5 Gennaio 2018

Il bene torna comune: Fondazione con Il Sud pubblica il nuovo bando

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Pubblicato il bando relativo alla quarta edizione di "Il bene torna comune", bando storico-artistico promosso dalla Fondazione con il Sud per recuperare e valorizzare i beni culturali, storici ed artistici inutilizzati nelle regioni del Mezzogiorno: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia.  

Il bando di Fondazione con il Sud

Come nelle edizioni precedenti, ai proprietari di beni immobili delle regioni interessate sarà chiesta la disponibilità dei beni non utilizzati, per renderli utilizzabili gratuitamente dalla comunità locale e dal non profit per almeno 10 anni, al fine della loro valorizzazione. Due le fasi dell’iniziativa:
  1. Procedura di selezione dei beni: Fondazione con il Sud, sulla base delle candidature pervenute selezionerà i beni con caratteristiche coerenti con le finalità del bando, e pubblicherà una documentazione che consenta agli enti del terzo settore di elaborare le idee di intervento sugli stessi. Per ogni bene candidabile, la procedura di selezione prevede che il proprietario (persone fisiche e giuridiche, enti pubblici e privati) invii alla Fondazione una manifestazione di interesse, una scheda tecnica, e alcuni allegati relativi al bene, entro il 30 marzo 2018.
  2. Selezione delle proposte di intervento: la Fondazione raccoglierà le proposte redatte dagli enti del terzo settore e procederà alla definizione di una graduatoria dei progetti.
 

Beni candidabili

I beni immobili dovranno avere i seguenti requisiti:
  • effettiva rilevanza storica, artistica e culturale
  • presenza del vincolo o in alternativa di adeguata documentazione che evidenzi la rilevanza storico artistica e culturale del bene
  • necessitare di ristrutturazione e adeguamento compatibili con le risorse disponibili
  • dare garanzie in merito alle potenzialità in termini di attrattività e ubicazione nel contesto urbano o rurale
  • potenzialità di utilizzo: saranno maggiormente premiati i beni per i quali la proprietà consente un’ampia gamma di attività
  • dare adeguate garanzie per la sua accessibilità e fruibilità da parte di tutti i cittadini, senza alcuna forma di discriminazione. Inoltre, dovrà essere pienamente compatibile con le tipologie di attività a cui sarà destinato;
  • congruità del canone richiesto: nella valutazione generale si prenderà in considerazione l’importo richiesto come canone d’affitto, tenendo anche conto del fatto che il bene è destinato all’utilizzo prevalente da parte di organizzazioni non profit;
  • coerenza della programmazione urbanistica, della destinazione d’uso e dei vincoli rispetto alle possibilità d’uso del bene.
Sono esclusi ruderi, giardini, parchi, cave, piazze, cimiteri, sorgenti, terreni o altri beni ritenuti non idonei alle attività previste  

Le proposte progettuali

Nella seconda fase, partnership costituite da almeno tre soggetti, i quali assumano un ruolo attivo nella co-progettazione e nell’implementazione del progetto, proporranno una proposta progettuale di valorizzazione di uno dei beni per i quali si sia conclusa con successo la procedura di candidatura della prima fase. Ogni partnership individua un soggetto responsabile che, oltre a coordinare i rapporti tra i diversi soggetti della partnership riceverà l’effettiva disponibilità del bene immobile oggetto di intervento.  

Soggetti ammissibili

Il soggetto responsabile, unico soggetto legittimato a presentare proposte di progetto, deve essere un’organizzazione senza scopo di lucro nella forma di:
  • associazione (riconosciuta o non riconosciuta);
  • cooperativa o consorzio sociale
  • ente ecclesiastico;
  • fondazione;
  • impresa sociale (nelle diverse forme previste dalla L.106/2016).
Questa deve inoltre:
  • svolgere attività coerenti con la missione della Fondazione con il Sud;
  • essere costituita, da almeno due anni, in forma di atto pubblico oppure di scrittura privata autenticata o registrata;
  • essere composta in prevalenza da persone fisiche e/o da associazioni, cooperative sociali o loro consorzi, imprese sociali, enti ecclesiastici e/o fondazioni (non di origine bancaria);
  • avere la sede legale e/o operativa nella provincia in cui è localizzato il bene per cui si presenta la proposta di progetto.
Ipartenariati proponenti dovranno prevedere come minimo la partecipazione di altri due soggetti:
  • uno appartenente al mondo del volontariato e/o del terzo settore
  • un altro potrà appartenere al mondo delle istituzioni, dell’università, della ricerca e al mondo economico.
  Le proposte dovranno prevedere interventi capaci di generare concreti effetti positivi in termini di sviluppo socio-economico per la comunità locale.  

Scadenze e finanziamento

Il bando prevede un contributo a fondo perduto dell’80% delle spese ammissibili e un ammontare massimo di 500.000 euro per ciascun progetto. Le candidature dei beni potranno essere inoltrate fino al 30 marzo 2018. Le proposte di progetto devono essere compilate e inviate esclusivamente on line, entro, e non oltre, le ore 13:00 del 27 luglio 2018, attraverso la piattaforma CHÀIROS messa a disposizione dalla Fondazione.   Leggi anche:   Rimani aggiornato: Iscriviti alla nostra newsletter   Se sei interessato a conoscere i programmi di finanziamento europei leggi la Guida ufficiale della Commissione Europea che trovi nella sezione Strumenti di progettazione di Prodos Academy. La redazione di Prodos Academy