A fronte dei circa 330mila arrivi illegali nell'Ue, nel 2022 sono state registrate 924mila domande di asilo: dati che testimoniano quanto il diritto alla protezione, i rimpatri e la capacità di accoglienza siano tematiche sempre al centro di un dibattito internazionale acceso e aggrovigliato.
Sostenere la migrazione legale verso gli Stati membri e promuovere l’effettiva integrazione dei cittadini di Paesi terzi è uno degli obiettivi del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione. Il FAMI o AMIF (Asylum, Migration and Integration Fund) è uno strumento finanziario, istituito con Regolamento UE n. 516/2014, che intende promuovere una gestione integrata dei flussi migratori sostenendo tutti gli aspetti del fenomeno: asilo, integrazione e rimpatrio.
Nel proporre strategie efficaci che contribuiscano a contrastare l'immigrazione illegale, il Programma Nazionale AMIF mira a potenziare ulteriormente le capacità nazionali e a migliorare le procedure di gestione della migrazione ponendosi 4 obiettivi e 6 topic o priorità specifiche, tra cui l'integrazione e inclusione a livello regionale e locale.
Il Fondo Asilo Migrazione e integrazione offre, quindi, un supporto agli Stati per perseguire i seguenti obiettivi:
In linea con gli obiettivi generali dell'AMIF, l'obiettivo del topic 2 è quello contribuire allo sviluppo e all'attuazione di strategie locali di integrazione e di aumentare l’efficacia dell'inclusione dei migranti a livello regionale e locale. Un invito diretto ai territori per farsi carico di un compito fondamentale tramite il finanziamento previsto dal fondo. Il sostegno fornito nell'ambito di questa priorità, includerà le comunità locali e migranti nella progettazione e nell’attuazione di politiche di integrazione a livello locale.
Le azioni dovranno essere mirate al facilitare l'integrazione dei migranti nelle comunità ospitanti grazie a progetti di volontariato, mentoring e altri tipi di sistemi di appaiamento, come i cosiddetti buddy schemes.
Chi voglia candidarsi e usufruire del Fondo Asilo, deve dimostrare chiaramente come tutte le attività proposte possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi specifici previsti dal bando e a quale aspetto dell'integrazione si rivolgono: alloggio, istruzione, salute o occupazione.
Le proposte devono, quindi, includere attività coerenti con obiettivi e priorità sopra delineate, ad esempio: progettazione di strategie locali come accesso ai servizi o aiuto nella ricerca di impiego; aiuto nell'istruzione o nell’apprendimento della lingua; formazione di mediatori culturali che, a loro volta, si occuperanno della formazione dei migranti; creazione di buone pratiche sull'integrazione attraverso attività specifiche, o ancora creazione di partenariati rurali per garantire l'inclusione dei migranti nelle aree rurali.
Saranno viste di buon occhio da parte dei valutatori le proposte che prevedono la progettazione di buone pratiche concrete e la loro diffusione tramite la cooperazione transnazionale tra le parti interessante allo sviluppo e all’attuazione di strategie di integrazione locale.
Ogni proposta e le eventuali attività devono tener conto delle esigenze dei migranti, ma anche delle esigenze delle autorità locali e regionali che ospitano e accolgono i richiedenti protezione internazionale, i beneficiari di protezione internazionale e di protezione temporanea.
Per informazioni sulle modalità di partecipazione, durata del progetto e scadenze, è possibile consultare la scheda tecnica del bando.