2 Luglio 2019

Fondi europei per la cultura: non solo Europa Creativa

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Ragionando sui fondi europei generalmente il pensiero ricade spesso verso i grandi investimenti per favorire la ricerca, lo sviluppo industriale e agricolo o per affrontare i problemi ambientali oppure le politiche di coesione e integrazione. Per l'Unione Europea uno dei pilasti considerati fondamentali è rappresentato dalla cultura. Il supporto al settore culturale nei suoi diversi aspetti, dalla sua tutela fino allo sviluppo, principalmente attraverso il programma Europa Creativa, viene considerato uno strumento indispensabile, che insieme ad altri importanti fattori politici ed economici viene considerato uno dei "collanti" in grado di mantenere l'Europa unita. Inoltre, come affermato più volte dalla Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento europeo, la cultura costituirà un elemento essenziale per affrontare le sfide contemporanee e future che caratterizzano il continente europeo.  

Europa Creativa, ma non solo

Europa Creativa, con quasi 1,5 miliardi di euro (1,462) messi a disposizione per il settennato 2014/2020 e gli oltre 2,5 miliardi (2,806) stanziati per il periodo 2021/2027, rappresenta di gran lunga il programma più consistente dal punto di vista economico a supporto del settore culturale e creativo europeo. Tuttavia forse non tutti sanno che la cultura viene sostenuta anche attraverso altri programmi, ad esempio con Erasmus+ che finanzia numerosi progetti formativi, educativi e lavorativi a cui possono partecipare imprese ed enti culturali. Inoltre, anche il programma Horizon 2020 (costituito principalmente per finanziare attività di R&S) possiede voci (e quindi call) dedicate al patrimonio culturale e alla sua tutela. Infine un'altra importante fonte di finanziamento per enti e imprese del settore culturale e creativo sono i fondi strutturali (FESR-Fondo europeo di sviluppo regionale, FSE-Fondo sociale europeo, FC-Fondo di coesione, FEASR-Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e FEAMP-Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) che finanziano molto spesso progetti volti a promuovere la conservazione, la diffusione e la ricerca nel settore del patrimonio culturale europeo.  

Fondi europei per la cultura: la strada è ancora lunga

Tuttavia, nonostante l'Unione Europea ritenga la cultura e la sua tutela un elemento essenziale per accrescere la convivenza pacifica, lo sviluppo sostenibile, la condivisione di valori e la cooperazione internazionale, i fondi a essa dedicati rappresentano una percentuale molto bassa rispetto al budget totale delle ultime Programmazioni. Infatti, sebbene il settore culturale conti oltre dodici milioni di lavoratori a tempo pieno (7,5% della forza lavoro totale del continente) e garantisca il 5,3% del PIL europeo, i finanziamenti diretti dedicati alla cultura superano di poco l'1% dell'intero budget europeo delle Programmazioni. Probabilmente Bruxelles oltre alle buone intenzioni dovrebbe passare ai fatti in modo più deciso e economicamente più sostanzioso.   Leggi anche: