Durante la crisi dei rifugiati del 2015 e del 2016, l'assistenza finanziaria e tecnica fornita dall'UE agli Stati membri si è rivelata fondamentale. Per evitare di farsi cogliere impreparata negli anni a venire, la Commissione ha proposto di triplicare i finanziamenti per migrazione e frontiere portandoli a 34,9 miliardi di euro, rispetto ai 13 miliardi del periodo precedente.
Questo imponente stanziamento di risorse evidenzia come per Bruxelles la questione costituisca un tema di primaria importanza.
Secondo la Commissione una protezione efficace delle frontiere esterne dell'Unione Europea risulta essenziale per gestire la migrazione, la sicurezza interna e mantenere l'area Schengen senza controlli alle frontiere interne.
La proposta della Commissione prevede dunque di assegnare 21,3 miliardi di euro per la gestione delle frontiere e la creazione di un nuovo Fondo per la gestione integrata delle frontiere (IBMF - Integrated Border Management Fund) per il quale saranno messi a disposizione oltre 9,3 miliardi di euro.
a) Una giusta serie di priorità:
b) Sostegno agli Stati membri: il nuovo Fondo destinerà 4,8 miliardi di euro a finanziamenti a lungo termine per sostenere le misure adottate dagli Stati membri in materia di gestione delle frontiere e politiche sui visti. I finanziamenti saranno proporzionati alle esigenze degli Stati membri. Infatti, ognuno di questi riceverà una somma fissa di 5 milioni di euro, mentre il resto verrà ripartito sulla base del carico di lavoro, della pressione e del livello di minaccia alle frontiere esterne marittime e terrestri, negli aeroporti e negli uffici consolari.
c) Una risposta flessibile e rapida: saranno stanziati 3,2 miliardi di euro a sostegni mirati per gli Stati membri, a progetti a livello dell'UE e ad affrontare necessità urgenti. L'IBMF permetterà di utilizzare finanziamenti in una modalità più flessibile rispetto al passato per affrontare situazioni di emergenza ed eventuali nuove priorità.
d) Migliori attrezzature per il controllo doganale alle frontiere esterne: saranno destinati 1,3 miliardi di euro per aiutare gli Stati membri nell'acquisto, nella manutenzione e nella sostituzione di attrezzature doganali di punta.
e) Rafforzamento delle agenzie incaricate della gestione delle frontiere dell'UE: verranno destinati più di 12 miliardi di euro per rafforzare ulteriormente l'Agenzia Europea della guardia di frontiera e costiera ed EU-LISA.
Per gestire la drammatica situazione migratoria che caratterizza il nostro tempo, la Commissione, ha proposto di aumentare i finanziamenti per migrazione e frontiere del 51%, così da raggiungere i 10,4 miliardi di euro nel quadro del nuovo Fondo Asilo e Migrazione (Asylum and Migration Fund - AMF).
I settori chiave che il Fondo sosterrà saranno: asilo, migrazione legale e integrazione, lotta alla migrazione illegale e rimpatrio.
a) Una giusta serie di priorità. Infatti, il nuovo Fondo continuerà ad apportare un sostegno fondamentale ai sistemi di asilo nazionali e dedicherà rinnovata attenzione a individuare le questioni più urgenti verso cui destinare i finanziamenti per migrazione e frontiere, come:
b) Sostegno agli Stati membri: si destineranno 6,3 miliardi di euro a finanziamenti a lungo termine per sostenere gli Stati membri nella gestione della migrazione, in funzione delle loro esigenze. A metà percorso verrà eseguito un riesame per tenere conto di nuove ed eventuali pressioni. Ciascuno Stato membro riceverà 5 milioni di euro e il resto sarà ripartito sulla base di una valutazione delle pressioni da affrontare e tenendo conto delle proporzioni nell'ambito dell'asilo (30%), della migrazione legale e dell'integrazione (30%) e del rimpatrio (40%);
c) Migliore preparazione: verranno riservati 4,2 miliardi di euro per il sostegno mirato agli Stati membri per progetti con un reale valore aggiunto europeo o per rispondere a necessità urgenti e far pervenire i finanziamenti di emergenza agli Stati membri nel momento e nel luogo del bisogno;
d) Maggiore coordinamento tra gli strumenti di finanziamento dell'UE: il Fondo Asilo e migrazione verrà integrato da specifici fondi aggiuntivi nell'ambito degli strumenti di politica estera dell'UE, in modo da rafforzare la cooperazione in materia di migrazione con i Paesi partner anche per gestire il problema dell'immigrazione irregolare, migliorare le opportunità nei Paesi d'origine e rafforzare la cooperazione in tema di rimpatrio, riammissione e migrazione regolare;
e) Rafforzamento delle agenzie dell'UE: verranno destinati 900 milioni al rafforzamento della nuova Agenzia dell'Unione Europea per l'asilo.
In conclusione, sembra proprio che l'Unione europea non voglia lasciare nulla al caso. La proposta della Commissione costituisce una chiara risposta agli Stati più coinvolti in materia di migrazione, mobilità e sicurezza: prevede, infatti, strumenti di finanziamento molto più flessibili e pone la protezione delle frontiere al centro del nuovo bilancio.
L'aumento di risorse si può, quindi, interpretare come una sorta di azione preventiva da parte dell'UE in vista delle sfide future che sarà necessario affrontare riguardo a questo tema così delicato.
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