Il progetto EVE mira a creare una comunità online sicura e divertente nella quale i giovani partecipano a discussioni e dibattiti per aumentare la loro consapevolezza interculturale e le loro abilità e competenze attraverso approcci di apprendimento non formale.
A questo scopo, saranno utilizzati strumenti digitali quali webconference, social media, applicazioni mobili e altre tecnologie. La piattaforma coinvolgerà i giovani tra i 13 e i 30 anni, con una particolare attenzione al coinvolgimento di coloro che sono a maggior rischio di esclusione sociale.
Il maggior coinvolgimento delle persone provenienti da contesti svantaggiati rappresenta uno dei miglioramenti che la Commissione europea, nella relazione di valutazione intermedia di Erasmus+, da poco pubblicata, si è impegnata ad apportare al Programma prima della sua conclusione. Con Erasmus+ Virtual Exchange l'obiettivo è di coinvolgere, entro la fine del 2019 circa 200.000 giovani.
«Grazie allo scambio virtuale Erasmus+ consentiremo un maggior numero di contatti tra persone, raggiungeremo giovani provenienti da contesti sociali differenti e promuoveremo la comprensione interculturale».
Tibor Navracsic, commissario Ue per l'Istruzione
L'iniziativa coinvolgerà i giovani partecipanti sia in attività individuali che di gruppo. Gli scambi si svolgeranno su tematiche e argomenti predefiniti e sviluppati dagli stessi partecipanti; combineranno attività sincrone e asincrone e potranno avere una breve durata (1 o 2 moduli) o una durata più lunga, fino a 12 moduli. In tutti gli scambi saranno presenti dei facilitatori e dei mentor.
La versione virtuale di Erasmus+ ha suscitato l'interesse delle università e delle organizzazioni giovanili: 50 partenariati sono stati già conclusi econtinua la ricerca dei facilitatori, infatti, sul sito dedicato al programma è possibile inviare la propria candidatura per diventare moderatore.Questi scambi collegano giovani provenienti da Paesi diversi in discussioni non formali per lo scambio di diversi punti di vista su temi attuali, migliorare le conoscenze linguistiche ed acquisire altre skills da spendere nel mondo del lavoro.
Si svolgono in gruppi formati da 8/12 giovani alla "presenza" di facilitatori neutrali. L'obiettivo è quello di impegnarsi nell'ascolto attivo, nel rispetto delle opinioni altrui, nel pensiero critico, e in una comunicazione efficace.
I programmi si differenziano per durata (4-8 settimana), per età dei partecipanti e per la presenza o meno di project-work da svolgere durante o al termine degli scambi, individualmente o in gruppo. Ad oggi sono presenti 3 programmi di scambio virtuale:
Questa attività prevede lo sviluppo professionale di animatori giovanili e educatori universitari al fine di apprendere come sviluppare un progetto di scambio virtuale transnazionale Erasmus + (TEP) e poter così arricchire ed espandere i programmi esistenti.
I progetti transnazionali Erasmus + di scambio virtuale (TEP) sono scambi virtuali su piccola scala basati su progetti sviluppati congiuntamente da operatori giovanili e/o educatori universitari di 2 o più paesi diversi.
Sono previsti 3 diversi percorsi:
La formazione riunisce giovani di diversa provenienza geografica e studenti delle scuole superiori, per affrontare argomenti e dibattiti online con il supporto di una rete di risorse regionali di facilitatori qualificati.
La formazione si concentrerà su un modello parlamentare di dibattito pubblico e seguendo un approccio in cui ai partecipanti viene inizialmente insegnato ad ascoltare, comprendere e assorbire ciò che gli altri nel gruppo stanno dicendo prima di rispondere alle affermazioni dei loro compagni.
Erasmus + Virtual Exchange offre una gamma di corsi interattivi aperti, rivolti all'istruzione formale e non formale. I corsi consistono in una serie di conferenze, dialoghi, e compiti interattivi. Sono 3 le tipologie previste da questa attività:
Il Commissario per l'Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport, Tibor Navracsics, ha dichiarato: “Erasmus+ è un programma di grande successo, ma non sempre accessibile a tutti. Grazie allo scambio virtuale Erasmus+ consentiremo un maggior numero di contatti tra persone, raggiungeremo giovani provenienti da contesti sociali differenti e promuoveremo la comprensione interculturale. Questo strumento online costruirà ponti, connetterà un maggior numero di giovani dell'UE ai loro coetanei in altri paesi e contribuirà a sviluppare competenze come il pensiero critico, l'alfabetizzazione mediatica, la conoscenza delle lingue straniere e il lavoro di gruppo.”