatari, prodotti e risultati;
  4. si analizzano i risultati e prodotti ottenuti nel processo di trasferimento (Disseminazione e mainstreaming).
  Per concludere, alcuni piccoli accorgimenti che possono aiutare nella fase post:
  • Non sottovalutare mai i "prodotti" del progetto (testimonianze, raccolte filmate o fotografiche, report, documenti scritti, ecc.) sono, sempre, estremamente importanti in quanto elementi fondamentali per ottenere una buona trasferibilità (ovvero, come abbiamo detto, la capacità di attuazione del medesimo progetto da parte di altri soggetti in contesti simili).
  • E' consigliabile rendere informatizzato tutto il materiale prodotto.
  • E' fondamentale prevedere la traduzione in più lingue dei materiali prodotti, in modo da essere “disseminati” nei vari paesi partner.
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